<< Mamma, che si mangia oggi ? >> Sono appena tornata dal lavoro, oggi ho smesso a mezzogiorno perché il bar chiude fino a dopo Santo Stefano.

<< Se magna bigoli ojo e sardele, xe la vigilia de magro >>. Spaghetti, olio e acciughe, un piatto forte del mio papà, buono.

<< E per stasera ? niente senza pane ?>>

<< No per stasera go comprà el bisato xa cusinà e i broccoli >> Quindi capitone marinato e broccoletti, non male. I guai cominciano dopo cena << Viento a mesa de mesanote con mi ? >>

<< Se mi trascini con la corda vengo. Vorrei fare un giro in balera con le mie amiche >>.

<< Sito mata ? Ti si diventa comunista e un giorno de questi vien el diavolo in persona par portarte a

l'inferno ciò >>

<< Mamma, ma non va più nessuno alla messa di mezzanotte e stai tranquilla che il diavolo ha ben altro a cui pensare. Non sa che farsene della mia anima >>.

<< Ben ciò, intanto stasera te vien a mesa con mi. Doma xe nadale e no se va a balare ciò >> Ci tiene a portare avanti le usanze del suo paese e se si mette in testa una cosa è impossibile farle cambiare idea. Così, dopo essermi vestita con più strati di maglie calde, tanto da sembrare l'omino Michelin, la seguo al freddo sotto una bella nevicata. Allora capitava spesso che a Natale cadesse la neve. << Mamma. ho un freddo da morire >>

<< Tasi e camina che te te scaldi ciò >>

<< Se mi becco una polmonite peggio per te che dovrai curarmi e se muoio avrai il rimorso di avermi obbligata ad uscire con questo tempo >> La faccio lunga apposta per farla sentire in colpa, ma non c'è niente da fare. Ha deciso messa di mezzanotte e messa di mezzanotte sia. Per fortuna la chiesa è riscaldata, ma è a tre chilometri da casa e contrariamente alle mie previsioni la troviamo già piena di gente.

Dopo la messa, le suore offrono cioccolata calda. Almeno una cosa buona l'hanno fatta.

Rinfrancata dalla bevanda calda, torno a casa di buonumore ma lei non perde occasione per mettere il dito nella piaga << Gheto visto che pregare no fa male, stanote xe nato el baminelo e te ste mejo anca ti ciò >> Veramente io ho guardato per tutto il tempo il geometra comunale, un pezzo di marcantonio niente male

<< Come no ! -rispondo- sto così bene che non puoi nemmeno immaginare e spiegami perché dobbiamo sempre festeggiare compleanni di sconosciuti? >>

Non capisce la battuta e cammina spedita verso casa e il letto caldo, convinta in cuor suo di aver fatto un grande dovere di madre. Chi può saperlo. Di sicuro so che appena ho potuto sganciarmi dalla sua autorità ho evitato la società clericale come la peste.

 

 

 

 

 

 

 

 

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