Arrivati in Egitto vendemmo tutto il bottino che ci fruttò un gran bel gruzzolo. Cominciammo a darci alla dissolutezza, immersi nei bagordi finchè ci accorgemmo che tutta la nostra fortuna stava calando inesorabilmente. Ci voleva un’idea per farla fruttare cosi ci mettemmo in società e diventammo gli usurai più richiesti di Alessandria d’Egitto: un’attività che non richiedeva particolare fatica, il lavoro sporco lo assegnavamo agli aguzzini, non dovevamo far altro che contare i soldi. Ci trasferimmo in un grande palazzo e vivemmo senza tralasciare nessun vizio, spendendo il denaro che sembrava non aver mai fine. Continuammo così per mesi fintantoché successe una cosa strana. Potevamo avere tutto ciò che volevamo, il problema fu che cominciammo a desiderare sempre di più e nulla ci bastava o ci soddisfaceva a sufficienza. Le feste divennero ad un tratto sempre più noiose, le donne più belle diventarono banali oggetti di un desiderio che non veniva mai placato, l’oro e le pietre preziose non luccicavano più. Non ne parlammo tra noi di questo cambiamento ma il mio complice lo subì ancora più di me: mentre il sonno abbandonò le mie notti che si trasformarono in un tormento doloroso, Haralio trascorreva talvolta intere giornate completamente ubriaco. La nostra amicizia finì per rompersi quando mi accusò di appropriarmi anche della sua parte di guadagno. Tuttavia non riuscivamo a liberarci l’uno dell’altro. Ci legava il timore di essere riconosciuti; ogni sguardo straniero che approdava in quella città ci si presentava come un’accusa. Intanto la condotta insana della nostra esistenza ci aveva corrotto anche il fisico. Haralio si ammalò di una tosse malsana che gli faceva sputare sangue dalla gola e gli indeboliva le membra; dovemmo dire addio ai festini sontuosi, alla schiera di mantenuti nullafacenti che albergavano nel nostro palazzo, alle donne lascive, alla musica, alle danze, a tutto quello di cui ci eravamo circondati fino a quel momento: tranne l’oro. La ricchezza infatti cresceva ogni giorno di più, estratta con superba indifferenza dalle vene di poveracci e ricchi come un salasso che non aveva mai fine. Il terribile segreto che ci teneva uniti, divenne la seconda malattia di Haralio: cominciò a dire che questa era la condanna per il sacrilegio che avevamo compiuto, la vendetta di Aranth. Io sapevo invece che il vero male che ci stava distruggendo lo portavamo dentro di noi forse dal giorno in cui eravamo nati. Tra i vari oggetti che avevamo prelevato dalla tomba ce n’era uno che non valeva niente. Preso insieme ad altre cose per la fretta, non lo avevamo gettato via ma tenuto come un cimelio, era un libro rituale scritto su lino prezioso. Improvvisamente il mio complice cominciò ad interessarsene, passava intere giornate a leggerlo finché iniziò ad effettuare febbrilmente ogni rito ed ogni offerta che vi era descritta. La sua smania di espiazione lo rese pazzo, viveva ogni giorno nel terrore di dimenticarsi una preghiera, un sacrificio, un’offerta. Riempì i suoi appartamenti di sacelli e quest’ossessione divenne la sua unica ragione di vita mentre la sua malattia avanzava inesorabilmente.

Ed io? Apparentemente lontano dalla caduta nel baratro, in realtà ero solo sull’orlo del precipizio. Decisi di dare un ordine alla mia vita, ero abbastanza ricco per poter cambiare in meglio la mia esistenza; mi sarei trovato una moglie e sarei andato via da lì, verso un luogo dove nessuno mi avrebbe riconosciuto. Volevo comperare delle navi e fare l’armatore. Avevo già in mente la sposa che poteva fare per me: il mercante Tanis, che ci doveva una gran bella somma, aveva una figlia di immensa bellezza e non era solo bella, era una creatura che incarnava in sé tutte quelle virtù che da troppo tempo ormai avevo ignorato. Feci in modo di avvicinarla ma lei mi guardò con odio; le offrii la prerogativa di ogni ricchezza, ma lei mi guardò con disprezzo. Non c’era da biasimarla, era questa infatti la considerazione che la gente aveva di me ma io non lo capii, almeno non subito, così volli che fosse mia nonostante tutto. Dissi a Tanis, contando sulla sua disperazione, che sarebbe stato liberato da ogni debito se mi avesse consegnato sua figlia. Il disgraziato accettò e la ragazza mi fu data. Lei mi rifiutò ed io, dapprima le concessi del tempo, perché si abituasse, però una sera, in cui ero sotto l’effetto del vino, decisi di prendermi con la forza quello che avevo profumatamente pagato. Quando però l’afferrai per stringerla a me, sentii scivolarla giù e le mie vesti si macchiarono di sangue; piuttosto che cedere si era conficcata uno stiletto nel cuore.

Stavo distruggendo tutto ciò che toccavo. La mia coscienza finalmente si aprì ma vidi solo morte, buio, angoscia, solitudine. Haralio ormai non ragionava più, inveiva verso di me e mi minacciava di morte; doveva finire, tutto doveva finire. Licenziai i servi, rimisi i debiti ai clienti, feci distribuire al popolo le mie ricchezze, altre le donai al tempio. Attesi nel palazzo ormai vuoto, che Haralio finisse il suo tormento: morì in un’alba d’estate, lo feci preparare secondo le usanze egiziane, lasciai disposizione perché venissero usate come bende strisce di tessuto ricavate dal libro rituale dal quale non voleva essere separato, nella speranza che fosse di aiuto per ingraziarsi gli dei dell’oltretomba.

Quando leggerai questa lettera, sorella cara, io non sarò più su questa terra; desidero porre fine alla mia scellerata esistenza nel deserto, da solo. Ti prego di rendere pubblico questo mio memoriale, affinché tutti sappiano la vera storia di Cneve e di Haralio e di quanto abbiano pagato la loro stupidità. Dì a nostro padre e a nostra madre, se sono sempre in vita, che il loro figlio chiede perdono.

Questo ha scritto Cneve Kasu di Clevsi.

 

Tutti i racconti

2
2
18

Non eri tu.

02 May 2025

Non eri tu A farmi tremare il cuore Non eri tu A farmi scoppiare in lacrime Non eri tu A tenermi per mano Quando fuori c’era la tempesta E I nostri corpi Erano ignudi sotto la pioggia E le galassie ci guardavano Con rammarico e deferenza, Non eri tu A sussurrare ‘’ti amo’’ Mentre I tuoi occhi mentivano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: I like.
    Ìn un cuore tradito il disincanto ci induce a non credere [...]

  • Virginia Lupo: molto triste questa poesia.
    bella ma triste.
    Mi permetta di esserle [...]

5
11
22

La metamorfosi

02 May 2025

Non ho piu una faccia. Ho una maschera. Quei 4 amici che mi leggono penseranno che tutti indossiamo una maschera per apparire come gli altri ci vogliono. Ma la mia non è una maschera metaforica è reale, in carne e ossa. Tutto è cominciato cinque mesi fa quando ricevetti una telefonata da una mia [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Peccato che si concluda così invece che con una progressiva, esponenziale [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario. Scritto veramente bene.

7
8
41

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • PRFF: I lke.
    Intrigante, scorrevole,asciutto,ritmato con bravura:
    Ci saranno [...]

  • Ecate: .... non mi stupisce che Juana vi sia piaciuta ;-)

4
3
22

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
34

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
7
29

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L’esilioDiRumba: Classicissima frase da madre nel racconto 😀 che punta sulla golosità [...]

  • Lise: Grazie a tutti per aver letto il tacconto.🙏

4
4
27

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
43

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
136

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
14
26

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
36

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
74

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

Torna su