Quegli spari  lo riportarono alla realtà, già, la realtà! Quella triste realtà fatta di fughe, guerra, fame, miserie e morti... tanti... troppi. 
Un attimo di tregua l’aveva portato lontano col pensiero, ma poi rieccolo piombato nella quotidianità, sì, perché quella era la vita di 
tutti i giorni, nell’anormale normalità, non era un videogioco quello, non c’erano vite di riserva. Hadi non poteva pensare ad altro, non 
doveva pensare ad altro, sapeva farlo ma non poteva: la realtà glielo impediva. Amava la vita nonostante tutto, ancora si 
emozionava davanti ad un fiore che sbocciava sebbene nessuno annaffiasse quell’arida terra. Non accettava, non concepiva 
quell’odio, quell’ira che annullava la vita degli altri in un attimo, in un secondo... bastava uno sparo, un pulsante premuto e poi.... Si 
chiedeva come mai l’uomo non apprezzasse la ricchezza più grande donatagli: la VITA.

Quanto desiderava rivedere l’azzurro del cielo  e  quanto desiderava che quegli spari fossero gli ultimi.  Non poteva più restare lì, doveva andar via, doveva scappare, doveva lasciarsi  tutto alle spalle, ma era difficile. Difficile abbandonare le sue radici, i suoi ricordi, i suoi affetti o quello che restava dei suoi affetti, la sua terra, sì, perché quella era la SUA TERRA, la sua AMATA TERRA.

Nonostante i suoi sedici anni pensava a quanta viltà c’era dietro al gesto di una fuga, ma... non aveva alternative. Era tormentato, viveva un dramma nel dramma. Sempre più confuso, indeciso... 
Scappare o restare? Darsi alla fuga o difendersi? Difendersi? Come? Da chi? Da cosa? Viveva l’INFERNO: sommosse, rivolte, conflitti, soprusi, la guerra dei poveri per accaparrarsi un pezzo di pane o un posto per dormire. Un marasma totale. Sempre più terra di nessuno, sempre più terra di tutti. Altro che religioni... pensava,  tutto era dettato solo ed esclusivamente da giochi di poteri, interessi economici e politici, non ci volevano studi  o menti eccelse per capirlo.  Doveva scappare. No! Doveva restare. No! Doveva fuggire, allontanarsi quanto più possibile, andare lontano senza girarsi indietro, voltare pagina.

Voltare pagina? Facile a dirsi, non era mica un libro! Magari, potersi fermare ad un punto, ad una virgola, leggere e rileggere una pagina. Era la sua VITA che correva e scorreva velocemente, troppo velocemente, lungo le rapide di un fiume. Basta! Basta! Tante, troppe volte era caduto, 
ma... era riuscito sempre a rialzarsi, ci sarebbe riuscito ancora, ci doveva riuscire ancora.

Affrontare il mare lo spaventava. Ma prima del mare... doveva sopportare le angherie degli scafisti  di cui sarebbe diventato prigioniero, schiavo, doveva sopravvivere in dei lager chissà per quanto tempo prima di prendere il largo. E poi, forse.... la traversata in balia delle onde. Tutti addossati, infreddoliti, affamati, stipati su quelle carrette del mare, chissà per quante ore. Tanti l’avevano preceduto: centinaia, migliaia... Quanti 
volti aveva visto andar via, quante storie.... Uomini, donne, bambini... Chissà quanti erano riusciti ad arrivare su quelle sponde, quanti a raggiungere il sogno: l’Europa. Chissà quanti invece giacevano sui fondali.

Perché? Perché? Perché tutta quella violenza? Perché quegli orrori? Perché il mondo non interveniva per riconciliare? Riappacificare? Solo interventi volti a peggiorare la situazione, a destabilizzare per conquistare il potere, un effimero potere, distruggere per appropriarsi delle ricchezze del posto e ripartire nuovamente i confini.

Ancora loro: i CONFINI. Questo è mio, questo è tuo... queste le mie acque territoriali, quelle le tue. Tutti pronti ad ergere muri sorretti da pilastri ideologici difficili da abbattere, altro che ponti per unire le diversità... meglio isolarle. E l’uomo? Si, l’uomo? Si chiedeva: “Non ha importanza la vita? Il rispetto della vita non conta nulla? Perché? Perché tutto questo?”

Il suo era un grido silenzioso. La sua mente sembrava annebbiata, quasi in preda al delirio. Altro che mente annebbiata, la sua era una lucidità estrema. Pensava al suo nome; Hadi: “Guida verso il giusto”. Magari! Magari avesse potuto guidare l’uomo verso il giusto, verso il lume della ragione. Il resto del mondo che ne sapeva di loro? Di quanta struggente sofferenza d’animo ci fosse dietro quelle fughe? Intanto aveva deciso. Finalmente! Aveva deciso. Quanta angoscia, quanto tormento, quanta sofferenza per maturare quella decisione. 
Un sorriso per un fuggente attimo sfiorò il suo viso, i suoi grandi occhi neri lucenti erano coperti da un velo di malinconia. Quanta bellezza dietro quel volto solcato dalle lacrime.

BANG... ancora uno sparo. Sarebbe stato l’ultimo che udiva. Fu davvero l’ultimo. Colpito alle spalle cadde pesantemente al suolo ma quella volta non si rialzò e per lui non c’erano vite di riserva. 

                                                                           
Annunziata Zinardi

Tutti i racconti

4
4
11

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

12
10
60

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Credo che tecnicamente sia un caso di "erotomania"; il soggetto cioè [...]

  • An Old Luca: Bravo Paolo.
    Catturato dalla situazione e dallo sviluppo e sorpreso all'ultimo!
    Ricetta [...]

5
6
24

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
7
30

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
65

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
72

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su