Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. 

Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava speranze riguardo alla mia sopravvivenza. Mi diagnosticò qualche mese di vita. 

Non esistevano le attrezzature che conosciamo oggi per la tutela dei neonati per cui ogni cosa che si doveva fare rimandava ai vecchi rimedi delle generazioni precedenti. 

Avevo bisogno di stare al caldo ed a letto ero circondato da bottiglie di acqua calda. 

Quando mia madre mi avvolgeva nelle fasce, lunghi pezzi di stoffa con i quali si avvolgevano i bambini dopo il bagnetto, all'epoca non esistevano i pannolini come adesso, nel prendermi in braccio scivolavo da dentro e cadevo sul letto e lei restava con le fasce tra le mani.

Pianti e ulteriore disperazione l'accompagnavano.

Spesso mia madre mi raccontava ciò, ed altre cose, ed io l'ascoltavo sempre interessato.

Un giorno, mentre discutevamo, mi vennero spontanei i primi versi della poesia in lingua napoletana: "La mia nascita" una poesia umoristica, che subito dopo di getto continuai, la quale piacque subito e che più volte ho declamato in pubblico, in trasmissioni televisive oppure in vari eventi di miei concerti poetici in locali o biblioteche della Campania, ed è stata sempre accolta favorevolmente.

 

La mia nascita:

'O juorne che sò nate dicettene 'a papà stu figlio tuoije

'e fracete l'avimma sule jttà-

Nu chile 'e ottuciente, tutt'osse senza carne pare scavate 'a poche

nè quante pò durà?..

Faciteve curaggio chiste nun pò campà!

Papà con la fiducia che ha sempre sostenuto dicette:

Abbaste quacche mmise pò fà repiglià.

'O miedeche ascenne 'e redenne dicette: ma nun ve lusingate,

chiste sule quacche juorne pò campà.

Quindi fra quacche mmise chiste nun ce stà-

'E sicche 'e scheletrite... ma guardate ccà chiste nun tene manche 'a

forze 'e respirà.

Doppe tre mise tecchete papà nun steve bbuone 'e 'o miedeche

venette po sanà-

Vedenne 'a nu criature dint''a connele paffuto 'e vivace dicette:

Ma chiste nun nè chillu llà.... Chiste 'e nate....

Chiste ll'ate adottate?

Papà ciò facette credere e jsse tutte ccà se papiave ccà nun s'ere

sbagliate.

Mammà, facenne 'a resatelle dicette: dettò, dettò nun sbariate chiste 'e chillu llà-

Tene nù core 'e fierre 'e assaije camparrà-

Infatti all'ossa soije ije stonghe ancora ccà.

'E pè quant'anne ancore m'hanna suppurtà?...

 

Riassunto: Quando sono nato il medico consigliava ai miei di buttarmi perché non ero abbastanza forte da poter vivere.

Mio padre, fiducioso, diceva che in pochi mesi mi sarei ripreso.

Ma il medico insisteva nella sua diagnosi.

Dopo tre mesi circa mio padre si ammalò. Quando il medico venne a casa per visitarlo e curarlo, rimase sorpreso nel trovare

un bambino bello e florido nella culla. Pensò e disse ai miei: questo lo avete adottato?... Quell'altro era troppo delicato....

Mio padre, prendendolo in giro, confermò quanto da lui detto e logicamente a questa confessione si atteggiava nell'affermare che non si era sbagliato.

Mia madre, infastidita da questa farsa, rimproverò il medico dicendogli che quel bambino ero io e che avevo un cuore forte

e quindi una lunga vita davanti.

Chiudo la poesia affermando che infatti fino ad oggi io sono ancora al mondo, mentre lui da tempo non esiste più.

E per quanti anni ancora chi mi conosce deve sorbirsi la mia presenza?

 

Link della poesia su youtube. https://youtu.be/jRl9qQDWEoU?si=iMX2lAZfygX0qVNr

Facebook

Tutti i racconti

0
0
0

LA STORIA DI MAMMUT - 3/3

19 May 2024

Aveva liberato mammut con le mie chiavi e ora voleva uscire dall’istituto insieme a lui, scagliando frecce contro chiunque li volesse ostacolare. «Cosa fai Alberto? Ti farai ammazzare!», gridai. Un agente della sicurezza fece fuoco sul mammut, colpendolo alla zampa posteriore. Alberto incoccò [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
0

Pollame in volo

Poema ispirato al documentario “Food for profit” - andato in onda anche domenica 05/05 su rai 3

19 May 2024

Siete nate al chiuso nessuno vi vedrà? Eppure deporrete uova per umani dopodiché ve ne andrete continuando a essere state invisibili. I galli invece non sono mai nati. Voglio pensare un giorno volerete via almeno le penne ce le avete sempre avute. Anche se adesso vogliono privarvene [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
0

PROFILI

19 May 2024

PROFILI Senti un po’ cosa m’è capitato: l’altro giorno mi trovavo da un vecchio amico che vive in campagna. Ha una tenuta agricola, una fattoria. Son stato da lui tutta la sera e, prima di andare via, gentilmente mi ha voluto fare un regalo: ha tirato fuori dal congelatore una metà maialetto, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
18

L' ammore

18 May 2024

L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
6
16

Quando sognavo da bambino

18 May 2024

Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Componimento tenero, "il fanciullino" vive sempre in noi.

  • Patapump: Adribel aspettiamo qualcosa di tuo 🙏👌

1
2
8

LA STORIA DI MAMMUT - 2/3

18 May 2024

Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Sempre più interessante. Bravissimo a regalarci questa esperienza.

  • Zio Rubone: Lo spunto alla base del racconto è interessante. Mi riservo di dire [...]

1
0
6

Haiku

18 May 2024

soffia levante - su neri papaveri gruppi di stami Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
14

LA STORIA DI MAMMUT - 1/3

17 May 2024

Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
13

Essenza Di Vita

17 May 2024

Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Quale condensato flusso di vertà sulla condizione umana scorrono i tuoi [...]

3
6
23

L'ometto

Racconto ispirato al quadro di Böcklin "L'isola dei morti"

17 May 2024

Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: La maggior parte dei fatti riportati è stata accertata storicamente, [...]

  • Zio Rubone: Non sapevo dell'ossessione di Hitler per l'Isola dei morti, ma ho capito [...]

1
2
11

Sedoka 6

16 May 2024

Su calda sabbia vuote conchiglie bianche dopo l'alta marea dolce stupore del barbaglio nel mare tra pesci si confonde Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
8
22

Lupin III

Ciclo dei miei ricordi di infanzia

16 May 2024

Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

Torna su