I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e falci. Non erano soldati regolari, ma solo gente di ceti sociali diversi, mal vestiti, molti erano addirittura scalzi, di battaglie non ne sapevano niente. Erano però accomunati da un unico ideale. Lottavano per conquistare la libertà ed erano disposti a morire in suo nome. Al comando di questa eterogenea massa di uomini e donne si era posta Megan MacIntyre, vedova del capo clan, William Wallace, ucciso nella battaglia sulle colline dove i rivoltosi avevano subito una pesante sconfitta. Megan era intenzionata a rivalersi contro il potere inglese. Aveva radunato un piccolo esercito di contadini e gente comune per rimpiazzare i caduti e con loro vendicare la sconfitta subita. In uno scontro frontale non aveva nessuna speranza di vincere contro cavalieri e soldati inglesi addestrati alla guerra, quindi doveva escogitare un piano diverso.

Di fronte, oltre il fiume che attraversava la piccola valle, si ergeva maestoso il castello di Hogghins. Il baluardo inglese era come un monolite, compatto, lugubre, eretto su una rupe rocciosa. Le torri minacciose potevano dominare, con lo sguardo, tutta la valle e le colline circostanti. Era una costruzione possente, il fiume la proteggeva dalla pianura e su quello sperone di roccia, nessuno si poteva avvicinare. Su una delle torri il vessillo del conte garriva al vento superbo e altero come il padrone del castello. Gli inglesi erano famosi per la loro inconfondibile spocchia.  Si manteneva teso sotto l’impeto del vento quasi a voler avvertire i nemici. Era il monito che esercitava su tutti. Era il simbolo del potere, della forza, niente e nessuno poteva sperare di strappare quel pezzo di stoffa colorato da quella torre. Il drago che vi era raffigurato, seguendo il vento, prendeva vita, ondeggiava sinuoso, sembrava voler sputare fuoco da un momento all’altro. Le truppe inglesi, nella loro superbia erano raggruppate nel castello ed erano pronte ad affrontare quella banda di straccioni dall’altra parte del fiume. Il comandante osservava, dall’alto della torre, i movimenti dei ribelli sulla collina. Pensava che da un momento all’altro si sarebbero buttati contro le difese del castello per tentare di prenderlo, sorrideva, “stolti”, pensava, come abitudine degli uomini di quelle terre, si sarebbero lanciati all’attacco in modo scriteriato. "Come possono sperare di conquistare questo castello”, era impensabile, nemmeno con un lungo assedio, era stato possibile conquistarlo, ci avevano già provato eserciti più numerosi e agguerriti.

Era trascorsa tutta la mattinata, ma gli assedianti non si erano mossi di un passo, anzi si erano messi a mangiare tranquillamente sul prato, volgendo anche le spalle agli inglesi. Sembravano allegri e in armonia e non una massa di ribelli desiderosa di andare a battersi. Un simile affronto non era stato accolto con piacere dal comandante inglese dell’esercito che aveva sotto il suo comando.

Come osavano quei bifolchi deridere il potere inglese con quell’atteggiamento derisorio. Cosa credevano di fare, volevano impressionarlo con una dimostrazione di coraggio? Si sarebbero pentiti di questo atteggiamento, se loro non fossero venuti ad assalire il castello sarebbero andati loro a disperdere quella marmaglia.

“Capitano” urlò dalla torre verso il centro del cortile dove i soldati erano in attesa.

"Comandi sir Corwell.”

"Faccia preparare la cavalleria, andiamo a prendere quegli scalmanati. Sono stufo di aspettare i loro comodi, ora stanno addirittura mangiando e noi siamo bloccati qua. Appena la cavalleria sarà uscita, la truppa a piedi seguirà a distanza di cinquanta passi.”

"Agli ordini, pronti entro cinque minuti.”

"Bene!”

Tutti i racconti

0
0
3

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
0

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
2

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
5
27

Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Bene Riccardo e allora in appendice spiega la tua ispirazione e ti dico ancora [...]

  • Ondine: Nel rispetto di tutti e senza toni offensivi verso i lettori, lo scrittore [...]

1
4
20

IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Chiara perdona la mia schiettezza che magari ti sembrerà fuori luogo. [...]

  • Ondine: Cara Chiara, ognuno a modo proprio, a secondo dei momenti che si attraversano, [...]

2
3
15

Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: La chiusa basterebe giá. Per il mio gusto. like.

    "E l’ombra, [...]

  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

8
10
48

Una favola a lieto fine. Col Cavolo... 2/2

12 September 2025

Cinque anni dopo, un vascello, carico di merce e con una decina di ragazzini urlanti a bordo, fece il suo ingresso nel porto del paese, mentre un po’ distaccati, al largo, c’erano un centinaio di velieri da guerra, armati con 100 cannoni pronti a far fuoco: era il Re Gervasio IV, che ritornava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie a tutti.
    L'ho scritta come se la stessi raccontando ai miei [...]

  • Lawrence Dryvalley: Once upon a time... Vegan Edition! 😅🤣 Bella Zero, piaciuta la favola ma continuano [...]

6
14
39

Il cinghiale delle cinque

12 September 2025

Non so che ora sia. Forse è già mattina, ma non lo so con certezza. Un momento fa dormivo profondamente, e adesso sono sveglia. Completamente sveglia. Con un peso sul petto. Ci metto qualche secondo a rendermene conto. È come se qualcosa mi premesse contro il materasso, impedendomi di respirare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Brava brava brava, ti ho apprezzata dal tuo primo racconto, e c'e' [...]

  • Surya6: Grazie a tutti. In verità l idea non nasce dalla pubblicità del [...]

20
9
80

Non solo Rolex

una beneficenza "originale"

12 September 2025

L'idea era semplice. Bastava essere in due. Una bella coppia ben vestita. Blazer e regimental per lui, outfit decisamente più modaiolo per lei, con qualche audace trasparenza. Il solito cliché del maschio benestante, che al villone al mare, alla macchina di prestigio, e al Rolex di ordinanza aggiunge [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Arrivo in po' in ritardo, hanno già detto tutto e ho condiviso i [...]

  • Aaron: Grazie Paolo per avermi citato nel tuo discorso di accettazione dell'Oscar! [...]

3
7
42

L’elemosinante

Vas
11 September 2025

Un uomo viene da te e vuole venderti dei calzini e quello che capisci è che ti sta chiedendo aiuto, in effetti potresti anche avere bisogno di un bel paio di calzini nuovi, ma non riesci lì nel momento a restare lucido. Ammettiamo pure che tu te ne accorga cioè che quei tuoi calzini assottigliati [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Miu: Bel testo.Mi ha colpito molto come hai raccontato la scena non dal punto di [...]

  • Ondine: Prezioso il tuo sforzo analitico. Piaciuto.

9
9
73

Una favola a lieto fine. Col Cavolo... 1/2

11 September 2025

C’era una volta, in un posto lontano, un regno sconosciuto ai più, abitato da un popolo che si faceva chiamare Brassicaceo. Era una popolazione tranquilla e variegata, con la pelle di diversi colori. Alcuni erano bianchi, ma c’erano anche i neri, i rossi… i più numerosi però erano i verdi, che [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miu: Fantastica. Che idea originale trasformare cavoli e broccoli in re e regine! [...]

  • Teo Bo: Bella Zero! Leggo subito il seguito già trasmesso da redazione. Secondo [...]

6
10
59

Il lampo

10 September 2025

In questa stanza muoio di caldo, eppure sto bene. Seduto alla scrivania, rivolto verso la finestra. E’ sera, buio pesto, fuori si vedono soltanto le luci stradali. Dei cani abbaiano, delle macchine passano anche più veloci del dovuto. Davanti a me ho poche cose: un libro, una bottiglia d’acqua, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Leobiagi: Rubrus, l'ispirazione era proprio quella. nonostante non ami Pascoli come [...]

  • zeroassoluto: Benvenuto Leo in questo mondo di scribacchini attempati e non.
    Se studi [...]

Torna su