La voce che trasmetteva dagli altoparlanti della stazione annunciò il binario dove sarebbe arrivata la sua freccia. Quella voce non gli era mai piaciuta. Troppo simile a quella di un uomo, troppo robotica per esserlo davvero. Era un inganno. Qualche volta riusciva a non sentirla ascoltando musica con le cuffiette ma significava rimanere impalato davanti al tabellone centrale ad aspettare che venisse aggiornato, ed era molto noioso. Quindi la maggior parte delle volte era costretto a sentirla. Come questa volta. Stavolta l’annuncio lo sorprese mentre dava un’occhiata ai dvd. Fosse stato per lui avrebbe comprato milioni di film in dvd per poi chiudersi in casa e guardarli uno dopo l’altro senza nessuno che lo scocciasse. Non amava particolarmente parlare con le persone, per questo quando viaggiava teneva sempre le cuffiette, perché la gente pensasse che ascoltava musica. Le persone molto di rado attaccano bottone con qualcuno che legge o che ascolta musica. Quindi lui usava questo espediente sempre, anche quando da quelle cuffiette non usciva un bel niente. Con questo metodo aveva anche ascoltato, o per meglio dire origliato, molte conversazioni private. Era sempre stato un osservatore molto attento e sapeva già solo guardandola gesticolare da lontano se una persona stava avendo una discussione interessante. Non amava parlarci con le persone ma lo affascinavano. Cominciò a dirigersi verso l’uscita del negozio sempre con le cuffiette nelle orecchie e il suo inseparabile zaino nero della Seven. Quello zaino aveva più di quindici anni e quindi era stato con lui anche dall’inizio dei suoi viaggi e dei suoi controlli periodici. Aveva trasportato di tutto, una volta anche della refurtiva di una bravata dei suoi amici delle superiori, i quali avevano ritenuto saggio usarlo a sua insaputa per nascondere snack, cioccolata e patatine varie di un supermercato. Tutto questo mentre era sulle sue spalle. Quella giornata finì con due ore di attesa nella saletta della sicurezza del supermercato aspettando suo padre che venisse a prenderlo, e con una sfuriata della madre appena rientrato a casa. Sorrise al pensiero di quel ricordo. Adesso quello zaino trasportava qualcosa di più serio.

Lui non aveva mai parlato molto. Quando era piccolo il pediatra la riteneva timidezza. Crescendo era diventata per i medici “disturbo di ansia sociale”. Ecco cosa c’era nello zaino, il suo bel “certificato” di fobia sociale. Dopo l’ennesimo controllo e l’ennesima chiacchierata con uno dei tanti professoroni di turno. La diagnosi era sempre la stessa: “Paura marcata e persistente nell’affrontare molte situazioni sociali o prestazionali, nell’interazione con gli altri o anche semplicemente nell’essere osservati in qualche situazione. Il paziente tende a isolarsi socialmente e adotta un comportamento di evitamento tipico delle sindromi fobiche.” Una stretta di mano, uno sguardo consolatorio alla “ce la puoi fare campione” e si ritornava a casa. Ecco perché da quando aveva potuto, aveva cominciato ad andarci da solo da questi luminari della medicina e della psicologia, per evitare alla madre sempre la stessa delusione. Lui d’altro canto era perfettamente consapevole della sua fobia, anzi ormai si può dire che l’avesse abbracciata. Non si sentiva solo, aveva molti amici. Alcuni solo immaginari, altri li aveva creati sulla carta, disegnandoli o scrivendo le loro storie. Prendeva spunto anche dalle persone che osservava senza essere visto. Sorrise al pensiero del mondo che aveva nella testa e a sua madre che lo riteneva un solitario. La voce dell’uomo-robot scandì di nuovo il binario dove sarebbe arrivato il suo treno. Ora che sapeva dove dirigersi e già sapendo la carrozza e il posto, Carrozza 7 posto 22/c, pensò, poteva davvero mettere un po' di musica che lo accompagnasse. Mentre camminava veloce per arrivare al binario e prendeva dalla tasca il cellulare, sentì una forte spinta sul torace che lo fece indietreggiare di due o tre passi e, cosa più importante, gli fece sbalzare via il cellulare di mano. Capì che si era scontrato con qualcuno che però al contrario di lui era caduto sul pavimento. Ben ti sta, pensò. Dal pavimento però si alzò una ragazza. Bellissima. Capelli rossi, occhiali neri con la montatura spessa ma di un modello sottile. Occhi scuri e qualche lentiggine. Se ne innamorò all’istante.

Tutti i racconti

2
1
14

MORTE GENEROSA

09 May 2025

Sto guidando l’auto che si dirige verso il cimitero. Sul sedile posteriore giace sdraiato esamine il mio corpo. Giunto al campo santo, mi cambio indossando gli abiti del mio io defunto. Piove forte quando esco dal cimitero, non ho l’ombrello e devo rovistare nella macchina per cercarne uno. Ed [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
3
13

De Veris Celatis

09 May 2025

La scellerata e blasfema azione di bombardamento degli americani sull’Abbazia nel 1944 rase al suolo non solo un luogo di cultura millenaria, ma anche custode occulto di antichissimi volumi che documentavano religioni, credenze e pratiche mistiche antiche come l’umanità. Scavando per rimuovere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • PRFF: I like.
    Bella storia, bello lo stile, bravo il narratore.
    Complimenti [...]

  • Dario Mazzolini: apprendo notizie non conoscevo e la cosa mi fa piacere. Bella la narrazione [...]

2
1
18

Circostanze

08 May 2025

Circostanze Ho constatato che c’era un coacervo di cervi sulla cima del Cervino, tutti pieni di cimici, che cercavano cibo tra i ciottoli, per cibarsi di ceci, cicerchie e corbezzoli cornuti. Così, già che c’ero, ho acceso un cero a San Cirillo e poi ho seguito il censimento di alcuni ceceni [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: onestamente ho preferito sottolineature. Non che questa non mi sia piaciuta [...]

1
3
15

Biasimo al sole

08 May 2025

Intro: Aprile porta con sè i primi raggi infuocati. Ecco dei versi dedicati all' avversario dei prossimi mesi: il Sole. Sofferenza di luce Il sole, non più stella di grazia, ma occhio accecante e crudele. Luce che brucia, non calore, un tormento senza fine. Raggi che svelano crepe e ruggine, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
6
31

L'ospite nell'armadio

Contiamo insieme. Uno... Due... Tre... Sto arrivando.

07 May 2025

Parte I – Il gioco nel giardino Era una limpida giornata di primavera quando Marta decise di dedicarsi alle grandi pulizie. Le finestre aperte lasciavano entrare l’aria fresca e il profumo dell’erba tagliata. In sottofondo, la sua playlist preferita scorreva tranquilla. Dal giardino arrivava la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • VjKov: Vi ringrazio

  • Rubrus: Un classicone (il babau nell'armadio) ben trttato e ridotto all'essenziale. [...]

5
5
33

L'erede del Principe della risata

06 May 2025

In un periodo stagnante di cinema comico, si venne a sapere che alla gente mancava molto una figura come quella di Totò, come se fosse una cosa strana. Così qualche esponente delle teste d'uovo nazionali pensò bene di inventarsi un fantomatico figlio segreto del famoso principe della risata e di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L. Carver: La vena di malinconia in effetti non è casuale. Del resto, che comicità [...]

  • Rubrus: Tra originale e copia si preferisce quasi sempre l'originale. Nondimeno, [...]

9
9
29

Il plurale

05 May 2025

Mai stata così sola come quando usavo il plurale. Oggi il mio amore vola perchè ho imparato ad usare il singolare. Era ora di cambiare forma grammaticale!

Tempo di lettura: 30 secondi

4
4
23

L'Errore

05 May 2025

E fu il rovente furore di un istante, il risveglio dal tepore della routine un eco offuscato e sordo del passato permanente nelle antiche stanze convalescenti dei giorni fioriti di brume e arie terse a gremire palcoscenici di vissuti sfiorendo al calar della sera nel sapore del suo olezzo. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: interessante poesia, anche se ho fatto fatica a leggerla tutta.Like a prescindere [...]

  • L’esilioDiRumba: per me è stato un piacere leggere questa poesia. si distingue anche, [...]

4
3
14

Vi racconto un pò di Giambattista Basile

Un grande favolista.

04 May 2025

Giambattista Basile è senza dubbio uno dei giganti della letteratura italiana, un maestro delle favole che ha saputo incantare generazioni con la sua straordinaria capacità di narrare. Nato nel 1583 a Giugliano di Napoli, Basile ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo delle fiabe e dei racconti, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
34

La compagnia

04 May 2025

Mi piace uscire a cena solo con la Zanna (mia moglie): quando mangia e beve diventa ancora più simpatica e poi a bocca piena non mi brontola; non disdegno neppure le uscite in comitiva, che comportano però problematiche dal momento in cui ti siedi fino al conto finale; ecco come ho imparato a gestirle. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

8
10
48

Mucchietti di sabbia

03 May 2025

La fine della scuola ci dava la sensazione di una ritrovata libertà, con la spiaggia di giugno non ancora affollata, le corse nell’acqua, la pelle bruciata dal sole e le lunghe giornate di luce. Claudia fu la prima a parlare di ragazzi. «Lo so che vi piace Sergio. Piace a tutte!» «A me no! È antipatico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
5
39

IL VOLTO

03 May 2025

I colpi si ripetevano ritmicamente riempiendo con il loro rumore il piccolo locale. Fuori, qualche lieve fiocco di neve cominciava ad imbiancare i tetti delle case vicine. Lui non era più giovane, avrà avuto forse settant’anni. Le mani erano piccole ma la pelle era spessa e le unghie affondavano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, sia per come scritto, sia per la costruzione a disvelamento progressivo, [...]

  • Lawrence Dryvalley: Molto bello, i commenti precedenti sono tutti ben centrati sulle qualità [...]

Torna su