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C'é un caldo infernale! A volte sembra che l'Etna abbia riversato tutto il suo calore nel cielo e trasformato l' isola da oasi in deserto. O che Eolo si possa essere fatto sedurre dalla passionalità del vento africano e abbia permesso a lui di tentar di carezzare le onde del mar mediterraneo come riccioli barocchi di una capigliatura dell' infinito. Sì, in quel mare che ha visto tutti navigare, commerciare, solcare, naufragare. In quel riottoso mare che lusinga e che punisce, che ama e riesce a mitigare l' odio per la diversità e a trasformarlo in tolleranza, accoglienza, integrazione.
A volte, chi abita lontano dal meridione non capisce perché questi italiani sono così diversi dalla freddura settentrionale, che é caratteristica per avere uomini d'affari senza scrupoli, legittimamente egoisti. E non capiscono cosa vuol dire condividere il dolore di chi lascia la propria terra, la propria famiglia per continuare a sperare. Spesso ci si ritrova come una pianta strappata dalla propria zolla e trapiantata in un altro terreno. Purtroppo però non sempre riesce ad attecchire, a fiorire; con un'alta percentuale di insuccesso la pianta lentamente perde il suo vigore e conseguentemente muore. E il caldo é una condizione che irrobustisce, scioglie, sfianca, smorza gli umori bellicosi e fa cercare la pace esteriore e inferiore. Non é come il freddo che conserva, evita il deterioramento, illude di sconfiggere il tempo ma congela i sentimenti e li trasforma in gelidi strumenti per soddisfare il proprio egoismo.
C'é qualcosa di divino nello spezzare il pane, anche duro, ammuffito, e nel condividerlo con lo straniero. C'é qualcosa di soprannaturale nell'accogliere per condividere la vita, ricevuta alla stessa maniera da tutti. Allora meglio affermare "C'é un caldo divino!". Chi lo ha deciso che il fuoco é infernale e che brucia le anime cattive? Il fuoco, il caldo, smorza i cattivi pensieri e rende complice gli uomini nella ricerca del fresco, come quando ai tempi della guerra ci si rifugiava nei ricoveri sotterranei sperando di poter scampare alle bombe degli aerei nemici. Il cuore sussultava, l'anima ferveva, fibrillava; e si pregava tutti assieme, si pregava sperando di sopravvivere. Tutti: ricchi, poveri, atei, religiosi in nome della vita. Chiusi nella stanza dello scirocco, assieme, si aspetta la fine dell' afa e non si vive in una costruzione artificiale, ma si passa il tempo in una stanza che, scavata nella roccia dentro il cuore della montagna, in mezzo al caldo, permette di avere una temperatura ottimale, in attesa che il vento caldo smorzi, gli aerei si allontanino e si ritorni a rivederle stelle.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
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stapelia:Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]
Rubrus:Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
stapelia:Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]
Patapump:e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua la trovo piu [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
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Rubrus:Aspetto le altre due parti della triologa, dunque,
Lawrence Dryvalley:Caro Rubrus, ci vorrà un po'... Ho in scaletta altro prima. Comunque [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
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Rubrus:I sogni e gli incubi assumono le forme più strane e quella del cowboy [...]
(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]
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An Old Luca:Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]
Zio Rubone:Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]
Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]
La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]
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Lo Scrittore:Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]
Rubrus:Ho letto sia l'osservazione di PT sia la tua riposta e condivido l'una [...]