Dopo l’incubo della bettola, James si alzò frastornato. L’acidità provocata dalla sua ernia iatale iniziò a tormentarlo: Gaviscon, Maalox, Pursenid per sbloccare l’intestino pigro pure lui, una tachipirina effervescente per la testa che doleva come una trottola impazzita. Sembrava la colazione del reparto geriatrico all’ospedale San Cirillo. Doveva riprendersi. Era sabato mattina, era preludio di festa e che festa!

Quella sera Jennifer gli aveva promesso cose mai accadute prime. Oh, Jenny! Donna dei sogni proibiti, non più proibiti! 

Aprì i cassetti della biancheria intima: slip. Solamente slip. Neppure un paio di boxer. L’urologo glieli aveva sconsigliati: “Bisogna tenere i gioielli in un contenitore. I boxer li lasciano troppo in libertà.” Che caspita avrà voluto dire? Anche se non ne sapeva granché, ubbidì. Slip. La sua fantasia era scarsa anche nei colori: bianchi e beige. Che vergogna! Jenny sarebbe inorridita. Uscì di casa verso le 9.30 e si recò alla merceria del paese. Oltre che accessori per cucito e filati, la signora Cristini vendeva anche biancheria intima. 

“Buongiorno, vice ispettore Calamaretti!” Trillò la donna.

“A lei signora Cristini. Vorrei qualche paio di boxer.”

“Boxer? Lei non indossa boxer!” Pure la Cristini era informata di dove teneva i suoi gioielli.

“Lo so, ma vorrei cambiare le mie abitudini. Potrebbe mostrarmi qualcosa di più… di meno… insomma un capo intimo più alla moda…”

La Cristini ammiccò strizzando l’occhio: “Oooh, ho inteso, vice ispettore Calamaretti!”

Che cosa aveva inteso?

Eccoli lì! Boxer dai mille colori sgargianti, vita bassa, stretti al punto giusto da mostrare i gioielli e l’alza bandiera in tutto il loro splendore. Avrebbe fatto un figurone! Non gli importava un’accidenti se la merciaia lo avrebbe spifferato ai quattro venti. Ne acquistò 3 paia, pagò e uscì con il suo bel pacchetto. Tra i preparativi, le pulizie generali e l’ordine della cena da asporto la sera non tardò ad arrivare. Jennifer Lorenzi fece trillare il campanello alle 20 precise. Alla stessa ora l’ernia di James si mise sull’attenti, dopo che lui ebbe ingurgitato almeno due etti di caramelle ripiene di rosolio alla menta per nascondere l’acidità perenne del suo alito. Lei era bellissima! Fasciata in aderente maglietta fucsia trasparente e pantaloni neri in jersey. James osservò tutto, meno che il viso della sua donna. Per la miseria! Neppure era entrata in casa che l’alza bandiera fece un “presentatarm!” Jenny lo salutò con un sorriso smagliante e uno sguardo malizioso che sembrava urlare: prendimi, sono qui, sono tua. 

La cinse fra le braccia e la baciò con passione, sperando che le mentine avessero messo a posto ogni cosa. Proprio nel mentre le loro bocche erano unite da un primordiale desiderio e istinto sensuale, un singulto, una specie di rutto abominevole, si presentò alla gola di Calamaretti. Oh, no! Pensò lui. Ahimè, accadde. Si scostò all’improvviso da quella bocca invitante e fece uscire il ruggito.

“Perdonami, Jenny” si scusò mortificato “La mia ernia iatale, ho ingurgitato qualche mentina di troppo. Vogliamo cenare o…?” Lei non rispose. Gli prese la mano e lo trascinò verso la camera da letto che, dopo le numerose iniezioni di eparina, aveva ben chiaro dove fosse. Gli prese il viso fra le mani e lo strinse come fosse stato quello di un bambolotto di pezza. La bocca di James si aprì all’istante. No, no, il rutto, ancora… no! La posizione ne favorì l’uscita e fu più rumoroso del precedente. La dottoressa Lorenzi si eccitò ancor di più, lo scaraventò sul letto, sopra alla coperta in ciniglia beige della zia Flo, iniziò a slacciargli la cintura e con un guizzo acrobatico tirò giù la lampo. In un istante James si ritrovò in mutante. I boxer? Ho messo i boxer nuovi? Con la coda dell’occhio sbirciò: li aveva messi ma durarono poco. Eccolo lì: nudo come un verme! La sua ernia si nascose non si sa bene dove e James gliene fu grato. Jenny indossava lingerie da paura: pizzo, tutto pizzo. Tutto pizzo… beige… Beige? Ma allora? Se la trovò sopra come fosse stato un toro al rodeo. Troppe distrazioni, troppi pensieri: No eh, non adesso! Fai il tuo dovere, ti prego, non mi abbandonare proprio adesso! Il soldatino si era ritirato chissà dove… Troppo, questo era troppo anche per uno come lui. Piano, Jenny, fai piano pensò. Come se leggesse i suoi pensieri, Jenny parve acquietarsi, il suo ritmo da amazzone scatenata si placò e iniziò a navigare in acque più tranquille. Eccolo lì! Il soldatino iniziò a diventare un sergente, che dico, un maggiore, un colonello… UN GENERALE! Per la miseria, Jenny Lorenzi, che giumenta da ippodromo! Con un salto da canguro la dottoressa Lorenzi si cavò dall’impiccio e piombò sdraiata sul letto con il respiro ancora affannoso. 

“James, sei uno stallone!”

Calamaretti si guardò attorno spaesato: aveva fatto sesso? Era stato lui? Facendo finta di nulla rispose: “Questo è niente, bambina…” Mai più l’avesse detto… la Lorenzi iniziò la sua seconda cavalcata, quasi fosse un’amazzone sul suo destriero. Quel che più stupì James fu che il soldatino tornò ad essere generale in un, quasi, battibaleno! Si fredda la cena, si fredda la cena… pensò. Ma che si fredda la cena? Ho ordinato sushi, è già tutto freddo!

Tutti i racconti

1
1
4

Dove sei, Dave?

29 May 2025

Avevo paura, lo ricordo nitidamente. Cercavo la tua mano. Dicevi che non mi avresti lasciato. «Non temere, sono qui. Io non ti lascio.» Le tue parole le ricorderò per sempre. Doveva essere solo una gita. Insieme a Nathan saremmo andati al faro in barca, a ridere come da bambini. Ricordi come ci [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
2
13

Therapy

La cura

29 May 2025

Il medico le sorrise cordialmente e con voce calma ed autorevole le disse: "Le spiego signora: Ricorda che a scuola ci facevano studiare le poesie di Eugenio Montale in cui si parla del cosiddetto male di vivere? Ebbene … Tutti noi, chi più, chi meno, abbiamo perlomeno una volta sofferto [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Red roses: La storia mi lascia un po' perplessa...
    Celebri la menzogna?
    Cosa [...]

  • Paolo Ferazzoli PRFF: My dear Red Roses,
    quanta furia!
    Si, riconosco di aver voluto fare [...]

4
7
22

CHIACCHIERATA TRA DUE NAUFRAGHI DIALOGANDO SUL FENG SHUI E DINTORNI

Parte 2 di 2

28 May 2025

Abbiamo sentito un boato che può ricordarci come le nostre giornate siano anch'esse piene di rumori, più volte a tal punto dal desiderare il silenzio. Ma non si tratta solo di suoni esterni, bensì anche di quel rumore che sentiamo dentro di noi: una mente che rimugina, rumori e suoni che diventano [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: Interessante e, soprattutto, scritto con maestria!

  • Rubrus: In realtà io credo che oggi come mai in passato viviamo nel rumore [...]

6
9
26

Se solo potessi

28 May 2025

Se solo potessi Se solo potessi cambierei le sorti del nostro amore E farei smettere quel giradischi, che ormai gracchia con la sua puntina, quel disco pieno di ricordi Parigi o Roma Qualunque città sarebbe adatta a sapere di noi Facendoci scivolare lunghi quei viali tutti in fiore Donandoci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: L'amour. ❤Dove siete menestrelli dell'amore. Riccardo c'è.

  • Riccardo: che dire....grazie grazie di cuore ❤ ❤

5
11
38

CHIACCHIERATA TRA DUE NAUFRAGHI DIALOGANDO SUL FENG SHUI E DINTORNI

Parte 1 di 2

27 May 2025

Amici lettori, avete presente due naufraghi che, a bordo di un canotto a forma di drago, galleggiano in un mare imprecisato dialogando di Feng Shui? Credo di no. Pertanto, ora vado a presentarvi i due protagonisti per entrare nel dettaglio dell'avvenuto. Io sono il Fest, il narratore di questa [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • L’esilioDiRumba: Mi fai venire curiosità per la disciplina del feng shui. Fino ad ora [...]

  • Dax: ho faticato a leggerlo... però è interessante

7
9
36

Piccioni

Esercizio di scrittura creativa - Il conflitto

27 May 2025

Si incamminarono in quattro, verso Punta dell'Orca. L'aria frizzante del mattino portava con sé il profumo salmastro del mare e la costa azzurra si estendeva all'orizzonte come un acquerello dai toni vibranti, come un dipinto di Monet. Raggiunsero il bar che dominava la scogliera, punto di arrivo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

10
15
73

Un Nuovo Amico

26 May 2025

Era una notte buia e tempestosa ma il bracchetto insisteva nello strattonare il suo padroncino chiedendo di uscire. Che diamine - pensò Carlo mentre apriva la porta. E lì, sullo zerbino, un piccolo e fradicio uccellino giallo balzò in casa pigolando. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Simoatico e grazie per la mini lezione di storia. non saoevo chi fosse la'autote [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie a te Dax per la lettura e commento! Ciao

5
7
31

Al capezzale di mio padre

26 May 2025

Al capezzale di mio padre…sono qui…11 maggio di tanti anni fa… Seduto al capezzale di mio padre defunto, i ricordi dell'infanzia affiorano come onde sulla riva del mio cuore. Ogni immagine è intrisa di affetto, rabbia e nostalgia, come un vecchio film che si srotola davanti ai miei occhi. Ricordo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
17

Senza Titolo

Yongyohshi (Poesia Giapponese)

25 May 2025

Il calore sotto la neve nelle tue braccia, accende il fuoco d'amore nel gelo sotto i pini bianchi. Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
20

Che bello essere mamma

25 May 2025

Sono seduta nella sala d‘attesa del pediatra. Nella nostra stanza ci sono mamme che aspettano con i loro figli che arrivi il loro turno. Nella stanza attigua altre mamme, più giovani, aspettano con i neonati. Alcuni frignano, altri dormono beati. Le ho guardate una per una e sono rimasta affascinata [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ecate: Grazie Ondine!
    Si, il finale è per staccare da un ruolo che a raccontarlo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. Per tutte le mamme invece io lascio il link per la canzone [...]

8
10
39

Rotte

Da una leggenda marinara

24 May 2025

Alla fine, quello tra l'uomo e il vecchio marinaio era diventato un appuntamento. L'uomo lo incontrava al termine della passeggiata sul lungomare, che percorreva sempre da est verso ovest, al tramonto. Il marinaio sedeva su una bitta, volto per metà verso il mare e per metà verso il relitto di [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
10
41

Le vecchie estati

24 May 2025

La luce che attraversava i vetri del bar, creava uno strano effetto ottico; c’erano due uomini con i pantaloni bianchi e due donne con lo stesso barboncino nero, ma dopo il quinto prosecco, Laura non era più sicura. - Mi ascolti? - Ma certo Alice è magnifico. Stavo guardando i pescherecci che [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Mercie! Lorenzo:)

  • Dulcamara: Mi è piaciuto il ritmo impresso dai dialoghi e la chiusura dopo il salto [...]

Torna su