Torino, venerdì 2 febbraio 2001

 

Oggi piove.

E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento.


Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo.

 

Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte.

Mi imbacucco ben bene, col cappuccio della felpa a coprire la testa e l’impenetrabile Tribord Artic Circle, comprato alla Decathlon un po’ di anni fa.

 

Il Supermercato è vicino e di solito preferisco andare a piedi, ma con questa pioggia, meglio andare in macchina.

 

Arrivo, scendo dall’auto e… SBATABAM!

Un rumore fortissimo e inaspettato mi fa sobbalzare, come se avessero sparato un colpo di pistola sulla mia macchina.

 

Guardo tutt’intorno, ma non vedo nulla di particolare; riguardo sul tetto, poi sul cofano, ma nulla: la mia Alfa GTV rossa del 2016 non presenta nessun segno evidente.

Poi, l’occhio mi cade sul lato destro del parabrezza, in basso: il segno di un impatto violento sul cristallo, proprio come un colpo di pistola, con una scheggiatura di circa 10 centimetri tutt’intorno, ma sulla carrozzeria nemmeno un graffio.

 

E cosa è stato? E adesso cosa faccio? 

Dovrò sicuramente sostituire il cristallo anteriore: la crepa è troppo evidente e il collaudo non potrà farmela passare.

 

Mi guardo intorno per capire cosa fosse successo e, a circa un metro dalla ruota destra, intravedo qualcosa vicino al muro: un macina pepe in legno chiaro, bello robusto, alto circa 13 centimetri e largo 5, pesantissimo, con la sua bella vite in ottone sulla cappella.

 

Sicuramente sarà caduto dall’alto.

 

Volgo lo sguardo inquisitore all’insù e vedo un palazzo di dieci piani: l’unica finestra aperta è quella del settimo piano; avranno sbattuto la tovaglia e, assieme alle briciole del pane, sarà capitato anche il macinino!

 

Individuo il portone e la pulsantiera con i campanelli e provo a citofonare per avere indicazioni sugli abitanti del settimo piano; ovviamente mi rispondono solo in due, ma non mi dicono granché; spiego, chiedo dell’amministratore e dell’esistenza di un’eventuale assicurazione, ma non ottengo nulla di concreto.

Provo a chiedere nel supermercato, ma anche qui, nulla di nulla.

 

Mi metto l’anima in pace… dovrò sostituire il cristallo a spese mie (750 euro).

 

E se invece del parabrezza, il macinino mi avesse colpito in testa? (insano ottimismo e bicchiere sempre mezzo pieno)

 

Mi è andata proprio bene: meglio così!!!

Ovviamente, ho raccolto il macinino e lo tengo ancora con me, tra i miei ricordi

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