Li aveva sorpresi la pioggia in un lento pomeriggio di fine estate.

La festa del paese si stava spegnendo tra le gocce premature di un autunno ormai imminente.

Avevano lasciato la macchina qualche centinaia di metri distante dai tendoni che adornavano il centro della piccola località di montagna e rinunciato agli ombrelli, ottimisti del fatto che le nuvole scure avrebbero trattenuto la pioggia, almeno per il tempo della loro passeggiata tra le bancherelle.

Si erano rifugiati qualche minuto sotto la tenda tesa di un negozio, poi, comprendendo che l’attesa che il cielo si rasserenasse sarebbe stata in ogni caso più breve di quanto la pioggia non avesse intenzione di bagnare in abbondanza l’intero pomeriggio, avevano deciso di far ritorno alla macchina e dirottare su altri modi per trascorrere insieme le ore che li separavano dalla fine della loro giornata insieme.

Lui si era tolto la giacca, col gesto galante che compete agli uomini gentili nel tentativo di riparare la sua compagna dal battere pesante della pioggia, e si erano incamminati a passo svelto per raggiungere la macchina e trovarvi riparo.

In terra si erano formate leggere pozzanghere sottili negli avvallamenti dell’asfalto consumato dai passi. Camminavano vicini, protettivo lui, che tratteneva con le mani la giacca stesa sopra le loro teste, piccola e leggermente in affanno lei, intenta a mantenere il passo agile del suo slanciato compagno di viaggio.

Improvvisamente, lei fece uno scatto alla sua destra, intercettò coi piedi una delle pozzanghere che si trovavano sui loro passi e, saltandoci dentro a piè pari, schizzò le caviglie di lui.

Allegra, sorridente, fanciullesca disse con ilarità quasi infantile: “Ricordi quando i nostri figli guardavano Peppa Pig? Le pozzanghere di fango!!”, e scoppiò a ridere.

Stupito, colto di sorpresa, lui fece inizialmente la faccia lievemente accigliata di chi si accinge a una brontolata bonaria alla bimba dispettosa, poi, la seguì nella risata giocosa.

Continuavano a camminare e continuavano a schizzarsi sulle caviglie le gocce leggere delle piccole pozzanghere.

Lei lo guardava, sul viso di lui un sorriso leggero ingentiliva i bei lineamenti di uomo maturo. Aveva al suo fianco la sua donna, la sua confidente, la sua amante, la sua compagna e una bambina canuta ancora fermamente decisa a giocare.

Sorrideva come sorridono le persone felici.

Rientrati in macchina, si erano scrollati di dosso le poche gocce che la giacca tesa sopra le loro teste non era riuscita a fermare e con le mani si erano asciugati le caviglie reciprocamente schizzate dai loro salti nelle pozzanghere.

Lui interruppe il silenzio: “Io non so quanto dureremo io e te, non so dove finiremo e quando. Non so cosa saremo. So solo che ho fiducia. So solo che insieme a te mi sento molto bene.”

Rispose lei: “L’amore ‘a modo tuo’ è l’amore che voglio io. La mia felicità porta il tuo nome.”

In quel piovoso pomeriggio di fine estate, la pioggia bagnava le teste degli uomini, ma il sole si era rifugiato sotto una giacca dove due vecchi bambini cresciuti ridevano all’unisono saltando nelle pozzanghere.

Tutti i racconti

3
5
18

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
9

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: cadono fiori.... così come gli haiku, sono petali di fiori che cadono [...]

  • stapelia: Hai scelto di mostrare un'immagine difficile da rendere.La pioggia di fiori [...]

1
4
7

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • stapelia: Meno male che, anche qui, ti sopportiamo! Ti auguro una lunga vita e, come [...]

  • Gennarino: stapelia grazie! Questo tuo commento mi ha commosso. Un abbraccio.

2
3
15

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Mimì Colucci: Grazie per il commento, il racconto fa riferimetno allo stesso periodo di Kyzmiaz [...]

  • stapelia: Benvenuto il mio pseudonimo è Stapelia e commento tutti, o quasi, per [...]

3
2
12

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
22

Il sorriso di Alex

Prequel non vincolante ai racconti sui "Sorrisi"

05 May 2024

(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]

  • Zio Rubone: Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]

3
11
31

Letture da metropolitana

05 May 2024

Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
30

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]

  • Rubrus: Ho letto sia l'osservazione di PT sia la tua riposta e condivido l'una [...]

2
3
18

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
23

La pietra

04 May 2024

Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
18

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: sempre bravo
    spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]

  • Gennarino: Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]

2
5
29

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su