È una mezzoretta che sto qui, sdraiato in terra, aspetto qualcuno che mi aiuti… o forse no… perché allungare ancora la mia permanenza nel mondo? Ho dato, ho ricevuto, i miei conti sono pari.

Non ricordo dove sono caduto, è un punto buio, ero uscito da una via laterale di piazza Navona per pisciare, cercavo un posto tranquillo senza turisti che ti insultano perché hai l’uccello fuori dal trasportino, con questo freddo mi manca solo di essere preso per esibizionista.

Sono caduto proprio sopra una pisciata gelata di gatto, non riesco a spostarmi, ma in fondo non mi fa schifo, non mi può far schifo più niente, posso battere qualunque sensazione di fetore, quando incrocio qualcuno già so cosa succederà, la persona mi guarda, è allarmata, senza farsi vedere fa una smorfia veloce di schifo, poi guarda oltre ed allunga il passo, stando alla larga quando ci incrociamo. Solo pochi anni fa avrebbero fatto di tutto per compiacermi, avevo cinquant’anni, ero un nome, avevo un buono stipendio, poi allo stesso momento una ristrutturazione ed un vaffanculo di troppo e tutto finì. Non riuscii a trovare niente, ero vecchio, mia moglie Lara se ne andò pochi mesi dopo, persi la casa, non potevo più permettermela, gli amici la seguirono, il migliore ne approfittò subito per scoparsi Lara, forse ufficiosamente lo faceva già prima, mi ritrovai più solo di adesso.

Ogni tanto sento dei passi decisi che rallentano e poi cambiano strada.

Non provo a chiamarli, non ce la faccio, è inutile, se avessero conservato un po’ d’umanità si sarebbero fermati, potrei anche urlare con un megafono, otterrei lo stesso risultato.

Non mi sento più le gambe, un vento gelido arriva da dietro, una vertebra rotta, penso quando sono caduto, mi impedisce di alzarmi, ho provato a strisciare sulle spalle, ma non riuscivo a respirare quindi ora sono rimasto su un fianco.

Mi addormenterò pian piano, non mi sveglierò più, i buoni muoiono nel sonno, diceva sempre così mia nonna, eravamo tutti intorno a lei quando successe, era sveglia ma aveva l’aria serena, morì bene, come morì bene mia madre, poi mio padre, mio nonno, tutte persone buone, ero io l’unico stronzo, ma finché avevo i soldi ero solo un po’ naif.

Sento meno freddo adesso, mi sono rilassato, i buoni muoiono nel sonno, i buoni muoiono nel sonno, i buoni muoiono nel sonno…………..

 

Tutti i racconti

3
4
15

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lawrence Dryvalley: x LS: come il tuo commento! Senza quindi altri indugi, grazie davvero!!
    x [...]

  • stapelia: Bella la storia, la scrittura, la maniera d proporla. Bravo!

0
2
8

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: cadono fiori.... così come gli haiku, sono petali di fiori che cadono [...]

  • stapelia: Hai scelto di mostrare un'immagine difficile da rendere.La pioggia di fiori [...]

1
4
7

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • stapelia: Meno male che, anche qui, ti sopportiamo! Ti auguro una lunga vita e, come [...]

  • Gennarino: stapelia grazie! Questo tuo commento mi ha commosso. Un abbraccio.

2
3
14

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Mimì Colucci: Grazie per il commento, il racconto fa riferimetno allo stesso periodo di Kyzmiaz [...]

  • stapelia: Benvenuto il mio pseudonimo è Stapelia e commento tutti, o quasi, per [...]

2
2
11

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
22

Il sorriso di Alex

Prequel non vincolante ai racconti sui "Sorrisi"

05 May 2024

(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]

  • Zio Rubone: Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]

3
11
30

Letture da metropolitana

05 May 2024

Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
30

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]

  • Rubrus: Ho letto sia l'osservazione di PT sia la tua riposta e condivido l'una [...]

2
3
18

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
23

La pietra

04 May 2024

Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
18

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: sempre bravo
    spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]

  • Gennarino: Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]

2
5
29

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su