Il vecchio era anche proprietario di un cammello di nome Assan.

Viveva in un recinto da solo. Una volta aiutava Assid nel lavoro,  trasportando mercanzie nei paesi  intorno.

Ora i suoi occhi esprimevano solo una richiesta di tranquillità e di poter morire in pace senza tribolamento alcuno.

Omar non guardò bene quegli occhi, ma io sì.

Ne fui colpito, e da quel giorno passai spesso a trovarlo portandogli del cibo che recuperavo dai miei giri turistici nei mercati.

Il cammello era molto ghiotto di datteri, e questa nostra reciproca goloseria mi permise di avvicinarlo: gli offrivo direttamente dalla mano i frutti e gli accarezzavo il muso.

Non disdegnava affatto le mie carezze ,visto che nel corso della sua vita, la più carina delle manifestazioni di Assid era stata quella di spronarlo con il frustino.

Noi ragazzi, oltre giocare nella città antica, a volte ci sfidavamo.

Vere e proprie prove di coraggio. Alcune volte consistevano nel rubare dai banchi del mercato, altre di lanciarsi a capofitto lungo strade scoscese con improvvisati monopattini e alcun freno in dotazione.

Un giorno la sfida fu lanciata anche a me, sfida  che consisteva nell’attraversare a piedi la vicina oasi di Sharh El Salam e percorrerla tutta nel minor tempo possibile.

Questa richiesta avrebbe spaventato a morte anche un adulto, in quanto le storie che si narravano su quella oasi non erano tranquillizzanti.

Chi ne era entrato, non ne era più uscito vivo da poterlo raccontare.

Nonostante questi timori, accettai.

Omar mi supplicò di non andare, ma il mio orgoglio valicava la razionalità.

In prossimità dell’oasi, invocai la benedizione di Allah su di me e mestamente, come fa un buon musulmano nella moschea, entrai.

La vegetazione era rigogliosa e l’umidità altissima.

Palme imponenti erano tutte intorno a me e diverse specie di uccelli avevano dimora in quel luogo.

I fiori.

Sì, i fiori avevano petali sorprendentemente larghi e il loro pistillo era enorme.

Giunto al centro dell’oasi e trascorso diverso tempo dal mio ingresso, mi imbattei in una pozza d’acqua piuttosto grande.

La sete era tanta.

Cosi, dopo essermi messo in ginocchio e aiutandomi con entrambi le mani iniziai a bere.

La fortuna non volle assistermi. Mi sporsi troppo e caddi in acqua.

La melma che ricopriva il fondo fece il resto. Il mio corpo iniziò a sprofondare, lentamente, sempre di più, fino a coprirmi il volto.

Avevo perso le speranze ormai e le urla lanciate non avevano avuto esito.

Le braccia erano ancora per poco fuori.

Ad un tratto senti flebilmente tra le mia dita delle briglie.

Mi aggrappai a loro con tutta la forza della disperazione.

Il resto lo fece Assan.

Si proprio lui. Il mio vecchio, amico cammello.

Era scappato dal recinto, che fortuitamente era stato mal chiuso da Assid, e mi aveva seguito.

La mia vita fu salva grazie a quell’animale.

 

Mi risvegliai da quel sonnellino pomeridiano, ma spossato come dopo un lungo viaggio.

Alzandomi bevvi dell’acqua dalla brocca e mi diressi verso la porta del retrobottega.

Li una tomba con impresse solo poche parole.

Ad Assan.

Un amico che salvò la mia vita.

ALLAH ti benedica.

Tutti i racconti

0
0
11

Vacanze in America

Route 66 1di 2

07 May 2024

Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
0
7

Agua teñida

07 May 2024

Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
4

Senryu

07 May 2024

la monachella sul cavolo s'adagia - prossimo pranzo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

6
7
67

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: oppss un buco in fronte...proprio non ci voleva 😎
    ammazza è proprio [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Riccardo! Mi diverto un po' con tutti i generi; mi trovo a mio agio [...]

0
3
11

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
6
11

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
6
22

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
2
12

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
22

Il sorriso di Alex

Prequel non vincolante ai racconti sui "Sorrisi"

05 May 2024

(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: Un mio ex supercapo (ignorante e, si supponeva, raccomandato) in un'occasione [...]

  • Zio Rubone: Complimenti, Nomad. Anche ionoto nel tuo linguaggio una maggiore serenità. [...]

3
12
31

Letture da metropolitana

05 May 2024

Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Grazie a tutti!

    Caro Giuseppe Scilipoti. Le tue parole colpiscono [...]

  • L’esilioDiRumba: Molto piacevole come lettura e ritmo a mio parere musicale. C'è [...]

3
5
31

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]

  • Rubrus: Ho letto sia l'osservazione di PT sia la tua riposta e condivido l'una [...]

2
3
18

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su