Ecco, sono qui, a sessant'anni, per la ...esima volta a scrivere su Facebook: "Ultima sigaretta".

Lo scrivo, ma è una bugia che dico a me stessa. Mi piace troppo aspirare quella scia tossica, velenosa, sorprendente... Cosa potrei fare in alternativa? Figlia unica di un notaio e di un'ereditiera. Piena di soldi, dice qualcuno. È vero, ma questa è stata più che una delizia, una croce sostanziale.

Lo so cosa pensano tutti, che sono viziata, fortunata, fannullona. Vero, tutto vero. E pure fumatrice. Anche mio padre lo era, ma lui, per l'appunto, era maschio, professionista e vissuto in un'era in cui non si sapeva granché dei pericoli del fumo. Io invece sono femmina, svogliata (ho preso la maturità classica con fatica e ripetendo un paio d'anni), non ho lavorato un giorno della mia vita, se per lavoro non s'intenda occuparsi di shopping, frequentare parrucchieri, estetiste e, negli ultimi anni, anche qualche chirurgo per ritocchini. Dunque, privilegiata. Sì, ma annoiata, demotivata. Vagabonda. Esiste il gene dell'infingardia, ne sono sicura, che ti impedisce di fare qualcosa di serio, toglie volontà ai tuoi giorni, mordente ai tuoi progetti.

A ventun anni mi iscrissi a Giurisprudenza. Mio padre voleva lasciarmi lo studio. Mi viene da ridere se ci penso. Sono stata sei anni a Pisa, per studiare, dicevo. Ma ho dato un solo esame, Storia del diritto romano. E lì mi sono fermata. In compenso, quello è stato un periodo di grande divertimento, serate pazze, fidanzati, feste, pianti e sigarette. Tante sigarette. E già allora scrivevo almeno una volta al mese, da qualche parte "ultima sigaretta".

Tornata a casa, dopo la non-laurea, ho cominciato a interessarmi del mio futuro, in modo alquanto confuso. Avevo quasi ventotto anni, era l'ora di prendere marito, secondo mio padre. Il suo praticante di studio mi piaceva, era un ragazzo carino e colto, molto educato e neppure fumava.

Essendo già molto disinvolta, grazie agli anni di esperienza pisana, l'ho inviato a uscire più volte, ma lui nicchiava e mi ha proposto di vedersi, sì, ma non da soli. Lui si chiamava Aldo ed aveva tre fratelli, Amilcare, Antonio e il piccolo Alessandro. Abbiamo cominciato ad uscire tutti insieme e dopo poco mi sono accorta che Amilcare, un po' zoppo e strabico, si stava facendo delle idee su di me. Figuriamoci, ho pensato. Ma la cosa più sconcertante è stata che Aldo, anziché corteggiarmi o accettare le mie attenzioni, si è fidanzato con la mia migliore amica, Katiuscia, scialba quanto mai, eppure... Così per fargli dispetto ho cominciato a frequentare Amilcare, tanto, pensavo, poi Aldo si sveglierà.

Risultato: dopo tre mesi ero incinta e ho dovuto sposarmi di corsa con Amilcare, ancora studente di giurisprudenza, anche se prossimo alla laurea. In realtà non mi piaceva, ero innamorata di Aldo e ho provato a dirglielo anche il giorno delle mie nozze. "Zelda - mi ha detto - hai sempre voglia di scherzare, dai, vedrai come sarai felice con mio fratello. E poi tra qualche mese mi sposerò con Katiuscia, tu mi farai da testimone". Già. Da testimone. Una con un nome da romanzo come me (mio padre era un cultore di Francis Scott Fitzgerald) battuta da una tizia povera in canna che si chiama come un fotoromanzo... No, via, non ci potevo credere. E invece sì.

Poi è nato mio figlio Oscar (il nome del nonno, dato che ci manteneva tutti) e l'anno dopo ho messo al mondo Paola (il nome della nonna, mia madre, che contribuiva a garantirci pane e companatico in abbondanza). Amilcare si è laureato e ha cominciato a lavorare in studio, mentre Aldo ha sposato Katiuscia e si è impiegato in un ufficio pubblico perché la mia amica non voleva aver troppo a che fare con me. Era diventata gelosa dopo che una sera, ma solo perché avevo bevuto, mi sono un po' strusciata a suo marito durante una festa. Eh, che sarà mai.

In realtà la vera relazione extraconiugale, ben dieci anni dopo il matrimonio, non l'ho avuta con lui, ma con il terzo fratello, Antonio. Ci siamo frequentati per parecchio tempo. Va bene, sì, era mio cognato, ma in fondo rimaneva tutto in famiglia. Non so se mio marito abbia mai sospettato. Di bello c'era che Antonio, come me, fumava, mentre Amilcare non sopportava le mie sigarette, le chiamava le bionde malefiche. Si somigliavano anche, Antonio e Amilcare, mentre Aldo era decisamente più bello, ma di me non ne ha mai voluto sapere, neppure come amante occasionale. Purtroppo Antonio è morto di cancro al polmone a cinquant'anni e così è finita la nostra storia, tra fumo e lacrime. Io, invece, benché abbia fumato senza riguardo, godo ancora di ottima salute e di questo mi sento in colpa visto che anche Aldo, che non fumava, ci ha lasciato lo scorso anno a seguito di un infarto.

Ora siamo rimasti io e Amilcare. I ragazzi sono grandi e non vivono con noi. Lui lavora sempre molto, porta avanti lo studio e contribuisce alla mia dispendiosa esistenza (anche se ciò che ho ereditato è largamente sufficiente). Vado in analisi da vent'anni, sempre dalla stessa psicanalista, la Dr.ssa Emme. Non abbiamo concluso granché, ma mi aiuta parlare con lei una volta alla settimana, è un po' costoso, ma almeno so che non va a raccontare i miei segreti come potrebbe invece fare un'amica con cui dovessi confidarmi. Anche perché sarebbe un po' antipatico che si sapesse in giro della mia storia con Antonio e, dopo la sua morte, con il quarto fratello, Alessandro.

D'altra parte, è una famiglia che, tutto sommato, mi piace. Però, dovrei smettere di fumare. La mia coscienza non si sente a posto e ormai il fumo è anche un po' fuori moda. Via, giù, oggi lo scrivo anche su Twitter:"Ultima sigaretta".

Tutti i racconti

0
0
2

Se torno mi abbraccio

13 May 2025

L’infanzia spezzata come un passerotto raccolto per strada, l’amore interrotto nei deliri più alti, nutrivano il desiderio. Quella tua bambina non la trovi più… ora è già tardi, lo so non spaventarti è la parte più vera quella più pura fragile e meravigliosa. Abbracciala forte. Ora.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

Double J. I fratelli del West 1/3

13 May 2025

Allora ? ": disse John - "Allora si va" -rispose Jack - "Facciamogli vedere chi siamo"- Così John e Jack fecero la loro ennesima sanguinosa rapina. Nel polveroso west due banditi come loro venivano di solito giustiziati a furor di popolo prima ancora che fosse emanata la condanna da un giudice. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

10
6
40

Bottone

12 May 2025

Le nuove regole redazionali sono stringenti . Volute da un burbero buono che non si fa tirare dalla giacchetta funzionano abbastanza bene. Eh no! Signori autori non vi affollate . Uno per volta, uno per volta ! Tenete i vostri manoscritti nei cassetti e, uno alla volta centellinandoli con cura, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
3
15

Piazza

12 May 2025

Ciao, piccolo me! È un po' strano parlare con te, ma sono felice di avere questa opportunità. Come stai? Ciao! Che bello parlare con te. Sto bene, grazie! Tu come stai? È bello sapere che sei cresciuto. Sto bene, grazie. Sono cresciuto ma ti ho sempre con me, ho mille ricordi di te. La vita [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Ogni tanto fará bene rileggerlo. Lo sdoppiamento di se stessi crea sempre [...]

  • joydiv: Grande Dario, speravo si riconoscesse il Lucio....

3
5
29

L'ospite

11 May 2025

Sandro e io eravamo cresciuti insieme. Insieme avevamo percorso la strada che conduceva a scuola, insieme rubato le caramelle dal droghiere, insieme sbirciato la Giusi quando, uscendo da casa, si aggiustava le calze a rete. Se ritenete tutto questo banale, vuol dire che non siete mai stati ragazzi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Piaciuto.
    Ho letto cercando di anticipare la conclusione (spinto dal Tag) [...]

  • Rubrus: To all. Grazie. Il web ama i tag e non li metto anche per quello - alle volte [...]

2
8
23

SABBIE

11 May 2025

L’umidità è ciò che mi ha sempre dato fastidio della mia città. Ridente paesetto, disteso, stiracchiato al confine tra le Marche e l’Abruzzo, tra quello che era lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie. D’estate, dal mare, la brezza ti acceca con il suo riverbero e la camicia bianca [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
4
26

The 12th room

10 May 2025

The 12th room Caldo Freddo Noia Paura Gioia Dolore Pianto Urla Prurito Singhiozzo Vista appannata The 12th room Non ha maniglia Non una finestrella Senza colore e gelida Palmi delle mani. spingo Spalle, cerco di farle cadere Niente Non vuole che io entri Un cigolio di cerniere inesistenti Le [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: Bello esprimere i propri versi ispirandosi a un sensibile artista e farne dono. [...]

  • Riccardo: gentilissimi tutti..ciao 🤗

4
4
27

Il pianoforte

10 May 2025

Celina era seduta al lungo tavolo ovale nel soggiorno. Sua mamma, in cucina, stava finendo di riordinare dopo il pranzo. Celina amava questi momenti in cui era sola col papà. Lui stava leggendo un libro, comodamente seduto sulla sua poltrona e la ragazza stava facendo i compiti. Pochi mesi e avrebbe [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Benvenuta Celi. Mi associo ai commenti precedenti. Pulito nello stile, per [...]

  • PRFF: I like.
    Celina e il suo viaggio nei sentimenti dii un padre che ha attraversato [...]

7
6
46

MORTE GENEROSA

09 May 2025

Sto guidando l’auto che si dirige verso il cimitero. Sul sedile posteriore giace sdraiato esamine il mio corpo. Giunto al campo santo, mi cambio indossando gli abiti del mio io defunto. Piove forte quando esco dal cimitero, non ho l’ombrello e devo rovistare nella macchina per cercarne uno. Ed [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • U1785: Aiuto, morire due volte....anche no.....!
    Anche si, chissà quante [...]

  • U1831: Un racconto che prelude la verità che ognuno di noi dovrà incontrare [...]

7
13
84

De Veris Celatis

09 May 2025

La scellerata e blasfema azione di bombardamento degli americani sull’Abbazia nel 1944 rase al suolo non solo un luogo di cultura millenaria, ma anche custode occulto di antichissimi volumi che documentavano religioni, credenze e pratiche mistiche antiche come l’umanità. Scavando per rimuovere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
1
22

Circostanze

08 May 2025

Circostanze Ho constatato che c’era un coacervo di cervi sulla cima del Cervino, tutti pieni di cimici, che cercavano cibo tra i ciottoli, per cibarsi di ceci, cicerchie e corbezzoli cornuti. Così, già che c’ero, ho acceso un cero a San Cirillo e poi ho seguito il censimento di alcuni ceceni [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: onestamente ho preferito sottolineature. Non che questa non mi sia piaciuta [...]

1
3
21

Biasimo al sole

08 May 2025

Intro: Aprile porta con sè i primi raggi infuocati. Ecco dei versi dedicati all' avversario dei prossimi mesi: il Sole. Sofferenza di luce Il sole, non più stella di grazia, ma occhio accecante e crudele. Luce che brucia, non calore, un tormento senza fine. Raggi che svelano crepe e ruggine, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su