Ci sono giorni in cui se ti alzi dal letto solo per fare la pipì e poi ti ributti sotto le coperte, fai un affare. Ma chiaramente non lo sai che proprio quel giorno (che non sarà l’unico intendiamoci) tutto andrà storto e allora sonnecchiando metti prima fuori un piede poi l'altro e stiracchiandoti e attaccandoti ai muri per non cadere (capita a chi ha la pressione bassa) raggiungi prima il bagno per soddisfare la vescica e poi la cucina dove ti prepari il caffè.
Poi ti butti sotto la doccia la cui acqua sarà appena tiepida e poi subito dopo fredda, perché il giorno prima hai staccato il boyler, dato che avevi troppi elettrodomestici accesi e non volevi far saltare la corrente e ti sei chiaramente dimenticato di riavviarlo. 
E parte la prima madonna. 
Esci decisamente infreddolito dalla doccia. Ti asciughi i capelli (e ti sorprendi che il phon non mandi in corto tutto l’impianto elettrico), ti sbarbi, ti vesti e ti viene in mente che devi fare un po' di spesa perché la dispensa è pressocché vuota.
Chiaramente mentre ti infili le scarpe un laccio si rompe....succede. 
Vai in garage, infili la chiave nel cruscotto e la macchina, invece di mettersi in moto, emette un gemito simile a un colpo di tosse....e muore. Batteria a terra. 
Seconda madonna. 
Torni su, bussi al tuo dirimpettaio e gli chiedi se gentilmente, attraverso la sua auto, è così gentile da farti un "ponte" tramite i cavi che dovrebbero essere nel bagagliaio e però non ci sono perché ti ricordi di averli prestati a chissacchì e chissacchì non te li ha ancora restituiti. Meno male che i cavi ce li ha anche lui (il dirimpettaio gentile).
Ah: terza madonna. 
Bene, fai il ponte e la macchina parte (meno male). 
Vai al supermercato, non prima di aver fatto a vuoto un paio di chilometri intorno al paese per dare un po’ di carica alla batteria e tutti ti guardano al terzo passaggio pensando che non hai nulla di meglio da fare se non consumare inutilmente benzina (nei paesi è così: nessuno si fa i cazzi suoi). Compri quello che ti serve (e quello che non ti serve), torni a casa e scopri di aver dimenticato alla cassa la busta con l'affettato (che ti serve). 
Ho perso il numero delle madonne.
Rimonti in macchina che stavolta parte (Deo gratias). Torni al supermercato e come entri la faccia gioviale della cassiera ti guarda come a dire eccolo il cretino smemorato che si dimentica le cose e ti porge il tuo pacchetto.
Ok, sei nuovamente a casa e apri il frigorifero per riporre la spesa. Forse con troppo impeto perchè l’unica bottiglia di birra rimasta e che chiaramente quando eri al supermercato hai scordato di comprare, probabilmente in equilibrio precario, frana a terra e il liquido dorato si spande per un'area di 2-3 mq assieme chiaramente a cocci di vetro vari. 
A che punto siamo con le madonne?
Che fare? Pulire subito o finire l'opera di posizionamento dei prodotti nel frigo? C’è anche roba surgelata di cui un single notoriamente si nutre e generalmente fa scorta e che non può aspettare. Continuo l'opera. Pulirò dopo non pensando che inevitabilmente, pur con quanta attenzione ci metti, le suole delle scarpe calpesteranno il lago giallognolo e te le porterai per tutta casa imbrattando il resto del pavimento. 
Se dico che davvero uno se ne stava a letto tutto il giorno, non lo dico così. No no. Ne ho le prove perché, mentre ripongo le uova nel loro scomparto, una mi scivola dalle mani e si schianta in terra dove l'aspettava la birra per avere un po' di compagnia e magari fare una bella frittata alcolica. Madonne?... 
Calma. Ci vuole calma. Con metodo mi metto di buona lena a ripulire l'impasto sul pavimento. Stranamente trovo sia lo straccio che la scopa che evidentemente hanno deciso di non aggiungere benzina al fuoco.
Non so se ridere o piangere. Se incazzarmi o prendere il tutto con filosofia. Mi incazzo perché è doveroso. Quando ce vò ce vò.
Metto sul fornello una pentola d’acqua per farmi un piatto di pasta, ma il fuoco non vuol saperne di fare la sua comparsa…. esaurito il gas nella bombola. E come ti puoi sbagliare? Ora che telefono al rivenditore e che costui me la porta (ammesso che lo trovo perché magari sta mangiando pure lui e può essere che non risponda ai rompiballe che lo cercano sempre a quelle ore) passa almeno un’ora. Rinuncio. Lo farò poi. Per adesso mi accontento di un panino (senza la birra il cui alone ancora troneggia sulle piastrelle del pavimento). Ricordarsi di pulire meglio.
Ciliegina sulla torta: quando cerco nell'armadio le camicie bianche che rigorosamente (e per contratto) mi servono sul lavoro, dove dovrò recarmi di lì a poco, con orrore mi accorgo che sono tutte nel cesto della roba sporca. E dai! Mi son dimenticato, il giorno prima, di lavarle. Panico. Non faccio certo a tempo a lavarne almeno una per cui le annuso tutte e prendo quella che sembra la meno sporca e spiegazzata. Per un giorno andrà così. Speriamo che colleghi e clienti non mi annusino più di tanto. 
Esco per recarmi al lavoro e, nonostante il giorno prima le previsioni del tempo giuravano che ci sarebbe stato un sole che avrebbe fuso l'acciaio, piove.
E che ci vuoi fare...

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