Maria Antonietta quando pronunciò la famosa frase “il popolo non ha da mangiare? Dategli le brioche" anche nel dire quella cosa fu molto riduttiva.

La sofferenza del suo popolo venne maggiormente acuita dalla sua indifferenza.

 

Dopo qualche secolo, ancora oggi chi non ha pane muore.

Questo scritto non vuole assolutamente trattare dei rapporti tra la gente e il pane, ma vuole esserne  solo un richiamo personale, su di un cibo che offre nutrimento ma anche molta poesia.

 

Una poesia che nasce non solo dal sentire i suoi termini regionali, ma anche dal fascino antico che rimane sopito, forse solo per l’abitudine di pronunciarli quotidianamente.

Una poesia che trabocca  nel sentire il suo profumo, le sue forme.

 

Ritengo che possa dare spunto a qualsiasi scrittore, di correre con la fantasia e creare racconti, favole e qualsivoglia narrazione.

Non tralasciamo  anche la semplicità della realizzazione con farina, acqua, sale, lievito e la giusta cottura.

Vi è inoltre la cura dell’artigiano, che crea prima di tutto un capolavoro visivo, olfattivo e gustativo.

L’umiltà del panificatore segna definitivamente la realizzazione di qualcosa di unico nel genere alimentare.

Un riscontro lo si ha nel vedere i visi di coloro che strappano con le mani quel pane, in un rapporto molto intimo tra uomo e Dio.

 

L’ambientazione è una comune cittadina del centro Italia.

Un lui e una lei.

Entrambi insegnanti in pensione che si sono dedicati una settimana di vacanza.

La prima sistemazione in casa e la necessità di riempire il frigo e la madia con del cibo.

Si esce.

 

Si evita il grande supermercato.

Troppe macchine, troppa gente.

Vogliono qualcosa di diverso.

Il contatto con la gente che è ormai venuto a mancare.

Un nome da potere pronunciare quando gli si chiede l’aglio o le patate.

Una figura famigliare, possente, quando con fare da chirurgo taglia le fettine di lombo per gli involtini.

 

Il potersi raccontare e sentire le storie degli altri, per sentirsi ancora far parte della gente.

Vivi.

Nessuna corsia, solo pochi metri quadri dove si ha difficoltà a girare anche solo con un cestino.

Mancava solo il pane.

Clara e Stefano si davano la mano.

Dopo così tanti anni nulla era mutato.

Si amavano ancora come anni fa, quando Stefano la conquistò menzionando i versi di Garcia Lorca, in piedi sulla sedia del bar centrale ad Arezzo.

Eccolo il negozio.

 

La Casa del Pane.

Il proprietario un egiziano, uno dei primi immigrati degli anni ’80.

Parlava un italiano fluente e aveva una chiacchiera infinita.

Era conosciuto in zona, ma penso anche oltre confine, riguardo la conoscenza sul pane. Era lui stesso un panificatore.

Tutti i ripiani erano colmi di pani, uno diverso dall’altro.

Ma quello che attrasse la loro attenzione furono i nomi.

L’elenco che fu stilato da Stefano al ritorno a casa lo espongo come lui lo scrisse.

Frettolosamente, con lo scopo di non dimenticare nessuno dei nomi.

 

20 marzo 08

Clara ed io nel negozio di pane.

 

Pane di cappella, mescuotte, u’ ficcilatidd, cicenielli, cafone, miseria.

 

Biga, ciappe, sciappa, brazzadela, luvadel, strabella, ungaracci, giaco, paisanotte duì druent.

 

Pudica, titilla, polifemo, cavazzas, cum belda, mafarda, papalina, pane cavallo, schiacciata di Aladino.

 

Pane di struttura, Ambrogino, trionfi, zoccoletti, rucculo, panarella, pane con la giuggiullena, pane di pellegrina.

 

Pane di saragolla, pagnotte santa chiara, tortano, micha, grissa, gavasot, biova, pettola, tarallo.

 

Risero tutta sera nel solo pronunciare alcuni di quei nomi.

Leggendolo intravidero anche emozioni del passato.

Ogni singolo nome dava adito a fantasie.

Ma questo è quello che compirà chi leggerà questo breve racconto.

Racconto che ricordo esserci per due ben validi motivi.

Adoro anche io il pane.

Il secondo è semplice...

Grazie nonni.

Tutti i racconti

0
1
20

Sino all'ultimo respiro... 1/2

07 December 2024

18 luglio 2017 ore 18.30 Sono di nuovo qui. Davanti al letto della nonna. Ormai la chiamo così, anche se è la mia mamma. Tutto è cominciato il 18 giugno. La nonna di notte sembra aver avuto un piccolo ictus cerebrale, che l'ha costretta a letto. Suor Carmela si è prodigata tantissimo per assisterla [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dario Mazzolini: carissimo zero assoluto la prima parte è la cronaca di una tristezza. [...]

2
3
18

Ode alla Brioche

07 December 2024

“Marmellata con velo” Un nome che è già una poesia. Soffice al primo morso che apre lo scrigno in cui è contenuto il tesoro color ambra. Non ci si può fermare, la bocca continua a cercare il contatto come a voler dare mille baci a quelle dolci labbra al profumo di albicocca. Il caffè può aspettare, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Teo Bo: Mmm... poesia squisita alla crema, cioccolato o marmellata. Momento catartico, [...]

  • zeroassoluto: Rito della colazione mattutina al bar...
    Cornetto alla crema, ai cereali, [...]

0
0
7

Il segno (2/3)

PG
07 December 2024

Scoppiò a piangere, anche se pareva se lo aspettasse da quando ero nato; in qualche modo aveva sviluppato gli anticorpi emotivi per la crisi più acuta, non per il dolore cronico che la assalì. Fu costretta a rassegnarsi dalle preoccupazioni dell’immediato, condendo la minestra di zucca, finocchietto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
14
29

CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA

07 December 2024

"Ma davero? Seriamente lo hanno scritto? No, aspè Bro! Mo te lo rileggo che non ci sto a crede manco io! Senti che dice, va…" "Cercasi apprendista, per ampliamento dello staff, il candidato dovrà dimostrare di possedere valide doti comunicative e di saper promuovere beni e servizi alla comunity [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Savi: A me il racconto/gag è piaciuto. Come ha già fatto notare JulyFlo, [...]

  • JulyFlo: Si Joydiv, i momenti bui, nel lavoro e anche nella vita possono trascinare [...]

24
31
216

Segaiolman

06 December 2024

In una notte d'estate di circa vent'anni anni fa, dal momento che non riuscivo a dormire, accesi la TV del soggiorno e mi misi a cazzeggiare con il telecomando alla ricerca di qualcosa di interessante, standomene spaparanzato nella poltrona reclinabile, a torso nudo e con addosso un paio di boxer [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti faccio i complimenti per l'autoironia.
    Poi mettiamo un [...]

  • Savi: Bravo Giuseppe, un bellissimo racconto, autoironico e direi anche coraggioso.
    A [...]

0
2
10

Il segno (1/3)

PG
06 December 2024

Ogni uomo ha uno e un solo posto al mondo. (Pensieri, Thomas J. Plight) Mi sentivo rinato, rimesso al mondo. La vita aveva assunto un sapore di vaga felicità e le avevo dato una mano dipingendo il mondo con una bella mano di rosa confetto. Ero affacciato al balcone, immerso nell’ozio tranquillo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto tantissimo. bella ka descrizione particoleggiata dei protagonisti. [...]

  • PG: Grazie infinite! Spero il seguito ti appassioni allo stesso modo

2
4
16

La mia amica granata

06 December 2024

Louise, la mia amica granata, è “presa” da uno. Uno che non è “uno” qualsiasi. Uno (lo chiamerò così..) è stato il suo primo amore. E adesso, dopo che la vita ha fatto diventare Louise una vera regina, la stessa vita le ha fatto fare un viaggetto all’inferno...ma lei non ha tempo e risorse da perdere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie a Teo e Dario che hanno individuato l'adolescente che è in me!

  • zeroassoluto: "Certi amori non finiscono... fanno dei giri immensi e poi ritornano..."
    Antonello [...]

2
0
16

Non tu

49 racconti

06 December 2024

“Da quando mi sono separata, non ne voglio più sapere, basta guarda!” “La migliore scoperta quale è stata?” “Il sesso. Decisamente sopravvalutato, ne faccio volentieri a meno.” “Il sesso dici?” “La vostra fissazione. Il motivo per cui ricevo immagini di membri maschili a bizzeffe ogni giorno” “Il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
12
29

4.27

05 December 2024

In un angolo di pensieri mi rifugio per ritrovare in un abbraccio immaginato quel respiro che conosco Nei tuoi occhi ancora chiusi storie di mondi racconti di speranza nei tuoi sogni segreti In questa notte che non sai le mie parole danzano quiete poesia di briciole d'uomo Mi perdo per [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
7
28

Questo mondo non mi piace (parte di una lezione)

Vi racconto come sono.

05 December 2024

Io sono un uomo legato alle tradizioni. Ai sentimenti più autentici. Al rispetto per sé stessi e per gli altri. All'ascolto. All'apprendere dai discorsi, dalle osservazioni di altre persone spunti di conoscenza e di approfondimento. Al valore della vita che oggi molti giovani distruggono con la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: I problemi di oggi sono spesso conseguenza di quelli di ieri e causa di quelli [...]

  • Teo Bo: È vero quel che dici ma è altrettanto vero che c'è [...]

0
1
9

haiku - Kanso

05 December 2024

vento d'autunno - le castagne mature nel riccio aperto Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Bambino paziente ricco, bambino paziente povero e gli adulti che si trattengono

Racconto di stampo psicologico. Ispirato dal celebre film “The Truman show”.

04 December 2024

Capitolo 1 Nato ricco, ma magrolino. Mentre giocavo dopo l’asilo, vedevo persone robuste vestite con abiti mai stati alla moda. Adoperarsi per campare del minimo sindacale. Facendo e dicendo cose senza senso. A un certo punto uno di quegli uomini si volta verso di me bambino e i miei parenti. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: credo che essere genitore sia un'impresa. Occorre dare esempi concreti [...]

  • JulyFlo: Mi permetto un commento esclusivamente emotivo, che si basa sulla mia grande [...]

Torna su