Capitolo 1 - ON

Un'altra lezione è finita. Cammino, cammino, cammino...sì, sì, sempre più lontano da lei. Che strana sensazione di impotenza. Come se avessi una bestia feroce dentro di me. Pronta a saltarle addosso, ma rinchiusa in una corazza d'amianto, che è il mio corpo. Un metro e sessanta di amianto anti-insegnante. Peccato per i miei occhi, splendidi occhi, che inneggiano alla sua immagine e accarezzano il suo viso per tutti i sessanta, troppo brevi ma troppo lunghi, minuti di lezione. Pazzia. Mentre arrivo alla fermata del tram. Pazzia mentre decido che l'ipod nelle orecchie potrebbe essere la soluzione. Stordirsi. Stordirsi "random". Musica a caso. "PLAY". Ed ecco! Se non è la vita, che tu stesso ti crei, a essere bastarda, ci pensa la tecnologia, il destino, il fato o semplicemente la sfiga. Insomma, l'ipod,  questo piccolo genio del male, che crea la nostra colonna sonora senza chiederci un parere; così mi canta nelle orecchie Cry me a river (1) e a me scappa da ridere. Poi canticchio:"You were my Sun, You were my Earth...".

Capitolo 2 - PAUSE

Ho rivisto le mie compagne di uni. Un pranzo al Mac, tanti racconti, tante risate. Tradimenti, nuove coppie, pentimenti. C'è chi lavora, chi fa lo stage. Poi ci sono io, in equilibrio precario tra la disoccupazione e l'occupazione giusta. Che gran bella giornata. E dopo vedrò Lei. E sai cosa ti dico? Io canto (2).

Capitolo 3 - REC

Ora vedo Lei.Qui davanti ai miei occhi. Canticchia. Ha appena finito una lezione. E' bella. Ma non eccessivamente. Felina. Dallo sguardo tagliente. Dal trucco deciso. Dal trucco.

Poi, un abile incantesimo. Spezzato. Dalle sue stesse parole. Confidate. Lanciate senza rete di protezione: "Sai, mi sa che mi sto innamorando...". Intendeva chiaramente non di me. Io le ho lasciate cadere. Si sono frantumate ai miei piedi. Le raccolgo e mi accorgo. Non sono parole spezzate, ma, cazzo, sono i pezzi del mio cuore e del mio orgoglio. Ahahah...tanto ne ho così tanto dell'uno e dell'altro. Li lascerò lì. A coreografia di questo dialogo. E tu mi chiedi di cantare. Più che cantare ti insulterei, essere così d-o-l-c-e-m-e-n-t-e insensibile! Macete travestito da ballerina in tutù rosa!

Capitolo 4 - PLAY

Perchè non canti "Sei nell'anima (3)"?

Ma perchè non vai affffff....?! - penso amabilmente. E dalla bocca sputo quella canzone. Sputo. Note sputate. Cristallizzate. Senza nè arte nè parte, nè forma nè colore. Pù.Pù.Pù. Che suono di merda questa consecutio sputorum.

Mmm...non stai interprentanto il pezzo...sembra quasi tu stia sputando suoni...

Ma ti rendi conto delle parole di questa canzone? Dovrei chiamare l'avvocato prima di interpretarla...sarà legale rubare emozioni? Pugnalare dritto al cuore? Torturarle? Calpestarle? Farle cantare? Mmm...credo che l'avvocato dei sentimenti l'arresterebbe per furto, tentato omicidio e tanto, taaanto altro! Ma qui nulla.E allora canto. La canzone parla di uno che si illude di aver cancellato con un colpo di spugna una persona importante, per poi rendersi conto, tre secondi dopo, che è un pirla a pensarlo. Che forse deve smetterla di abusare di camomilla. Troppa, probabilmente addormenta i neuroni e uno dice cazzate. Di effetto. Ma cazzate. Quindi afferrami per la camicia e baciami.

Baciarti?!?!

Ops...maledetta camomilla - penso. 

Capitolo 5 - REWIND

Sto impazzendo. Non riesco a cantare. Pure la gola si ribella. Sembra un vinile graffiato. E si è incantato sulle parole: "Sai, mi sa che mi sto innamorando...""Sai, mi sa che mi sto innamorando?""Sai, mi sa che mi sto innamorando!""Sai, mi sa che mi sto innamorando...""Sai, mi sa che mi sto innamorando?""Sai, mi sa che mi sto innamorando!""Sai, mi sa che mi sto innamorando...""Sai, mi sa che mi sto innamorando?""Sai, mi sa che mi sto innamorando!"

Capitolo 6 - FORWARD

Ma vaff...pure la risposta mi si è incantata. Vado Via. Scaduti i nostri 60 minuti. Non ti guardo. No che non ti guardo. Orgoglio, cuore e anima sotto i piedi. Non riesco a cantare. InnamorATA. FerITA. Vedi, sembra che facciano rima.

Perchè non mi guardi? Ehi...(dolcemente)

No che non ti guardo. Sono a pezzi dentro e fuori.

(trattenendomi per una mano) Ti prego...cosa c'è che non va? Ho fatto qualcosa? No, non è vero che non hai niente...

Innamorata. Non di me. Questo mi basta. Lo dici a me. Questo è troppo. E, in preda ad una crisi isterico confusionale, mi rendo conto che forse l'unica soluzione è farsi una damigiana di camomilla, cantando che tu sei nell'anima. O punto e a capo? Mah...valle a capire.

Capitolo 7 - STOP

Ma cosa ne pensa la gente? Lo chiedo al virtuale. Al mio guru di fiducia. Si apre una finestrella Messenger. E con essa la mia storia. E' come un confessionale. Certo, non è rosso come quello del grande fratello. Ma ha il suo stile. Una finestrella di conversazione, ritagliata nei prati virtuali, molto accogliente. Scegli il colore di tutto. Delle lettere. Dell'umore. Dell'amore. Dello sfondo. 

Così comincio la mia confessione:

 

Scleroooo!

Perchè scleri?

...ero tutta contenta e invece poi arrivata là...

Là dove? Cosa è successo?!

Là, a canto. La prima cosa che mi dice è: " Sai, mi sa che mi sto innamorando..."; soggetto non pervenuto, ma a quanto pare non ero io! E in più mi dico: "ok, chissene! Ma tienitelo per te! Cav...Porc...

E tu che le hai risposto?

Le ho detto sorridendo che avevamo già perso troppo tempo...sopratutto io che ho perso quattro anni...e che era tempo di cominciare la lezione. Forse più di vita. Meno di canto.

Ma dai! Dopo la sua dolciastra affermazione sul fatto che si stava innamorando, da te mi sarei aspettata un seducente ed accattiavante "Sì, lo so, sono irresitibile" o un romantico "Oui, oui, se moi"!

...lo so...forse mi dispiace che pensi che di lei me ne freghi così poco, in quel senso, da potermi dire in faccia, per condivisione, e per afre un po' di sano "sharing", che si sta innamorando. Di una persona che non sono io. Alla fine io non ho legami ed era lei quella che, baldanzosamente felina, mi diceva: "parti per l'India insieme a me, parti per l'India con me! Sarebbe grandioso! Io e te..."

Non è proprio pensabile il fatto che stesse parlando di te? Semplicemente per provocarti...?

La mia testa comincia a sconnettersi...cricetini in piena forma fisica prendono posizione nelle loro ruote all'interno della mia testa e scimmie urlatrici variopinte giocano a connettere e sconnettere i miei pensieri. E io mi ripeto nella testa quelle parole: "Non è proprio pensabile il fatto che stesse parlando di te? Semplicemente per provocarti...?

OFF

Vibra il cellulare. E' un messaggio. E' lei. Lo apro e dice: "Sto solo temporeggiando. Ma tu. Ti prego. Dammi il LA."

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
2

Le gioie di un mestiere (in)grato

11 October 2025

“Vieni pure, mi fa piacere vederti. Oggi a pranzo ci si può vedere, tanto cosa vuoi, ho alcuni pazienti ma è routine…” “L'ambulatorio dovrebbe essere questo… Paglietti, sì.” Lionel entrò nella sala d'attesa, constatando che gli ricordava quella del suo vecchio medico. Una semplice stanza spoglia, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
3

Lo sguardo e la traiettoria perfetta

11 October 2025

Puoi sentire l'equilibrio con la punta di piedi che calcano le pedane, il corpo appeso tra il ginocchio puntato al serbatoio e la presa solida sul manubrio, il motore tuona una potenza fatta di spinta, di rumore, di fremiti che governi col polso, senti che gli ammortizzatori sono una estensione [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
21

BlaBlaQuack

Favola epistemologica in tre starnazzi, una concimaia, un tomo e uno sciacallo servile

Miu
10 October 2025

Tutto ciò che scrivo nasce da persone vere. Non sempre lo sanno, non sempre lo sospettano, ma esistono - e starnazzano - davvero. I miei racconti, le mie favole, le mie caricature non sono invenzioni: sono allegorie, ritratti travestiti, specchi deformanti, piccoli omaggi (o stoccate) a chi popola [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • An Old Luca: Ho cercato paroloni significativi ma l'unico adatto è: brava!

  • Miu: Grazie, grazie a tutti❤🤗

2
7
25

Una carriera davanti

10 October 2025

Da bambino non riscuotevo molta simpatia e, per contare gli amici dell’epoca, erano sufficienti le dita d’una mano. La petulanza dei coetanei mi esasperava e, invece di unirmi al gruppo, tiravo sera leggendo fumetti o molestando il cane del vicino. Ben presto superai l’orizzonte domestico ed esplorai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Ho voluto disegnare un mondo adulto, talvolta rigido e ipocrita, e la fragilità [...]

  • Ondine: Piaciuto davvero. Alcuni passaggi davvero belli e il tema dell'adolescenza [...]

3
2
22

Notte di Gaza

09 October 2025

O notte immensa, e tu, silente cielo, che l’alme vaghe e i mondi accogli in pace, non scorgi tu quel pianto acerbo e velo che un fanciul porta, e il suo dolor non tace? Nascea com’altri al lume della vita, con riso e gioco, e pura primavera; ma sorte acerba l’ha in tempesta uscita, in foco e ferro, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
18

Il faro dell'attesa

09 October 2025

Con le mani affondate nelle tasche del montgomery blu, abbinato a un cappello di lana tirato giù fin quasi agli occhi, guardava il tramonto sul mare, in piedi sul promontorio più remoto della costa, accanto al faro. Dopo la separazione dalla moglie, si era ritirato lì. «Sappi che ti aspetterò ogni [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Bravo Paolo. È un racconto particolare e toccante.

  • Rubrus: Non mi è chiarissimo il ruolo del giovane, se cioè sia una proiezione [...]

7
13
41

Colpi di fortuna 2/2

08 October 2025

«Merda ispettore! Non hai capito un cazzo! Io questi te li restituisco uno per volta fuori della porta pronti per la bara. Me ne frego delle tue scuse paracule. Hai ancora venti minuti. Poi avrai il primo morto sulla coscienza!» e riattaccò. Non passarono cinque secondi che il telefono tornò [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Mi aggiungo si complimenti. Non saprei visa aggiungere. L'ho letto con [...]

  • An Old Luca: Lawrence e Ondine, grazie dell'attenzione e dei vostri graditissimi commenti.

5
14
36

Quella roba 2/2

08 October 2025

Mario Perego sapeva che suo figlio era sveglio. Ne era certo. Era una questione di istinto. Non si poteva fare un lavoro come il suo se non si aveva l'istinto giusto. Non il lavoro normale, beninteso. Quello straordinario. Si avvicinò con cautela alla porta della camera di Davide. Nessun rumore. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: LD/MM/O: innanzi tutto ricordiamoci che i bambini possono essere spaventati [...]

  • Lawrence Dryvalley: Wow, Prof, leggere i tuoi commenti è sempre tempo speso bene! Ciao

3
6
36

Quella roba 1/2

07 October 2025

Come fai a leggere quella roba? Davide Perego alzò lo sguardo verso la porta della camera. Suo padre non c'era. Non si era avvicinato col suo passo silenzioso – non c'entravano i tappeti: suo padre era davvero capace di camminare senza fare rumore, come una guida indiana che seguisse una pista [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
26

Colpi di fortuna 1/2

07 October 2025

Quando l’assordante sirena iniziò a suonare il mondo si fermò. Per un attimo, brevissimo, tutto fu sospeso. Gli istanti necessari a registrare il cambiamento della situazione e la realtà tornò violentemente con il fragore della tempesta, lo sconquasso del terremoto e la voce dura del capo dei [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Un Gastone Paperone implume in un pomeriggio di un giorno da cani, insomma. [...]

  • Lawrence Dryvalley: Piaciuto, aspetto di leggere la conclusione per commento finale. Ciao!

7
11
41

Vi racconto in sintesi la Cappella Sansevero ed il prestigioso Cristo Velato

Un viaggio nel mistero e nella bellezza

06 October 2025

Nel cuore di Napoli, un gioiello artistico conosciuto in tutto il mondo è sempre meta di innumerevoli visitatori: la Cappella Sansevero. Questo luogo è molto più di una semplice collezione; è un patrimonio artistico unico, un viaggio nel tempo e nella spiritualità che cattura l'anima di chiunque [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Che dire caro Gennarino, il trasporto emotivo ma pacato che contraddistingue [...]

  • Dax: La curiosità viene...la voglia di visitare pute. like

5
5
40

Myosotis

non ti scordar di me

06 October 2025

Ora ho un piccolo fiore nato tra le pietre, è di un tenero azzurro e un vecchio orologio che ho ricaricato per quel minuto preciso in cui lo innaffierò.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lawrence Dryvalley: Testo delicato come il piccolo fiore protagonista, anche se onestamente mi [...]

  • Ondine: Grazie.
    Nella domanda di Teo c'è giá la risposta. ❤

Torna su