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Pazzo d'amore era sempre stato Paolo. La sua vita era stata un continuo interrogarsi come riuscire a dare amore agli altri, senza farsene accorgere. Perché Paolo era convinto che è più gratificante dare amore a chi è nello sconforto, a chi è in solitudine che cercarlo negli altri. E questo nobile sentimento non era altro che l' unica soddisfazione della sua vita. E si riteneva “pazzo” perche riuscire ad amare anche chi ti ha fatto male è una follia per chiunque; ma è un tesoro che ci fa essere angeli in terra cioè messaggeri di Dio. Si era innamorato di una zingarella che chiedeva l'elemosina all' incrocio di due strade, una fanciulla dagli occhi color del cielo. E spesso le chiedeva notizie di lei quando passava con la sua bicicletta da quelle parti. Con il tempo i passaggi erano diventati così frequenti che ogni volta distoglieva la fanciulla dal suo elemosinare. Ma a fine giornata la ragazza trovava sempre piu soldi del giorno prima, anche se non aveva lavorato come sarebbe stato doveroso. Era sempre Paolo a riempire di nascosto il cappello della ragazza come ringraziamento per la sua compagnia. I due ragazzi si raccontavano storie ed emozioni quando un giorno si scambiarono un bacio. E a poco a poco, anche la fanciulla s'innamorò di Paolo. Uno di quei baci, però, fu fatale perché fu visto dal protettore della ragazza, che, una volta rientrata, subì le vergate dell'uomo, che credeva che avesse perso il tempo ad amoreggiare e non a portagli i soldi delle elemosine. Paolo passò come ogni mattina per quella strada e non trovò più la ragazza. Dove era finita? La cercò per tutte le strade ma senza esito positivo. Paolo s' intristì e si ammalò. La fanciulla era diventata così importante per lui perché rappresentava quell' amore folle che aveva sempre cercato ma che, quando aveva pensato di averlo trovato, si era rivelato sempre condizionato. La vita non è una favola, si sa, ma la possiamo trasformare in quella condizione noi, quando crediamo nei miracoli. Fu così che fu ricoverato in ospedale e lì trovò la fanciulla, che era stata anch'essa ricoverata per le vergate che aveva ricevuto. Si amarono ancora di più. La ragazza ebbe così il coraggio di denunziare il suo carnefice, che fu arrestato. E la fanciulla poté riottenere la sua libertà. Paolo guarì immediatamente. I due convolarono a nozze. E Paolo e Francesca percorrono ancora oggi la loro strada in un' altra città. Hanno perdonato il carnefice che rimase in carcere per tanti anni e che lì imparò un mestiere per andare a lavorare in una fabbrica di meccanica, quando sarebbe uscito di prigione. Francesca ebbe così tutto quello che aveva desiderato e ringraziò Paolo del suo amore, che ricambiò per tutta la vita, dandogli tanti figli, che ora allietano la casa dei due.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
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Lawrence Dryvalley:Sono curioso di leggere come terminerà il racconto... La prima parte [...]
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Patapump:oppss un buco in fronte...proprio non ci voleva 😎 ammazza è proprio [...]
Lawrence Dryvalley:Grazie Riccardo! Mi diverto un po' con tutti i generi; mi trovo a mio agio [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
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Rubrus:I sogni e gli incubi assumono le forme più strane e quella del cowboy [...]
(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]
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An Old Luca:Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]
Zio Rubone:Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]
Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]
La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]
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Lo Scrittore:Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]
Rubrus:Ho letto sia l'osservazione di PT sia la tua riposta e condivido l'una [...]