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Il mondo era sul punto di collassare - le atrocità degli uomini lo avevano dissanguato e gli spiriti della natura volteggiavano agonizzanti e smarriti dentro i torridi cieli contaminati delle ultime foreste.
Quel giorno la madre terra rischiava definitivamente di morire, sapendo che nella sua dipartita avrebbe trascinato tutte le sue creature. Aveva sopportato fino allo spasimo ogni azione persecutoria dell’uomo, sperando in una sua presa di coscienza e che si ravvedesse di tutti i crimini di cui si era macchiato e dalla sofferenza che aveva generato. Fu così che radunò intorno al suo capezzale tutti gli animali del pianeta allo scopo di comunicare loro le sue intenzioni e insieme decidere al più presto sul da fare per evitare l’apocalisse e la sua stessa morte. Dopo un lungo e acceso dibattito e scambio di vedute, dove ognuno proponeva una sua soluzione, tutti convennero che il solo e unico modo per risolvere la scottante faccenda fosse quello di appellarsi alle prerogative del più potente virus esistente sulla terra, contando sulla sua capacità di poter contagiare nel minore tempo possibile tutta l’umanità, fino alla sua completa estinzione.
Ci fu un voto unanime per acclamazione. Il Virus accettò di buon grado di svolgere quell’arduo compito e subito si mise al lavoro mettendo a punto una strategia di guerra sofisticata e mirata che non dava scampo ad alcuna controindicazione e resistenza di sorta.
Quando tutto fu compiuto, la Grande Madre tirò un profondo sospiro di sollievo, tutti gli spiriti sorrisero e le infinite creature della natura festeggiarono l’evento intonando canti di giubilo.
Il parassita uomo era finalmente stato sconfitto e una nuova e luminosa rinascita avanzava danzando al sorgere di un nuovo giorno.
Gianni Tirelli
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Utente Anonimo
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