In un tempo lontano, quando ancora non c’erano in giro le auto, gli aerei e tutte le diavolerie moderne di oggi, nelle campagne si viveva senza corrente elettrica. Quando calava il sole i contadini andavano a dormire, chi restava sveglio era davanti al chiarore del fuoco del camino.

La campagna di notte era buia e l’unica fonte di luce era quella della Luna che nelle notti di luna piena faceva brillare d’argento le acque dei fiumi e degli stagni. Dove c’erano superfici lucide lì si poteva vedere il riflesso d'argento.   Tutti gli animali, salvo quelli notturni, che uscivano di notte per mangiare, dormivano sereni nelle tane e nei loro giacigli. Alcuni insetti, piccoli come api ma inoffensivi, delicati, e paurosi, non riuscivano a vivere serenamente.  Durante il giorno erano sempre scacciati dagli altri più grandi di loro, di notte nel buio, era difficile trovare le corolle dei fiori per trarre il nettare di cui si nutrivano. Erano esserini delicati senza difese come le api e le vespe che almeno avevano un pungiglione per difendersi. I grilli avevano le zampe lunghe per saltare lontano. Tutti avevano qualcosa come caratteristica; loro niente. Solo un paio d'ali per volare e niente altro. La loro vita era difficile e dura, rischiavano di estinguersi, mangiavano poco ed erano sempre più deboli, non avevano nemmeno un nome, quei pochi amici che avevano, nel regno animale, non sapevano come chiamarli.

Un giorno, alcuni di loro, stanchi di volare a vuoto, perchè nessuno li faceva fermare sui fiori per mangiare, si abbandonarono sfiduciati sulla riva di un piccolo laghetto. Distesi sull’erba, parlavano fra loro, erano davvero sfiniti e affamati.   Erano lì, quando la luna uscì da dietro alcune nuvole scure e illuminò la superficie del laghetto che prese a brillare come non mai. Approfittando di quella luce e del riverbero del lago si alzarono in volo e poterono così scoprire i fiori, anche se questi avevano le corolle chiuse, riuscirono ad entrare, con la loro piccola proboscide, per succhiare il nettare e si saziarono a sufficienza.

 << Che bello - disse uno di loro – se potesse esserci sempre la luna potremmo uscire per mangiare solo di notte, così di giorno gli altri se ne vanno in giro a noi potremmo riposare.>>

<< Certo, rispose un altro, sarebbe magnifico, nessuno che ci da fastidio e noi non daremmo disturbo a nessuno.   La luna piena, purtroppo, ci sta solo pochi giorni al mese e noi non possiamo stare senza mangiare per tanto tempo.>>

<<Allora,- disse un altro -  potremmo cambiare cibo, invece dei fiori possiamo imparare  a mangiare carne, altri insetti più piccoli di noi.>>

<<Anche se ci riusciamo, però, non abbiamo risolto il nostro problema, ci sono quelli più grandi di noi che non ci daranno lo spazio per fare niente, siamo troppo piccoli.>>

<<Allora cosa proponi di fare?>>

<<Ci vorrebbe un miracolo, l’intervento di un'entità superiore che ci dia una mano. Madre natura e le sue fate volendo  potrebbero fare qualcosa, che ne dite se andiamo a trovarle, io so dove vivono, speriamo di arrivarci, approfittate della luce e fate una bella scorta di cibo, potremmo averne bisogno.>>

Si misero a mangiare con la luce della luna e subito dopo si alzarono in volo dirigendosi verso l’interno del bosco. Arrivarono davanti ad un enorme albero, doveva essere molto vecchio, il tronco era rugoso e con molte ferite inflitte dagli umani. La sua chioma di foglie copriva buona parte dello spazio intorno dove cresceva solo erba sempre verde. Gli insettini fecero un giro intorno per trovare un punto per entrare e alla fine lo videro all’incrocio di due rami, in alto, lontano da terra.

Entrarono in fila indiana e si trovarono in uno spazio vuoto, illuminati da una strana luce verde, molto tenue e delicata, ma che comunque riusciva a far distinguere gli oggetti che erano distribuiti  in quella che sembrava una stanza. Stavano ronzando già da un po’ in quella camera, quando una voce femminile parlò.

<< Bene cari amici, come mai siete venuti a trovarmi, c’è qualcosa che non va? Chi viene qua dentro, viene per portare una preghiera, una richiesta, voi cosa volete?>>

Il più coraggioso si fece avanti e, anche se non vedeva nessuno, rispose alla voce.

<< Senti madre natura, come tu sai, noi siamo quelli più maltrattati, nel bosco. Tutti si danno da fare per umiliarci,  non ci fanno mangiare, ci cacciano via, se continua così moriremo tutti, tu sei la madre di tutti noi, ti chiediamo di fare qualcosa, non sappiamo cosa, ma mettici in condizione di poter vivere, non chiediamo nulla di più, vogliamo solo vivere come gli altri.>>

Madre natura ascoltò le lamentele di quei piccoli esseri, però, anche lei non poteva fare molto, erano nati così e non era colpa sua. Rimase un po’ a pensare e alla fine, la voce che usciva dal buio li fece raggruppare tutti vicino ad una bacinella piena d’acqua posta su un tavolo. 

<<Ho ascoltato le vostre richieste e mi sembrano ragionevoli, al contrario di molti altri, voi non avete chiesto niente di personale, ma avete esposto le difficoltà che avete per vivere in santa pace, io come responsabile, non posso accettare questa situazione.  Devo fare qualcosa, allora vi dico di passare uno per volta in questa bacinella e bagnarvi la coda almeno fino a metà del corpo, poi mettevi da parte e fate asciugare. Poi, pochi volta, come siete venuti, potete uscire e tornare a casa. Vedrete che sarete accontentati.>>

Increduli gli esserini fecero com'era stato detto. Si bagnarono e si misero in piedi per fare asciugare la coda, a vederli così,  sembrò che non fosse cambiato nulla, ma quando furono asciutti e cominciarono ad uscire dall’albero si trovarono nel buio più completo, la luna era rientrata dietro le nuvole e con loro grande stupore si accorsero che la loro metà di dietro era luminosa, dello stesso colore verde che era nella camera di madre natura, come impazzite si misero a volare in cerchio, ognuna di loro aveva la sua luce e ci vedeva benissimo. Poterono fermarsi sui fiori durante il cammino verso casa e mangiare tranquillamente. Trovarono anche il nome, da quel giorno si chiamarono Lucciole e ancora oggi, nei mesi di maggio e di giugno se si passa nei campi, di notte se ne  possono vedere a centinaia che volteggiano nel buio del cielo. Disegnano strani effetti di luce in concorrenza con le stelle.

Tutti i racconti

0
0
1

Aforisma

20 March 2023

L'eleganza del silenzio svela a sua volta un giudizio sopraffino, contrapponendosi a una valutazione corriva sul binario dell'astruso! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
14

Il drago verde

Anno di siccità 204...

20 March 2023

I cadaveri puzzavano meno. Lando se n’era accorto da un po’. La decomposizione sprigionava un tanfo insopportabile, come sempre, ma durava meno. In breve, al miscuglio di gas metano, zolfo e chissà cos’altro si sostituiva un odore acre, polveroso, da pelle essiccata al sole del deserto. O forse [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Andrea Occhi: Sul decdimento del linguaggio si potrebbero scrivere mezzo milione di parole, [...]

  • Adribel: Spero che non sia premonitore, che brutta ptospettiva. Comunque una bella fantasia!

1
5
14

Atene

Trittico n. 3

19 March 2023

Al gate 4, un cartello con tre enormi e sfrontate ics rosse e due gambe nude che terminavano in un paio di Stan Smith erano lì per lui. Tre baci per l’atteso e l’attendente, espliciti emblemi di attività sessuale per gli altri che vi leggevano il neon lampeggiante “ecsecsecs”. Le si avvicinò, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Sembrava sesso da favola e poi nel finale parte la rivorverata (da revolver). [...]

  • Andrea Occhi: Mai credere a ciò che le parole ti conducono a pensare.

4
9
16

Carezze

19 March 2023

Sento le sue mani su di me. Il calore che propagano mi piace. Mi da’ sicurezza, tepore, tranquillità. Il lento movimento sul mio corpo mi fa abbandonare con la mente. Quest’ultima inizia a vagare riportandomi al passato. Di quando ero bambino e la mia mamma mi massaggiava quando il corpo dolente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: grazie Adri e grazie Piccola S.
    quando lo scrivevo ne sentivo anche la [...]

  • Walter Fest: il fatto che mentre scrivevi vivevi quei momenti sentendoli tanto vivi fa rendere [...]

0
1
8

Aforisma

18 March 2023

Sei quel sorriso idiota che all'improvviso spunta sulle mie labbra sconcertate da tanta venustà che t'agghinda a dovere, ma resti pur sempre un impressionante idiota! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Comunicazione di servizio: Se vuoi partecipare al primo premio Chinotto un [...]

15
17
84

Harry Macdonald

18 March 2023

Negli anni '40 del Novecento, un benestante centenario scozzese di nome Harry Macdonald viveva in solitudine in un piccolo dongione. Da tempo si prodigava appassionatamente a suonare il violino durante le ore notturne, ma, non essendo portato, il continuo strimpellare procurava fastidio all'intero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Buon onomastico Giuseppe. Che la tua immaginazione e la vividezza della tua [...]

  • Giuseppe Scilipoti: x Patapump: thank you! Visto che gli scozzesi sono famosi anche per le acquaviti. [...]

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

2
5
11

Castalia e Andrea

Trittico n. 2

17 March 2023

Il ritorno a casa era sempre emozionante. Non che ne avvertisse la nostalgia, ma dopo un mese di assenza aprire la porta, annusare nella penombra quell’odore nuovo, privo di familiarità, lo entusiasmava. Era come se quegli spazi avessero eliminato, temporaneamente, dalla memoria i ricordi, fossero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
4
10

Alta quota (ritorno)

17 March 2023

Goccioline di pioggia battente scivolano tortuose rigano tessono ricami su piccoli oblò lasciando libero lo sguardo verso l'Infinito. Rapidi il rombo l'ascesa le nubi come batuffoli attraversate quasi per magia. E poi sulla coltre candida più della neve azzurro il cielo appare. Così è la [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

2
4
16

Gesti Magici

17 March 2023

Lui è un uomo che ha raggiunto i settanta, alto, massiccio, con un ventre che ormai gli impedisce di piegarsi agevolmente, spessi occhiali da miope grandi come due Telefunken. Cerca di apparire burbero, ma in realtà chissà, a me è sempre sembrato mite, a differenza della cornacchia. Si, la cornacchia [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
4

Aforisma

16 March 2023

Siate la somma della vostra inclinazione al bene e all'amorevolezza acconcia nella vita del prossimo, mai il quantificato dei vostri svarioni e malevolenze poiché Dio tutte le conta uno a uno, e in tutto ripaga con la stessa moneta che avete speso! ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

6
14
35

Nel giorno del Signore

Natale 1969

16 March 2023

«Stefà, sei pronta? Scendi?» urla Marcellino da sotto casa, il padre di lei, ovvero il suocero, si affaccia dalla finestra del primo piano e risponde: «È chiusa da un pajo d’ore nel bagno, provo a bussà, ma nun fai prima a salì? So’ solo ‘na trentina de gradini, nun t’uccidono!» «Ce lo so’, sor [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
17

Ultimi fuochi

Adrianopoli : 378 d.c.

15 March 2023

«Ce l'hai fatta?». Leonida non rispose. Si appoggiò al muro del castrum e guardò verso l'accampamento nemico. I Goti avevano disposto i carri in cerchio. A intervalli regolari, i fuochi brillavano nella notte estiva. Sospirò, poi dette una pacca sulla spalla del giovane soldato che aveva parlato. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Andrea Occhi: La storia non insegna. È nella sua natura essere ciclica ed egoista. [...]

  • Rubrus: La storia insegna, ma ha pessimi scolari. Concordo con Andrea Occhi: guardiamo [...]

Torna su