In un grande castello sopra le nuvole c’era il Regno delle Fate.

In ogni stanza del castello viveva una Fata.

Fata Turchina: la sua stanza era tutta di colore turchino,

Fata Piccina: nella sua stanza c’erano tutte cose piccine,

Fata Violetta: la sua stanza era profumata di violette,

Fata Stellina: la sua stanza era illuminata di stelle,

Fata Schiumetta: nella sua stanza c’era una grande vasca piena di schiuma.

Un giorno le fate decisero di andare a fare una bella passeggiata tra le nuvole facendosi trasportare dal vento caldo.

Il castello rimase incustodito e un Drago cattivo approfittò del momento per entrare nel castello e nelle stanze delle Fate rubando ad ogni Fata la cosa più preziosa. A Fata Turchina il suo mantello, a Fata Piccina il suo pettine, a Fata Violetta il suo profumo, a Fata Stellina la sua bellissima stella con la coda, a Fata Schiumetta tutta la sua schiuma.

Quando le Fate ritornarono al Castello si resero conto che qualcuno era entrato nelle stanze e aveva rubato le loro cose.

E Fata Schiumetta? Senza la sua preziosa schiuma il suo corpo divenne duro come un sasso e cadde a terra in un sonno profondo.

Le Fate cercarono in tutti i modi di svegliare Fata Schiumetta ma ogni tentativo fu vano perché il Drago aveva anche svuotato la vasca piena di schiuma.

"Bisogna fare qualcosa al più presto per salvarla!"

"Dobbiamo recuperare un po’ di schiuma quindi dobbiamo entrare nella casa del Drago!" disse Fata Piccina.

Il Drago viveva in una grotta ai piedi di una montagna al di là del grande fiume.

Le Fate arrivarono davanti alla grotta del Drago facendo tanto rumore e lanciando pietre contro la sua porta.

Il Drago uscì dalla grotta e allora le Fate soffiarono così tanta sabbia sui suoi occhi che il Drago tolse gli occhiali per pulirli.

Allora Fata Piccina entrò di nascosto nella grotta per prendere la schiuma: ce l’aveva quasi fatta quando all’improvviso il Pappagallo del Drago cominciò a strillare "Aiuto ci sono le Fate! Aiuto ci sono le Fate!" Il Drago rientrò nella grotta ma non avendo inforcato gli occhiali cominciò a lanciare fuoco e fiamme dalla bocca e bruciò ogni cosa che gli capitava davanti, persino il Pappagallo.

Fata Piccina riuscì a svincolarsi dal fuoco del Drago e corse verso le altre Fate.

Arrivate al castello le Fate presero Fata Schiumetta e la immersero nella vasca piena d’acqua, buttarono nell’acqua la schiuma e agitando le mani formarono tanta schiuma: pian pianino Fata Schiumetta cominciò a riprendersi e si svegliò!

E  il Drago preso dalla vergogna di aver bruciato tutta la sua casa si ritirò nel profondo della terra e non uscì più.

 

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