Era la prima macchina che guidava. Aveva un bel po’ di chilometri. Fece benzina. Il minimo. Non aveva soldi. Ma bastava per andare da lei… le avrebbe fatto piacere vederlo con una macchina. Suo padre non lo sapeva. Gli avrebbe dato fastidio che lui quella sera prendesse la macchina senza dirglielo. 
La notte era fredda ma lui era all'apice. “Sono all’apice”, si ripeteva guardandosi allo specchietto. Lei non si aspettava di vederlo. Si erano visti la sera prima. 
Parcheggió vicino a casa di lei. Si incamminó, ma dopo un po’ di metri si fermò. 
Lei stava uscendo di casa e ad aspettarla c’era Giorgio Amitrano, il guizzante centravanti della Saronno F.C. 
Un tuffo al cuore per lui. Lei lo stava tradendo. Chissà da quanto tempo. 
Ritornò alla macchina. Rimase immobile a pensare. Si guardò di nuovo nello specchietto. Non si sentiva più così tanto all’apice. Pensò di mandarle un messaggio ma ci rinunciò. Tornó a casa. Mise la macchina in garage. Suo padre era già andato a letto. Lo sentiva russare dalla cucina. 
Si sedette in cucina a mangiare un po’ di prosciutto. Poi accese la TV. Cercava di non pensare a quello che aveva visto ma l’immagine di lei che usciva di casa e baciava Giorgio Amitrano era lì nella sua mente, appesa come un quadro storto su una parete sporca. 
Gli arrivò un messaggio di lei. “Sto per andare a letto. Ti amo tesoro. Mi manchi.” 
Lo prendeva pure per il culo, la stronza. “Ti amo anche io", rispose. Non gli andava di fare una scenata per telefono. Andò a letto. 
Aveva bisogno di dormire. L’indomani aveva una partita. 
Era il rude e arcigno difensore della Cislago F.C. e lui e la sua squadra dovevano giocare con la prima in classifica, la Saronno F.C.
Quella dove giocava Amitrano.

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Fatalità

04 July 2025

Tra le vigne senza grappoli maturano nembi di tempesta, e gli sguardi del sudore, delusi, sul cuscino della notte senza nome temono i tradimenti dei cieli senza tetto dove quietarsi, Grandine nel vento senza ragione, e acque senza clemenza piegano antiche e vinte ginocchia sul suolo umiliato [...]

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Non guardare quella finestra (1/2)

04 July 2025

Quattro anni fa, quando mi sono trasferito in questo palazzone putrido e spelacchiato, non cercavo niente di speciale, solo un buco abbastanza economico dove le pareti non mi ricordassero mia moglie. Ero fresco di separazione, fresco di licenziamento, fresco anche di una depressione che mi scavava [...]

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    .

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Il figlio

03 July 2025

Sono terrorizzata. Ho freddo. Lo sento. Non riesco a muovermi, non posso muovermi. Sono paralizzata. Vorrei urlare, voglio urlare. Non riesco. -------- Non sono pentita. Ho deciso. Non lo voglio, non ti voglio. Ti rifiuto perché sei un rifiuto. Solo a pensarti mi viene il voltastomaco. E questi [...]

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Rothmans Demi

03 July 2025

Ci piaceva scambiarci gli odori, i sapori e i respiri. Ci piaceva mischiarci l'anima fino alle ossa come a consumarci, a disarmarci, ogni volta. Ci piaceva fonderci in un unico focolare al centro della stanza, con le finestre chiuse e le luci spente. Eravamo noi a dare colore alle pareti. Ci spalmavamo [...]

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  • Walter Fest: Benvenuta, mi raccomando non mi prendere per un bastian contrario, non mi hai [...]

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Sono uno scrittore povero

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02 July 2025

Sono uno scrittore, ma non voglio spaventare nessuno, a parte i bambini sotto il metro e mezzo. Sono uno scrittore inclusivo, ma non esagero perché non è mai bello, soprattutto in pubblico. A proposito, sono uno scrittore in cerca di personaggi pubblici possibilmente ricchi che sanno cosa significa [...]

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  • Giovanni: Vi ringrazio per l'attenzione. In ogni commento c'è qualcosa [...]

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Parto Lunedì

se non c’è sciopero dei treni.

02 July 2025

Ho sempre detto che sarei partita un lunedì qualsiasi, di una settimana qualsiasi, di un mese qualsiasi. Ti avrei fatto una sorpresa al tuo bar preferito, dove scribacchi, mangiucchi, prendi il caffè e ti guardi intorno. Ma non sai quando e neppure io sapevo quando. Ora lo so. Perché oggi ho [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita ondine che bel racconto. spero a breve di leggere il seguito. Brava. [...]

  • Miu: Questo racconto è un treno che parte piano, poi accelera e ti lascia [...]

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Nel Cielo

01 July 2025

Fermo in cielo sopra i tetti più alti, con il sole alle spalle, sembra quasi dare il tempo alle persone di sapere e arrivare. La gente in strada comincia infatti ad accalcarsi in preda a un’euforica frenesia. Dannati supereroi, così odiosamente vanitosi. [NdA: il titolo “Nel Cielo” si rifà alla [...]

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Buono come il pane che facevi

Grazie di ogni secondo passato con te

01 July 2025

“Ciao Nico. Che assurdità, ne avevi solo 57...” "Ciao caro. È così. Stavo sistemando un cesto di ciabattine, poi un dolore qui, sotto l'ascella e... pum! Ho pestato il naso sul bancone e sono crollato a terra. In negozio non c'era nessuno, meno male. Chissà che spavento si sarebbe preso se qualcuno [...]

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    👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏...

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Cemento Mori

30 June 2025

La morte uno se la può immagine in mille modi. C’è chi pensa al tristo mietitore che gioca a scacchi, chi a qualche ombra strisciante, chi alle danze macabre. Probabilmente molti miei coetanei pensano a riferimenti cinematografici (Voldemort, l’occhio di Sauron, Pennywise/It su tutti). Io se ripenso [...]

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Ma cos'è stato... un colpo di pistola?

Ricordi del 2001

30 June 2025

Torino, venerdì 2 febbraio 2001 Oggi piove. E’ tutta la giornata che piove: gocce persistenti e fastidiose, ma non un acquazzone violento. Ieri è stato il mio compleanno e ho dato fondo a tutte le mie riserve di cibo. Occorre fare un po’ di spesa: pane, frutta, burro, latte. Mi imbacucco ben [...]

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    Se mi avesso preso in testa, probabilmente [...]

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    Avevo dimenticato di aver già scritto la storia dell'incidente, [...]

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Techetechetè

29 June 2025

Il ticchettio triangolare tetragono ad ogni tentativo tortuoso, traccia, tragicamente, un tragitto tormentato tipicamente tratto da una terminologia trappista tutta terra terra, totalmente tendente ad una trasfigurazione teatrale tutta tarallucci e trippa! E questo è veramente troppo! Ma, se tanto [...]

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Il furgoncino bianco con le scritte blu procedeva lento nel traffico, diretto verso l'ospedale. Enrico guardò l'orologio sul cruscotto. Lo stavano già aspettando. Era infatti un'emergenza e non un rabbocco programmato. "Si vede che ci sono stati dei problemi” pensò, qualche perdita magari. La [...]

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