La notte è limpida. Il cielo un immenso palcoscenico. Appuntamento sulla terrazza dove sono già state predisposte le sedie sdraio per l'osservazione. Alcune rimangono a bordo piscina. Si spengono tutte le luci per favorire una visione a 360 gradi. La padrona di casa prepara i drink per tutta la notte, cocktail vari rigorosamente analcolici, così nessuno potrà sospettare di aver visto le stelle immaginarie.
Arrivano gli ospiti… tutti in piscina tra uno splash e l'altro.
"Il bambino, metti al bambino i braccioli e spalmami la crema sulle spalle…"
"la crema? Mica siamo sotto il sole."
"No, la voglio lo stesso perche protegge dalla luce lunare."
"E da quando in quando ora la luce lunare fa male? Non eri dello stesso parere quando vent’anni prima ci baciavamo sulla riva del mare, di notte, romanticamente sotto il riverbero lunare".
Comunque, passiamo ai fatti. Non possiamo lasciare tutti digiuni la notte di ferragosto. E allora si dia fiato ai drink e alle patatine. Sgranocchiando, qualcuno guarda il cielo. Niente di nuovo. Le stelle sono lì, ferme come ogni sera. Qualcuna brilla più dell'altra. Forse, se cade, potrà far realizzare desideri più grossi. Chissà se siamo fortunati!
Macché drink e patatine, qui si muore di fame. Prepariamo la spaghettata. Prima però il bagno comunitario in piscina. Un' esplosione d'acqua. Chi ride, chi cerca le stelle, chi sente freddo, chi giura che non si farà mai il bagno con tutta questa gente. Intanto i fuochi d'artificio illuminano il cielo. Annunciano la fine dell' estate. E via alla spaghettata. Troppo aglio, troppo olio. Stanotte non ci si potrà baciare!
E le stelle cadenti? Nemmeno una. Quest'anno i nostri sogni non si realizzeranno. Sará per il prossimo anno! Forse.
Ah, dimenticavo... per le stelle cadenti abbiamo sbagliato giorno! Mi sono informato dopo. Dovevamo guardare il cielo qualche giorno prima, il X agosto. Me lo ha ricordato Giovanni Pascoli con la sua poesia.