La delusione infesta spazi, ricordi, emozioni, ma soprattutto avvelena -anche- i momenti belli. Tra pochi minuti salirò su quel palco, sorriderò e riceverò dalle mani del presidente di giuria il mio premio: una targa in argento e una promessa di pubblicazione.

Zia Vanna sarà la prima persona che, seduta tra le prime file, metterò a fuoco; agghindata come un albero di Natale applaudirà più forte degli altri. Forse, toccherà con il gomito la persona seduta accanto e, con finta modestia dirà:

«Quella è mia nipote. Vive con me da quando i suoi genitori sono morti. L’ho adottata».

…E gli altri vedranno solo un pezzetto di verità. La sua.

Chiudo gli occhi, giusto il tempo di osservare la mia infanzia scorrermi davanti, come un treno in velocità.

 

Ero così spaurita quando mi accolse a casa sua. Prostrata dalla morte di mamma non sapevo cosa aspettarmi. Non avevo mai frequentato questi zii, né tantomeno le mie cugine. 

Durante l’affidamento fui sommersa di premure. Ero felice e stordita da quell’affetto stucchevole eppure, così intenso da riempire il mio vuoto. Non riuscivo a vedere la distanza che c’era tra loro e me. Come potevo? Ero solo una bambina a cui il destino aveva giocato un brutto tiro.

 Mi accontentavano in tutto. Trovavo resistenze solo quando chiedevo di vedere i video di mamma.

“Pazienza” mi dicevo giustificando il rifiuto.

 Di lei avevo una foto, gli occhiali color fumé da diva e i capelli rossi sulle spalle. La nascondevo tra le pagine del diario per evitare d’infastidire zia. Non parlava volentieri di sua sorella. Con il tempo mi rassegnai a non chiedere e…Dimenticai il suono della sua voce.

Quando venne formalizzata l’adozione tutto cambiò. Da quel momento la solitudine si appiccicò alla mia pelle come vestiti bagnati.

Presero a trattarmi con impazienza. Improvvisamente ero diventata la reietta, l’ingrata, l’orfana. Tornata da scuola dovevo lavare i piatti, fare il bucato e preparare la cena. Non c’era una ripartizione equa dei compiti con le mie cugine. Io, ero anche la loro serva. 

 

Trovavo soddisfazione solo nella scrittura. Nella poesia mettevo dentro tutto ciò che mi era rimasto incastrato dentro: i bagni caldi fatti da mamma negli inverni rigidi, gli abbracci che profumavano di cannella, i silenzi di notti troppo lunghe.

 

Dal palco del teatro Regio, la voce squillante del relatore chiama il mio nome: Rossella Marcagno. 

Apro gli occhi.

«Ricordati a chi devi dedicare sto premio» mugugna zia; l’aggressività dietro un sorriso ipocrita. Non aver usato il loro cognome deve averla indispettita.

Mi alzo, più sicura di quanto pensassi. Tra gli spalti non vedo più lei ma…Mia madre. Ha messo il vestito buono, quello color rame che stava così bene coi i suoi occhi verdi. Mi sorride.

«Sei grande» sussurra. E io non sento più gli applausi, sola la sua voce.

Sì, sono grande. Per prendere la mia strada ed essere, finalmente, libera. 

«A mia mamma l’unica persona che abbia mai amato» dico con voce chiara. Un attimo rubato alle tante parole non dette.

È un nuovo inizio.

Tutti i racconti

0
0
2

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
2

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
5

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

1
2
10

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
14

Il sorriso di Alex

Prequel non vincolante ai racconti sui "Sorrisi"

05 May 2024

(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
6
21

Letture da metropolitana

05 May 2024

Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: interessante e stimolante, mi viene da dire : ci sta un posto non lontano [...]

  • Piccola stella: Mi è piaciuto molto
    lo stacco
    dei colori.
    Ha picconato
    lo [...]

2
4
28

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Patapump = eppure diventerà famoso seguendo lo svolgere della storia. [...]

  • Lo Scrittore: Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]

2
3
18

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
23

La pietra

04 May 2024

Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
18

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: sempre bravo
    spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]

  • Gennarino: Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]

2
5
29

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su