Ho l’animo inquieto e in tumulto, non riesco a dormire. È da parecchie notti che avverto sgradevoli sensazioni. I pensieri mi attaccano in tutte le direzioni possibili dichiarandomi guerra. Non voglio alzare bandiera bianca, non voglio essere loro prigioniero, gli “invasori” devono essere cacciati via. Mi alzo dal letto, vado sul balcone e mi affaccio sulla ringhiera poiché sento il bisogno di una boccata d’aria.

Odio l’estate, ma non le sere e le notti di questa calda stagione che hanno pur sempre un'indiscutibile poesia, una certa atmosfera. Ogni cosa che osservo mi appare così nitida e così meravigliosa.

I profumi delle piante li percepisco più intensi che mai, in particolar modo il vaso di menta che stasera è particolarmente inebriante, tanto da sentirne una freschezza prorompente.

C’è un panorama suggestivo da quassù, abitare al quarto piano ha i suoi vantaggi in quanto ho la fortuna di ammirare il mare da una parte e le montagne da un’altra, ed è positivo anche il fatto di risiedere vicino all'aeroporto con la possibilità di scorgere gli aerei che atterrano, decollano e volano.

Proprio adesso ce n'é uno dalle immancabili luci intermittenti. Umh, chissà dov'è diretto. Provo a immaginare luoghi esotici e lontani, ad esempio la Polinesia oppure la Giamaica, con spiagge e mari da Paradiso. Che gran voglia di partire e cambiare vita. Il coraggio non mi manca, ma è la paura che mi frega.

Ah già, dimenticavo che a parte ciò, senza il Dio Denaro i posti che ho appena citato, se si dice che sono da sogno, nel mio caso restano da sogno. Oh no, un altro cattivo pensiero prova a insinuarsi. Cribbio, devo cercare di non torturarmi ulteriormente.

Alzo lo sguardo e mi accorgo con stupore che il cielo notturno è straordinariamente stellato. Che spettacolo!

Spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo distratti dinnanzi alle meraviglie del creato, tra l’altro, moltissimi anni fa le stelle rappresentavo per il sottoscritto un qualcosa di unico.

Mi ricordo di quando ero bambino, mi affacciavo alla finestra e parlavo con esse, le consideravo le mie più care amiche a cui confidavo e raccontavo le mie giornate, i miei segreti, i miei dubbi, le mie speranze e i miei desideri.

Sembrava riuscissero a capirmi, donandomi un qualcosa che mi è impossibile spiegare a parole, infatti andavo a letto satollo e felice, addormentandomi serenamente e i bei sogni non mancavano.

Poi, appena iniziato il periodo dell’adolescenza, i nostri “incontri” andarono gradualmente a diradarsi, mi avviavo a crescere e di conseguenza quel legame speciale andò inesorabilmente a spezzarsi. Adesso che sono un uomo, pensandoci su, realizzo amaramente che sento di averle tradite. 

Rievocando teneri ricordi gli occhi cominciano a lacrimare, penso a quel periodo in cui avevo una visione innocente, disincantata e soprattutto magica della vita.

Sono passati circa vent'anni, eppure sono ancora lì, sempre più belle. Le fisso per poi restare ipnotizzato. Altre lacrime rigano il mio volto, alcune stelle sembrano illuminarsi fra tutte, come per farsi accorgere della loro presenza.  

In onore dei vecchi tempi in un primo momento desidero sfogarmi come un fiume in piena. E invece mi limito a formulare le seguenti parole:

 

--- A voi stelle che vegliate e custodite i miei sogni, fate sì che non scompaiano nel buio della notte o muoiano alle prime luci dell’alba e che diventino un giorno realtà. Che possiate, con l’apporto di un leggero soffio di vento, allontanare ogni incertezza e ogni amarezza.

Buonanotte amiche care e perdonate il mio distacco di tutti questi anni. Sono di nuovo tra voi. ---

 

Sono pervaso da una bella sensazione. Decido di tornare a letto, abbraccio il cuscino e il sonno finalmente mi cattura, anche piacevolmente.

Apro gli occhi, è già mattina, i primi raggi del sole filtrano nella mia camera e mi caricano di una positiva e potente energia. Non mi svegliavo così di buon umore da moltissimo tempo.

Grazie amiche stelle, nel profondo so che siete state voi.

Tutti i racconti

26
29
141

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Giuseppe Scilipoti: x Roberta: l'ho letto e commentato poco fa. Ti ho lasciato una sincera [...]

  • Adribel: Un testo che rattrista ma che rispecchia la situazione di molte persone. Delicata [...]

1
1
6

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

1
0
4

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
23

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
29

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
15

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su