Guido senza meta. 
Fermo l'auto lungo la strada per cogliere in uno scatto un tratto di costa che amo. 
Oggi  i colori del mare , dominano ogni pensiero….
Mi avvicina curioso un anziano signore. 
"Bello, vero, signora?
Scenda a fare il bagno e non se ne pentirà. 
Ho costruito scaletta e corrimano per dare a tutti la possibilità di godere questo posto." 
" Grazie, accetto volentieri il suo consiglio"
Prendo telo, scarpette e cappello. 
La strada è scoscesa, semplice solo per chi conosce da sempre questo posto.
Mi fermo a metà strada. 
Un gigante seduto sugli scogli, osserva il mare. 
Accanto a lui, una donna dalla pelle colore cuoio,in costume nero e sobrio, armeggia abilmente con un vecchio coltello, raccogliendo patelle. 
I molluschi, pendono numerosi  da un retino, agganciato ad una cintura di fortuna. 
Attenta  ,scruta il fondale. 
Mi sorprendo a fissarli. 
Sono spettacolari nella loro muta complicità. 
Mi dispiace quasi di aver rotto quel chiassoso silenzio, con il mio breve saluto. 
Stendo il telo e mi guardo intorno. 
La bellezza del luogo è incantevole, ma loro di più. 
Metto le scarpette per camminare sugli scogli, lui mi segue con lo sguardo e mi indica con la mano il percorso più semplice. 
Scendo in acqua.
"Sono quarant'anni sa, che io e mia moglie veniamo qui."
Ha gli occhi più blu del mare. 
Monili al collo e bracciali colorati, barba e capelli bianchi su una stazza di circa 1,90, farebbero pensare ad un vecchio hippy. 
Profuma di libertà. 
Invece... 
"Ho volato per quasi 50 anni, sono un pilota dell'aeronautica in pensione. 
Sono stato con i piedi più in aria che a terra."
Sorride e accenna lei. 
"Sa una cosa? Non sono stato mai capace di farla salire in aereo! 
È una donna forte mia moglie. 
Il debole, se pur non si direbbe, sono io. 
Tra qualche mese lei mi donerà un rene, diversamente non potrei farcela" 
Raccolgo l'acqua tra le mani e mi bagno il viso per nascondere le lacrime. 
Gli sorrido e lui abbassa il volto. 
" L 'amo tanto, mi creda. "
Gli credo, ho visto questo prima di toccare gli scogli. 
Lei intanto raccoglie i suoi arnesi. 
" Riporto tutto in auto e scendo a riprenderti" 
Lui risale affannato dall'acqua e si perde con lo sguardo tra gli alberi sul ciglio della strada. 
La segue con gli occhi. 
Eccola che rispunta sui gradini di pietra. 
Gli si aggrappa al braccio, si gira e mi saluta dicendo:
" Ha visto quanto è forte? 
L'aspetto venerdì, domani sono in dialisi. È stato bello parlare con lei" 
Anche per me. 
Sorrido e abbasso lo sguardo per non imbarazzarlo nel suo arrancare. 
Penso che in nessun altro luogo, sarebbero tanto perfetti, come in questo angolo  dimenticato ed incontaminato dal tempo. 
Spariscono tra i rovi. 
È calato anche il sole. 
Torno a casa e ripenso ad una vecchia frase letta qualche tempo fa. 
"Quando mostri le tue debolezze c'è chi ne approfitta e chi se ne prende cura. 
È così che conosci il valore delle persone ..." 
È così, sono certa, che si costruisce il …

”Per sempre”.

 

(Scario 21 agosto 2021)

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