Era il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, quando mio padre mi chiese di accompagnarlo alla Fiera Suina di Capua, perché aveva intenzione di comprare un maialino da tenere in giardino con gli altri animali. Mi chiedevo come mai mio padre volesse comprare un maialino, avevamo già un cane, un gatto, quattro galline e un odioso gallo che mi svegliava tutte le mattine alle sei, ci mancava solo il maialino e casa nostra sarebbe diventata un piccolo zoo. Però l’idea mi piacque, in fondo i maialini sono animali molto simpatici. 

«Va bene papà, vengo con te», risposi.

«Perfetto figliolo, prima però dobbiamo sistemargli la casetta. Lo dice il proverbio: Prima di acquistare il maiale, costruisci il porcile.», sentenziò mio padre, mentre toglieva roba vecchia da uno stabbiolo in pietra che avevamo in giardino. Dopo circa un’ora di lavoro la casetta del maiale era bella e pronta.
 «Ti piace, Giacomino?»

«Ci starà bene in questa casetta, mi piace.»

«Bene, allora possiamo andare a prenderci il nostro bel maialino.»  

Salimmo nel camion e ci dirigemmo verso Capua, dove arrivammo verso le undici del mattino. La fiera era molto grande e ovunque c’erano grossi porci impinguati, ma anche tanti maialini di pochi mesi di vita; e tutti, grandi e piccini, grugnivano, facendo un gran chiasso. Ci fermammo da un venditore che nel recinto aveva tre bei maialini col pelo rosa maculato di nero. 

«Quale ti piace ragazzo?», domandò mio padre. Mi avvicinai al recinto e vidi che il più vivace dei tre, appena ci vide si avvicinò dalla nostra parte per salutarci. Era dolcissimo con il suo codino attorcigliato come un boccolo, non ebbi alcun dubbio, «vorrei questo maialino», risposi indicandolo col dito.

Mio padre pagò il venditore, caricò il maialino sul camion e ci avviammo verso casa. Ogni tanto mi giravo a guardarlo dal lunotto posteriore del camion e lo vedevo che faticava a tenersi in equilibrio sull’automezzo in movimento e ogni tanto alzava il muso in su per annusare l’aria, mentre socchiudeva le sue palpebre rossicce. Sentivo già di essere diventato suo amico e mi venne in mente un nome da dargli, «vorrei chiamarlo Tommaso, ti piace?», domandai a mio padre. 

«Cosa?… Ahahaha … hai scelto un nome per il maiale?», disse mio padre ridendo come se avessi detto la cosa più stupida di questo mondo. Dopo un po’ si ricompose da quella risata e disse: «Va bene, Giacomino, lo chiameremo come dici tu».

Non avevo capito bene cosa lo avesse fatto ridere in quel modo, in ogni caso mi accontentò e chiamammo Tommaso quel simpatico maialino. Appena arrivati a casa, Tommaso si ambientò subito nel nostro giardino e fece subito amicizia con gli altri animali, tranne col cane che gli ringhiava ogni volta che si avvicinava. Dopo che ebbe mangiato un pastone di farina di mais preparatogli da mia madre, se ne andò beato nella sua casetta a riposare. Ogni tanto gli davo da mangiare delle ghiande, di cui era golosissimo, ma quando capì dove le prendevo, un giorno ci andò da solo e vuotò tutto il sacco. 

«Tra il gatto e la frittura bisogna mettere una serratura», disse mio padre, «e a quanto pare, anche tra i maiali e le ghiande bisogna metterne una». 

Il giorno dopo, comprò un nuovo sacco di ghiande, ma questa volta lo tenne chiuso in magazzino, e davamo al maiale unicamente la sua razione giornaliera. Col passare dei mesi diventammo molto amici, Tommaso ed io, ma purtroppo quell’amicizia non durò a lungo. In qualche occasione avevo sentito mio padre parlare con mia madre, «Bisogna nutrirlo bene se vogliamo del buon lardo», diceva. Più di una volta, lo avevo anche sentito pronunciare alcuni suoi proverbi: «Il porco campa un anno», oppure, «Il porco per un anno mangia e per un anno dà da mangiare.» 

Una mattina dell’inverno successivo mi svegliai molto presto, perché sentivo un chiacchiericcio provenire dalla cucina. Scesi dal letto, mi recai in cucina e vidi che c’erano i miei genitori con un signore anziano di nome Melchiorre che era venuto per uccidere Tommaso. Mi ribellai con tutte le mie forze, ma mio padre mi ordinò di chiudermi in camera mia. Me ne andai in camera mia sbattendo la porta e piangendo. Aprii leggermente la finestra, e guardando da una fessura riuscii a vedere che erano arrivati due vicini di casa e un mio zio, per aiutare mio padre e il signor Melchiorre a uccidere il maiale. 

Vidi mio padre soffiarsi tra le mani, dopodiché aprì l’uscio della gabbia e lasciò uscire Tommaso che, come se avesse capito tutto, cominciò a correre spaventato per il giardino. Uno di loro lo afferrò per il codino e mentre mio padre lo teneva per le orecchie, gli altri gli bloccarono le zampe, cercando di legargliele. A quel punto, il signor Melchiorre impugnò un bastone con sopra un uncino di metallo appuntito e lo agganciò sotto al mento del maiale per tirarlo sul tavolaccio dove l’avrebbero ucciso. 

Tutti i racconti

2
1
6

Corona Di Volontà

23 October 2025

Corona Nel giaciglio d’ombre delle lacrime, la mia pena vegliava insonne, e il corpo emaciato sbucava, tremula candela bianca, sul punto di spegnersi al fato. Ma dal caldo fuoco del cuore, più duro d’una rocca antica, s’innalzò favilla di brama in speme, che vinse la tenebra al [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
5

Mamma

23 October 2025

Mamma La sera scende, e il cuore si fa stanco, nel vetro il giorno spegne il suo colore, la casa tace, e il vuoto è così franco che pare voce muta del dolore. È spenta ormai la luce in cucina, là dove il tuo sorriso mi attendeva; l’ombra si posa, umile e bambina, sul tavolo che il tempo non solleva. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
25

La Scrittrice Professionista (Autocertificata)

Il miei raccontini prendono spunto da ciò che mi circonda. I miei personaggi sono tutti reali...debitamente camuffati.

Miu
22 October 2025

Letto su Facebook, oggi: Sto cercando una casa editrice interessata a pubblicare un racconto breve che, volendo, potrebbe anche diventare un podcast. Per me è fondamentale che l'editore pubblicizzi e distribuisca bene ciò che sto scrivendo, perché quella a cui sto facendo riferimento, sarebbe la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Ricordo il caso di una scrittrice esordiente - si dice così per delicatezza [...]

  • Miu: Vi ringrazio! Vi assicuro che nessun autore è stato maltrattato nella [...]

2
0
9

La Letteratura Fantastica - il Fantasy

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

22 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quarto capitolo ci parla del Fantasy. Invitiamo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
12

The Dancing Ghost (2/2)

22 October 2025

«Dici che la sua donna l’ha mollato?» domandò il vecchietto che era andato al bagno. Il barista finì di pulire il bicchiere. «Moglie – precisò – si vede il segno della fede sul dito. Roba fresca. È l’unica parte della mano non abbronzata». «E poi beve, ma non è abituato – aggiunse l’ex gestore [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
0
22

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
19

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
18

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
3
19

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Quante cose interessanti ed emozionanti. Soprattutto legate a una città [...]

  • Ondine: Sempre interessante leggerti Gennarino. Grazie

3
3
34

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: sono d'accordo su tutta la linea, basterebbe cosi poco, una piccola gentilezza [...]

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

2
0
12

La Letteratura Fantastica - La Fantascienza

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

19 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo terzo capitolo si esamina la Fantascienza. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
16
47

Richard

19 October 2025

Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Anche secondo me sarebbe un buon soggetto per un film. Complimenti.

  • BrunoTraven: Insomma mi pare che a furor di popolo è richiesto un seguito magari [...]

Torna su