Pedro ha un’unica “passione fatale”: il CINEMA.

Gira, assembla e monta video con i pochi strumenti che possiede e attorniato da tanti amici, un po’ folli come lui.

Organizza, senza grande riscontro di pubblico, CINEMA FELICITÀ, Cineforum per tutti quelli che attraversano un momento difficile nella vita, in una sala a San Paulo do BRASIL, messagli a disposizione da un generoso ma un po’ diffidente gestore. Siamo agli sgoccioli: o il pubblico arriva o la sala cambierà utilizzo. 

Per tirare avanti gestisce un videonoleggio, come una missione: con la sua esperienza e la sua passione consiglia alle persone il film “giusto” per quel momento, per cercare di ritrovare il sorriso e la speranza.

E anche al ragazzo che era andato nel negozio per rubare qualche videocassetta (e rivenderla) lui concederà, gratuitamente, qualche titolo in prestito. Prestito che verrà, puntualmente e un po’ inaspettatamente, rispettato.

 

“Ho bisogno che continui a credere alla mia teoria

secondo cui il Cinema, la buona Musica

e la Letteratura siano strumenti della Santissima Trinità

per salvare l’essere umano dalla rovina.

Il Padre è la Musica. Il Figlio è la Letteratura.

E lo Spirito Santo  ha una videocamera in mano

e un’idea in testa.”

 

PURTROPPO c’è un problema: Pedro ha una malattia che potrebbe fargli perdere la vista. E per chi ama il “mondo del Vedere” è un grosso problema.

Non si perde d’animo e prova a realizzare un’idea folle, insieme ai suoi amici e alla sua ragazza, realizzare un film con un soggetto “originale”: la VITA!

 

“Sono un regista. Il lavoro di un regista è far credere

alle persone quello che è quasi impossibile da dimostrare.

 

E il viaggio per la realizzazione di questo sogno è il fulcro del romanzo.

Tutto andrà in maniera, a volte, complicata, ma non bisogna perdersi d’animo: ci sarà sempre l’amore per e dalle persone che lo circondano e, soprattutto, il CINEMA, che sosterranno tutto il percorso, fino a un finale commovente e solare.

CINEMA come viatico per la conoscenza, l’esperienza, la gioia, insomma… l’ESSERE VIVO E VIVERE!

 

IL CINEMA DELLA FELICITÀ, il romanzo di Mauricio Gomyde, giornalista alla prima esperienza narrativa nato a San Paulo do Brasil nel 1971, parla con passione di rapporti umani “enormi” come amore e amicizia (veri spiriti portanti del protagonista) e con ardore e interesse di Cinema.

Così incontriamo tanta Storia della Settima Arte, che ci accompagna e ci riempie l’animo e la mente.

E bisogna farsi conquistare dal Racconto della storia di Pedro: ne usciremo coinvolti, commossi e pienamente soddisfatti.

 

Tutti i racconti

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Nulla Dies Sine Linea

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In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

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Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

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“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

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Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

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Jean Vallette parte (2/2)

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È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

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