Joel ha sedici anni. È un giovane scapolo e vive nella sua città natale da sempre. Non tanto perché a lui piacesse, piuttosto perché la vita non gli ha mai dato la possibilità di andarsene. La sua città si chiama Rio de Janeiro, un luogo austero e rinomato in tutto il mondo. A meno che non si nasca nella parte oscura di questa città, quella delle favelas. Ecco, a Joel è toccato proprio questo destino.

Alle cinque del mattino mentre si allaccia le scarpe leggermente logore sui fianchi, di due numeri più grandi e con la suola consumata, prima di andare a lavorare, gli tornano in mente i ricordi della sua infanzia.

Quando andava in quella che era una scuola fatiscente, dove i suoi compagni di classe si impossessavano giornalmente del suo pranzo. Lui era una facile preda, poiché basso e di costituzione minuta. E, saltando il pranzo quasi tutti i giorni durante l’infanzia, la sua costituzione non poteva migliorare.

 

Adesso che si tocca i polsi così sottili ed esili, parte del suo rituale mattutino a cui si è abituato prima di lasciare la stamberga che lui chiama casa, non può fare a meno di pensare che il motivo di tale sottigliezza sia stata la sua denutrizione infantile.

A Joel però non è mai passato minimamente per la testa che questo trattamento fosse stato causa di cattiveria da parte dei suoi coetanei. A differenza di alcune persone, che sono a conoscenza della sua storia, lui sa che nella situazione in cui si trovavano molti di quelli che si impossessavano del suo cibo non avessero nemmeno la possibilità di portarne con loro per più di un paio di volte a settimana. Compiendo quegli atti dettati dalla fame.


 

Ora Joel esce di casa e imbocca la stretta via che conduce alla piazza in cui vengono caricati giornalmente i muratori come lui per costruire un edificio nella parte industrializzata della città.

Altro tempo da solo in cui pensare a quando gli altri hanno agito effettivamente con cattiveria nei suoi confronti. Certe volte si fa l’errore di pensare che nei posti dove la povertà dilaga aleggi un sentimento comune di cameratismo e aiuto reciproco.

Joel sa bene che non è così. 

E lo dimostrano alcune sue cicatrici causate sempre durante la sua infanzia, questa volta non per motivi di mancanze. Ma solo per puro divertimento altrui.

Quando si tocca il braccio e parti dell’orecchio si ricorda di quando i ragazzi della sua età lo portarono in una casa diroccata per poi colpirlo con delle pietre.

Una volta arrivato nella piazzetta Joel deve aspettare una quantità indefinita di tempo prima che passi il camioncino che carica i muratori. Fa questo perché bisogna essere sempre tra i primi a presentarsi perché quel mezzo, come si diceva da quelle parti, “arriva quando arriva”.

Neanche a dirlo, tra gli uomini di tutte le età che aspettano di essere reclutati, nessuno di loro spiccica più di qualche monosillabo e Joel ha ancora il tempo di pensare ai suoi genitori ed ai suoi fratelli. Purtroppo anche questi ricordi non sono di conforto, ma riguardano per lo più le percosse che subiva sin dalla tenera età da parte di entrambi i genitori e dai suoi fratelli maggiori. 


 

Nonostante tutto quello che aveva subito, Joel non ha mai fatto uno sgarbo ai sui fratelli minori o a ragazzi ancora più esili di lui. Non facendosi travolgere da quella catena che consiste nello sfogarsi su individui più deboli delle malefatte subite. Ciò che probabilmente è stata anche la causa di tutti i suoi problemi.


 

Come ci si può aspettare Joel ha sempre sognato una vita altrove. Invece quell’edificio che riesce ad osservare dalla penombra della piazza è tutt’ora la stamberga che lo ha visto crescere. L’unica differenza consiste che si è sviluppato solo di qualche piano da quando è nato.

Ora Joel è riuscito a salire sul camioncino, a quanto pare oggi serve un buon numero di lavoratori al cantiere.

Prima di lasciare Joel al lavoro che finalmente impegnerà la sua mente e che funge per lui, ironicamente, da unica via di scampo da tutto quello che gli è accaduto nella vita, ho ancora il tempo - lungo la strada - di spiegarvi quale condizione mentale abbia raggiunto da solo e per necessità.

Non potendosi allontanare dai bulli coetanei e tantomeno dalla sua famiglia Joel ha dovuto sviluppare la capacità di convivere in ambienti popolati da persone ostili.

Cosa per quelli come me, che hanno avuto un’infanzia e una vita sana e felice, molto difficile da concepire.

Perché, a prescindere dalla situazione in cui ci si trova, solo quando si è circondati da persone amichevoli e amorevoli si può provare la vera amicizia e il vero amore.

Sentimenti semplici quanto importanti.

Joel può solo immaginarsi questi ultimi, in quanto tutto ciò che la vita gli ha portato a provare sono solo sentimenti più complessi. Convive con amore e amicizia viziati necessariamente dal compromesso. In quanto i suoi stessi aguzzini sono le uniche interazioni sociali che gli sono concesse.

Adesso Joel ha cominciato a lavorare. Ora la sua mente è impegnata e libera dalle oppressioni del proprio passato. La sua motivazione deriva dalla sua capacità di visualizzare un futuro splendente nella sua realtà.

Tutti i racconti

0
0
12

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
3

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
8

La pietra

04 May 2024

Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
14

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: sempre bravo
    spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]

  • Gennarino: Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]

1
3
20

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: C'è della ricerca di significato in ogni termine, sei molto elaborata [...]

  • Patapump: questo cambio di rotta nello scrivere
    mi piace molto
    e in tutta sincerità [...]

1
3
25

Tempo

03 May 2024

Ciao. Sono il tempo Vivi immerso in me. Come l'aria che respiri. Eppure pensi che io non esista. Io corro veloce oppure rallento, mi piego, mi curvo riesco perfino a fermarmi e tornare indietro oppure mi proietto in avanti. Hai provato a ingabbiarmi, ma non riesci a conoscermi davvero. Scorro [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Stapelia cara,
    le mie erano solo due righe senza troppe pretese e, qualche [...]

  • Patapump: beh...ciao tempo
    che facessi tanto lo si era capito
    ora occhio...che [...]

2
2
29

Il tempio dell’amore

02 May 2024

E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Antonellina: Che poi è il progetto originale di Dio, che noi abbiamo spesso mancato [...]

  • stapelia: Quanto è scritto è corretto ma il contenuto è poco umano. [...]

2
2
22

Il fattore di ultima istanza

02 May 2024

Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Senza cellulare ci sentiamo smarriti, oggi come oggi. A me è capitato [...]

  • stapelia: Ancora, vien da dire.... Leggerei e ri-leggerei l testo più di una volta [...]

1
4
23

Alina

incipit da "Il sogno"

02 May 2024

La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: stapelia = no non è un libro, solo un racconto un po' più [...]

  • stapelia: Grazie per la spiegazione. Mi ricorda molto La portalettere, romanzo basato [...]

3
10
38

Il soffio

01 May 2024

Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
7
32

Anche i libri hanno un anima e possono ribellarsi

fantasy

01 May 2024

Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia

  • Zio Rubone: Lo spunto della storia è carino, con i personaggi dei libri non letti [...]

1
8
25

MUSICANDO...LA VITA

01 May 2024

MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su