Dopo essersi rinfrescato e cambiato d’abito, sir Lindon si presentò alla residenza del Direttore della Compagnia delle Indie, insieme al solerte signor Chapman. Questi chiamò subito un valletto e gli diede alcune disposizioni, in lingua farsi, quindi menzionò il signor Boehm e annuì con evidente sollievo non appena ottenne l’indicazione richiesta. Licenziò quindi il servitore e accompagnò sir Lindon verso un porticato interno addobbato in modo molto sfarzoso, dove una piccola orchestra stava suonando dei brani di musica classica.

Il signor Boehm si accorse dell’arrivo di sir Lindon e batté due volte le mani. Mentre andava incontro al suo ospite, dei camerieri indiani fecero il loro ingresso, recando vassoi su cui erano stati ordinatamente disposti dei calici di champagne. Mentre tutti venivano serviti, il Direttore prelevò due calici e ne passò uno a sir Lindon: il brindisi era per lui e, con sua grande sorpresa, fu dichiarato l’ospite d’onore della serata.

Sir Lindon imitò il padrone di casa e bevve d’un fiato la modica quantità presente nel suo calice. Ad un tratto, del tutto inaspettatamente, iniziò a sentire un’insolita debolezza e a provare un crescente capogiro. Qualcuno lo prese sottobraccio e lo aiutò a sedersi su una poltrona da giardino, dove si addormentò di colpo.

 

Quando si risvegliò, una mano dal tocco delicato gli stava tamponando la fronte con un panno umido e fresco. Si accorse di trovarsi in una specie di salone da ballo, dove alcune dame e gentiluomini si stavano godendo un rinfresco conversando amabilmente. Il fumo dei sigari si mescolava a vaghi aromi d’incenso e, complice l’umidità, gli diedero subito il voltastomaco. Preso da improvviso capogiro, si piegò su un fianco e vomitò. Rialzandosi, cercò di asciugarsi la bocca con il bavero della mano, ma non vi riuscì. Sentiva le membra stranamente intorpidite, al punto di non riuscire a muovere una mano. O una gamba.

Sentì ancora il contatto con la pezzola umida, che questa volta gli ripuliva la bocca e il mento dai graveolenti residui gastrici.

Si sforzò di mettere a fuoco la vista. Presso di lui vi era un gentiluomo occhialuto, magro e dai capelli grigi che, con la collaborazione di un cameriere indiano in livrea, si stava prendendo cura di lui.

«Siete… Un dottore?» biascicò con la bocca impastata.

«Non vi sforzate, non è ancora il momento. Ma: si. Sono il medico della Compagnia» rispose questi.

Sir Lindon volle replicare, ma non ne fu capace. Vide invece il medico fare un cenno verso la sala. Poco dopo comparve un sigaro fumante e, quando la nuvoletta di fumo si diradò, anche il volto del signor Boehm.

Robert cercò di rivolgergli un saluto, ma faceva fatica anche ad aprire la bocca.

«Dell’acqua, per Giove. Date a quest’uomo dell’acqua» ordinò Boehm.

Il valletto indiano smise di strizzare le pezzole di stoffa e accostò alle labbra del paziente un bicchiere colmo d’acqua. Ci sapeva fare: versò il liquido così lentamente che sir Lindon riuscì a berlo senza che gli finisse di traverso.

Quando il cameriere allontanò il bicchiere vuoto, il nobile si sentì rinfrancato.

«Malaria o febbre gialla?» chiese al dottore.

Questi tacque, rivolgendo lo sguardo in basso verso i suoi strumenti. Rispose invece il signor Boehm che, preso in mano il suo sigaro, e ammiratolo per qualche istante, gli disse con aria afflitta: «Né l’una, né l’altra, sir. Semplicemente, siete stato drogato.»

«Ma… Inaudito… Perché? Chi?» balbettò sir Lindon.

«Vedete, sir Robert» proseguì un’altra voce, una che ormai conosceva bene, «Anche se qualcuno a Londra sembra non capirlo, gli interessi della Corona e quelli della Compagnia coincidono. Speravamo che l’inviato governativo sarebbe stato più…»

«Malleabile?» suggerì Boehm, dal momento che il suo segretario sembrava alla ricerca della parola più adatta.

«Comprensivo» proseguì Chapman, «Ma pare proprio che il Ministero preferisca uomini come voi, dalla testa dura, come avete riconosciuto voi stesso.»

«Speriamo non troppo!» tossicchiò il signor Boehm, stranamente divertito.

«Vi aspetta la forca, signori.»

Sir Lindon trovò nella rabbia la forza per parlare: «Vi siete macchiati di tradimento, avete rapito un funzionario governativo… Siete peggio della peggior feccia pirata che infesta il golfo del Bengala, e probabilmente ne siete anche i fiancheggiatori. Non redigerò mai un falso per aver salva la vita. Io non vi temo!»

«Siete troppo preso dalle conseguenze delle nostre azioni da dimenticare le conseguenze delle vostre, sir» affermò un impettito signor Boehm, «Ma basta parlare. Vi avevo promesso che sareste stato l’ospite d’onore alla cena di stasera, ricordate? Ebbene, che la cena sia servita!»

Batté ancora le mani. Mentre i commensali, abbandonate le chiacchiere mondane, iniziavano a far cerchio intorno alla sedia dell’inerme sir Lindon, alcuni valletti portarono due tavoli e li sistemarono ai lati del prigioniero. C’era un incavo nel bordo delle due tavolate, di forma semicircolare: quando i servitori li accostarono, la testa di sir Lindon ne emergeva completamente, mentre il resto del corpo restava invisibile al di sotto del piano di legno.

Preparata la tavola, i camerieri sciamarono via, ritornando poco più tardi con tutto l’occorrente per apparecchiarla degnamente.

Tra le posate, notò sir Robert, vi era anche un curioso strumento. Si trattava di una specie di bacchetta di legno, o di bambù, poco più lunga di una spanna e spessa un pollice, sormontata da un coperchio metallico sul quale risaltavano file parallele di borchie piramidali. A questa constatazione, sir Robert impallidì: aveva sentito alcune leggende riguardanti certi barbari rituali gastronomici a base di crani sfasciati, ma ricordava di averne avuto notizia dalla Cina, non dall’India, e la pietanza era il cervello di scimmia. Si accorse poco dopo che la diceria affondava le proprie radici, non nel mito, ma nel sangue.

«Ebbene, amici miei» disse il signor Boehm quando tutti i commensali furono riuniti a tavola, «Chi vuole avere l’onore?»

Tutti i racconti

0
0
3

Rotte

Da una leggenda marinara

24 May 2025

Alla fine, quello tra l'uomo e il vecchio marinaio era diventato un appuntamento. L'uomo lo incontrava al termine della passeggiata sul lungomare, che percorreva sempre da est verso ovest, al tramonto. Il marinaio sedeva su una bitta, volto per metà verso il mare e per metà verso il relitto di [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
3

Le vecchie estati

24 May 2025

La luce che attraversava i vetri del bar, creava uno strano effetto ottico; c’erano due uomini con i pantaloni bianchi e due donne con lo stesso barboncino nero, ma dopo il quinto prosecco, Laura non era più sicura. - Mi ascolti? - Ma certo Alice è magnifico. Stavo guardando i pescherecci che [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
7
23

A voi studio

23 May 2025

“… e adesso siamo arrivati al servizio di punta, abbiamo il nostro inviato dalla piazza cittadina. Siamo in attesa dell'evento dell'anno, vedo un sacco di gente già presente e altra che arriva. Louis, tu sei già lì dall'inizio, com'è la situazione?” (silenzio) “Ecco, forse c'è qualche problema [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mina Morense: Salve L. Carver, questo racconto l'ho trovato davvero molto divertente. [...]

  • L. Carver: Vedo che vi siete divertiti, in effetti l'intento principale era quello. [...]

2
3
17

Nessuna Uscita

23 May 2025

Era una tranquilla sera di sabato. L’aria era tiepida, e le luci giallastre dei lampioni disegnavano ombre lunghe e tremolanti sull’asfalto del parcheggio. Giulia e Martina erano appena uscite da un piccolo bar di periferia, ridendo e commentando la serata passata con gli amici. «Aspetta...» mormorò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Sì, gli specchi inquietano e restituisco quello che preferiremmo non [...]

  • Dax: inquietante....Letto d'un fiato.😎

4
4
23

L'attesa

22 May 2025

Era così freddo nel lungo corridoio deserto. Quando l’avevano chiamata, Lucia non aveva avuto il tempo di dirlo a nessuno e adesso preferiva aspettare la fine dell’operazione. Era inutile allarmare parenti e amici … Era stato così improvviso, così inaspettato. La giornata era iniziata come al solito: [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Mina Morense: Ciao Ceci Vale! È la prima volta che ho il piacere di leggere un tuo [...]

  • Ceci Vale: grazie dei complimenti. Purtroppo questo racconto ha molto di autobiografico, [...]

5
5
30

La zattera della Medusa

22 May 2025

Nel giugno del 1816, la fregata francese Méduse, già gioiello della marina napoleonica, partì insieme con altre tre navi alla volta del Senegal. Il comandante, Hugues Duroy de Chaumareys era stato nominato capitano della fregata nonostante la scarsissima esperienza di navigazione: in tempo di Restaurazione [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
10
31

Il regalo

Dax
21 May 2025

Henry batté le palpebre e ammirò il revolver calibro 45 , una Colt Peacemaker. La canna cromata contrastava con la tovaglia a quadrettoni rossi e il tavolo da cucina in legno. Si passò più volte le mani sui jeans neri, i polpastrelli ruvidi grattavano la stoffa dei pantaloni. Il sudore lasciò una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dulcamara: C'e tutto quello che deve esserci in un racconto da due minuti. Bravo!

  • Miri Miri: è bellissimo. ci hai portati per mano da una parte e poi - boom - hai [...]

7
8
31

Bellezza

Vas
21 May 2025

Resistere per cinque giorni in maniera impeccabile e poi al primo incontro con la realtà cedere inevitabilmente. Eppure i pensieri e le sensazioni non erano diverse dal solito, il livello di difficoltà mi pare fosse lo stesso. Resistere poi è quello che mi sono sentito di fare , poi da cosa e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
21

Da le Metamorfosi di Ovidio vi racconto La Storia di Piramo e Tisbe.

Storia d'Amore copiata da Shakespeare per il suo Romeo e Giulietta

20 May 2025

Nel cuore delle antiche leggende, tra i versi poetici di Ovidio, si snoda la commovente storia di Piramo e Tisbe, una favola che ha ispirato nei secoli anche il grande Shakespeare per il suo capolavoro "Romeo e Giulietta". Ma chi sono questi due amanti destinati a un tragico destino? E perché la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Teo Bo: Grazie Gennarino. Una bella lezione che ho davvero gradito.

  • Adribel: Non conoscevo questa storia, grazie Gennarino.

5
7
21

Russa e patè

20 May 2025

La nonna per il suo compleanno aveva preparato le rosette alla marmellata e le mandorle tostate. Aveva pregato lo zio Fé di tornare a casa con qualche bottiglia di gassosa, una cedrata che a lei piaceva tanto e della spuma nera che piaceva a tutti. Ma lo zio Fé, che poi di nome faceva Ferdinando, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ecate: Un pezzo da teatro :-) mi ha messo pure appetito!

  • Adribel: Piacevole lettura, scorrevole e con in bel ritmo

4
4
28

Nina & Francesco

La genesi

19 May 2025

Il locale che Daniele ha riservato alla serata “degustazione Champagne” è stato allestito con molta cura e buon gusto. E’ una piccola saletta intima della sua enoteca. Sopra ai tavoli apparecchiati ci sono i calici, un vasetto di fiori freschi e colorati. In fondo alla sala un tavolo rettangolare, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Queste connessioni possono accadere, ma bisogna essere aperti a recepirle, [...]

  • Vally: Grazie a tutti per i Vostri illuminanti (come sempre, del resto) commenti!
    Buona [...]

4
5
27

Le lacrime

Meglio piangere in due, che piangere da soli.

19 May 2025

Le lacrime mi rigavano il volto. Sgorgavano dagli occhi come un ruscello, scivolavano lungo il viso, dal naso fino al mento, bagnandomi le labbra. Ogni tanto le assaggiavo con la lingua: erano salate e lasciavano una sensazione piacevole in bocca. I miei occhi si facevano sempre più rossi e gonfi. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su