“Solo gli inquieti sanno come è difficile sopravvivere alla tempesta,
e non poter vivere senza”
Emily Jane Bronte
Sveglia alle 5, levata l’ancora partirono, vento da nord quindi tramontana. Ulisse indossava la maglia perché l’aria era freschina, disse a Matteo di issare lo spinnaker, subito si gonfiò questo pallone di vela stupendo che salì in cielo, ed entrambi avevano la sensazione di navigare veramente. La barca prese velocità, lo sciacquio a poppa dava l’idea dell’andamento. Le scotte erano incrociate, andavano liberate, poi passate nei bozzellli e infine fissate ad una galloccia; intanto il sole continuava la sua corsa e man mano che si alzava aumentava il suo calore, quindi via la maglia si resta in maglietta! Ulisse passò il comando della barra di timone a Matteo, e sceso in cabina accese il tablet per qualche foto e un piano di navigazione col programma Navionics . Il prossimo porto dove attraccare avrebbe potuto essere Babilonia (nome fittizio) ma il mare cominciava a ingrossarsi, man mano che passava il tempo l’onda saliva, Ulisse era teso, pensava con quale che angolo tagliarla. Fece calare lo spinnacher e accese il motore entrobordo, ma senza dir nulla a Matteo la sua preoccupazione saliva, perché il rumore non era regolare; sembrava che il numero di giri aumentasse e poi diminuisse, forse a causa dell’intromissione di aria. La navigazione proseguiva ma il mare da formato diventò grosso e la tensione saliva ancora, ma Athena dov’era? I nervi erano a fior di pelle e cominciò ad imprecare (mare calmati!). Ma la natura ha una potenza immensa ignora gli umani e fa quello che vuole. Ulisse visto che la sua protettrice era impegnata probabilmente ad una cena sul monte Olimpo si rivolse al Dio dei cristiani e Lo invocò in soccorso ma nessuno era disposto ad ascoltarlo, si spense il motore e la barca fu in balia delle onde (maledetta quella volta che l’ho chiamata Odissea invece di Invidia come programmato!). A questo punto, controllato il programma Navionics, vide il divieto di ancoraggio e quindi decise di chiamare il 1530 come reclamizzato dalla televisione. Il racconto proseguirà per metafore o sfottiture, mi perdoneranno le forze dell’ordine ma la burocrazia italiana anche in questo caso si rivelò complicata, pasticciata, dannosa, inconcludente e solo di danno al cittadino. Cominciò il colloquio
-1530 dica -ho il motore in avaria sono a 4 miglia a nord della diga foranea di Babilonia chiedo soccorso-Lei coltiva i pomodori a casa sua ? A che punto sono dalla maturazione ?-sono in balia delle onde,il mare è molto grosso,venite a salvarmi ! – si ma le zucchine sono fiorite o le sta già raccogliendo – forse non ha capito sono in balia delle onde ho paura di crepare mi mandi qualcuno ha soccorrermi ! – va bene ma ha seminato i fagioli ? – La smetta di farmi domande inutili sto crepando mandi qualcuno – non compete a me Lei deve telefonare ai carabinieri di Babilonia – si metta in contatto Lei poi me li passa- posso solo darle il numero telefonico- va bene aspetti che lo scrivo – ok – carabinieri di Babilonia dica – ho il motore in avaria sono a 4 miglia a nord di Babilonia chiedo soccorso ! Ricominciò la stessa serie di domande inutili sempre in balia delle onde ! – la prego venite a soccorrermi ho anche il divieto di ancoraggio sul punto nave dove mi trovo – ma in caso di emergenza può buttare giù l’ancora , le diamo il numero telefonico della guardia costiera ma deve telefonare lei noi non siamo autorizzati -ok-Guardia costiera di Babilonia dica- ho il motore in avaria ………………….- Ricominciò la serie di domande inutili ……………………… Veniamo solo a soccorrere le persone,la barca la deve abbandonare in balia del mare ! – ma già ho impiegato 40 anni ha trovare i soldi per comprarla e dopo 3 giorni la butto via, piuttosto crepo assieme ! – chiami i rimorchiatori del porto per la barca – rimorchiatori del porto dica – sono in avaria a 4 miglia a nord di Babilonia dovrei essere rimorchiato quanto mi costa ? – 400 € – ciula come siete onesti ! – se ci chiama domani ch è lunedì costa meno essendo feriale – cioè quanto ? – 400 € – mi spiega la differenza tra 400€ oggi e 400€ domani ? – oggi è domenica, potrebbe essere di più ! Grazie aspetto domani ! Intanto la dea Athena avendo finito il pranzo sul monte Olimpo aveva interceduto con il dio Poseidone affinché calmasse le acque e il nostro eroe potesse salvare lui stesso e la barca ! Chissà, forse il ministro preposto ha fatto il calcolo che se per soccorrere un cittadino in mare passa parecchio tempo a rispondere domande inutili a tre istituzioni diverse ( 1530 – carabinieri – guardia costiera ) il mare ha tempo di calmarsi è così si risolve il problema da solo ! Ulisse tranquillizzatosi, decise di cenare e non pensare al dopo, anche il suo animo s’era calmato come il mare, ma finita la cena ci fù la sopresa, arrivarono i soccorsi ! La guardia costiera accostò e domandando se fossero loro i richiedenti soccorso; accettò di rimorchiarli in porto a patto di dirlo a nessuno in quanto non permesso dal regolamento ! Dato disposizione di come effettuare il traino lo si effettuò arrivando così alla banchina del porto per l’ormeggio ! Grazie Guardia Costiera per aver seguito il buon senso e non i regolamenti burocratici ! Arrivò la notte è con essa la pace nell’anima ed un sonno ristoratore ! Sveglia alle 7, colazione al bar e ritorno in barca . Alle nove arrivarono due ufficiali della guardia costiera ricordando il soccorso del giorno prima, sembrava che il capitano della caserma voleva rifarsi del costo del carburante della lancia di soccorso con una bella multa ! Quindi controllò tutti i documenti, i razzi di segnalazione. cassetta pronto soccorso, giubbotti di emergenza, estintore, tutto regolare, e gli venne chiesto di portare tutti i documenti in caserma nel pomeriggio per la registrazione! Ulisse contattò un cantiere per riparare il motore, sarebbero venuti il giorno dopo! Al pomeriggio era la calura africana di “Lucifero” e il nostro eroe si recò dalla Guardia Costiera in bermuda e a dorso nudo ma all’ingresso viene respinto dal piantone per vestito non consono quindi altri 4 km di strada per tornare in barca indossare una camicia e ritornare in caserma! Finalmente venne accettato senza subire multe! Il giorno dopo il motorista disse che probabilmente l’aria entrava da un pompetta manuale inutile in quanto il filtro del carburante è esso stesso pompetta quindi la eliminò! Le speranze su questo motore non finivano mai. Quella sera pizza e coca cola in un localeda cui ci fecero andar via frettolosamente a fine orario (vivono di turismo o sperano di vivere in futuro di assistenza pubblica ?). Seguì un buon gelato anche per la necessità di ricaricare telefonini e tablet nella gelateria .