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Era il 2035 e il divario fra Ricchi e Poveri era a tal punto insostenibile che la forbice aveva raggiunto il massimo della sua apertura. A questo punto tutti quei beni e prodotti effimeri, voluttuari, gli illusori, i tecnologici, scomparvero dagli scaffali dei negozi e centri commerciali sostituiti da generi alimentari con un livello di qualità talmente basso da essere in seguito identificati come cibo spazzatura. I prezzi crollarono a livelli mai visti ne mai immaginati, ultimo escamotage del Sistema Mercato per evitare il suo totale default. Nulla, oltre i beni primari, aveva più valore e i soldi ridotti a carta straccia. Così accadde che una gran parte delle persone per sopravvivere, per non ammalarsi, si riversarono nelle campagne, nei boschi, nelle valli, in un generale ritorno alla terra; un’inedito ritorno all’autonomia, all’autosufficienza, alla solidarietà, dando fondo alla forza di volontà e alla passione e accettando la nuova condizione come estrema e sola salvezza a quella calamità senza precedenti che il Capital-Liberismo-Consumista aveva generato per soddisfare la sua ingordigia compulsiva di ricchezza e di potere. È chiaro che questo cambiamento di fronte della società e della realtà è stato molto più complesso e articolato, ma ho voluto riassumere la faccenda sintetizzando il suo processo di trasformazione. Ma questo è ciò che in realtà è accaduto e niente e nessuno potrà invertire o ostacolare l’onda dirompente e travolgente di questo cambiamento in atto. E grazie a Dio!
Oggi, 17 ottobre 2043, dal mio osservatorio privato sito nelle rigogliose montagne del Pollino.
Gianni Tirelli
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Utente Anonimo
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I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
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Patapump:oppss un buco in fronte...proprio non ci voleva 😎 ammazza è proprio [...]
Lawrence Dryvalley:Grazie Riccardo! Mi diverto un po' con tutti i generi; mi trovo a mio agio [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
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Gennarino:stapelia grazie! Questo tuo commento mi ha commosso. Un abbraccio.
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
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stapelia:Benvenuto il mio pseudonimo è Stapelia e commento tutti, o quasi, per [...]
(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]
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An Old Luca:Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]
Zio Rubone:Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]
Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]
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Lo Scrittore:Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]
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