La vita mi sta portando a prendere in esame i miei comportamenti con gli altri. E’ stato dapprima uno degli ultimi residui di quel condizionamento che dice di aiutare gli altri in difficoltà (riaffiorato recentemente), dove  le difficoltà dell’altro me le ero immaginata  solo io! Mi sentivo infatti quasi “costretta” a portare cibo pronto all’amica che vive al piano sotto a Parigi, reduce da un’operazione chirurgica, pensando che non si nutrisse correttamente. Cibo che, mi resi conto solo più tardi ripensando alle sue espressioni, accettava solo per farmi piacere. Mi venne infatti un dubbio quando più tardi non mi offrì al ristorante un pranzo che pensavo di meritare in cambio delle “gentilezze” fatte. Questo accadimento, come la punta di un iceberg, ha fatto emergere quell’aspetto di me che tenta di interferire nello stile di vita altrui ! La conferma venne dopo averne parlato e sorriso insieme.

 

Il secondo episodio è successo recentemente a Milano durante un soggiorno come ospite in casa di una sorella dal cuore grande e dalla vita intensa. La quotidianità ha portato alla luce un intoppo nella comunicazione a livello pratico. Potevamo intrattenerci con fluidità, sebbene con divergenze di vedute, su ogni argomento, ma quando si trattava di metterci d’accordo su dettagli banali: a che ora usciamo, dove ci troviamo, cosa compriamo, non eravamo più sulla stessa lunghezza d’onda. Alle stesse parole corrispondevano per ognuna immagini diverse, lasciando come strascico impazienze e frustrazioni.

Cosa stava succedendo? Eravamo rispettivamente così tanto cambiate nel giro di un anno? O una differenza di età di cinque anni: io seconda e lei ultima di cinque figli – io già lavoravo quando lei ancora studiava - si era  trasformata in un divario di generazioni? 

Bisogna dire che mia sorella è una forza della natura, con una voce potente che penetra profonda e non lascia indifferenti. E proprio al suono di quella voce  che mi punzecchiava e provocava, in difficoltà mi ritiravo nel mio guscio.

Avere gli stessi genitori, le stesse aspirazioni, la stessa passione di vivere, l’esserci scelte come amiche al di là della famiglia sembrava non fosse più sufficiente. In un anno le differenze si erano certo acuite: io più sorda, lei udito sopraffino. Lei ciarliera, io di meno parole. Lei più estroversa, io un filo meno, a periodi alterni. Mi sentivo in territorio straniero come quando sono in India: in un “altro mondo”!!!

Come approfondire l’intesa tra due splendide sorelle senza che l’una si sentisse invasa e l’altra snobbata?

 

Perplessa mi sono fermata un attimo e ho tardato un tantino a capire che non avevo capito; in uno spazio di più ampio respiro mi è arrivato al cuore il messaggio nascosto delle sue punzecchiature, che diceva: “Io sono qui e tu dove sei? Perché stai zitta, perché non rispondi?”

Ora toccava a me rimandare la palla. E quando si tratta di accettare un invito bisogna soltanto scendere in pista.

Mi è costato all’inizio fatica essere presente, uscire da me, dalle mie inclinazioni, dai miei parametri. Non sono riuscita ad aprire il computer per giorni, coinvolta nel turbinio della sua vivace presenza.

Quel poco, che tanto mi è costato capire, è stato sufficiente  alla vista del suo viso che si illuminava ridente quando le ritornavo le punzecchiature e rispondevo con prontezza alle sue battute, liberando come per magia tensioni e insoddisfazioni latenti. Poterne ridere insieme è stata la prova del nove che si stava andando in profondità !

 

Nei gesti della quotidianità abbiamo ritrovato sintonie, intese dimenticate, senza quasi aver bisogno di tante parole. Finalmente la quotidianità condivisa, quello che chiamo il dio delle piccole cose,  è diventata la danza di un passo a due.

Tutti i racconti

0
0
1

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
1

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

28
31
150

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
9

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
6

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
29

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su