Pudore e tenerezza affiorano nel condividere questi stralci di vita col mio compagno indiano Shori Lal (diamante rumoroso). Pudore perché mi sembra di rivelare piccoli segreti e tenerezza nel ripensare al mistero dell’incontro che ci ha colto di sorpresa, entrambi sopraffatti da qualcosa di più grande di noi. 
Era il 1991 in India in un luogo di villeggiatura in collina non lontano da Mumbai. Io, a 52 anni, preferivo stare sola, nonostante fossi corteggiata, perché volevo sì un uomo con cui sentirmi energeticamente in sintonia, ma doveva essere qualcuno che mi facesse dire un gran sì. E successe quindici giorni dopo! Lo “vidi” per la prima volta seduto in meditazione, una schiena un po’ curva e una coda di cavallo, rilassato come un bimbo che gioca con la terra. Lui, 62enne, indiano, in pensione, con una famiglia ‘combinata’ alle spalle, lavorava da quattro anni in una comunità internazionale che mi aveva accolto per il mio periodo di ferie. Lui mi “vide” una mattina, quando andai a sedermi al suo tavolo per colazione. 
Pur scambiando poche parole, l’energia che circolava tra noi mi colpì profondamente! Da subito mi sentii accolta e accettata nel mio femminile, cosa che non è mai venuta meno nel corso dei 22 anni passati insieme. Lui cercava una donna dopo la separazione con la moglie: “Eureka! Eureka!” ripeteva dopo avermi incontrata, esultando.


Questa fu la nostra crescita:  io interessata a quel maschile profondo e misterioso che mi aveva attratta e che ho amato, lui alla scoperta del femminile. “Nonostante avessi alle spalle trentacinque anni di matrimonio e quattro figli, non avevo mai conosciuto il femminile nella sua essenza e nelle sue manifestazioni” mi diceva e ancora: “Tu non sai, Savina, cosa vuol dire per un uomo sentire il suo cuore battere per una donna!”.
Un giorno un’amica,  osservandoci insieme gli sussurrò in Hindi all'orecchio: “Con questa donna non so cosa ti succederà...”, come a sottolineare le grandi differenze che ci separavano. E aveva visto giusto. Il suo corpo sempre caldo, il mio sempre freddo. Lui, da pigro, mi chiamava “Miss Fatto”! Io, efficiente trottola cittadina da sempre, lui di un villaggio sperduto del Punjab, profondamente legato alla natura. Per lui vivere con una italiana socievole e indipendente, così diversa da una 'signora' indiana, era come vivere all'estero! Ridevamo molto insieme, io col mio fare clownesco, lui stupito come un bimbo, sempre pronti a fare esperienze che interessavano entrambi!

 

Le nostre due opposte culture non erano comunicabili a parole ma il momento presente, pulito, fresco, era tutto quello che avevamo e ci si intendeva anche senza parlare.

Non ha mai letto ciò che scrivevo, ma una volta mi disse: "Savina, smetti di scrivere poemi, e fà che tutta la tua vita diventi poesia!"

 

Nella convivenza ero una novellina! Abbiamo quindi affrontato la strada insieme come principianti a cui tutto risulta nuovo e non ci è mai passato per la mente che ci mancasse qualcosa, grati di vivere come eravamo.

In cucina da subito avevo messo una lavagnetta con scritto “Evviva le differenze!”. Oggi più saggiamente aggiungerei “Evviva lo shock delle differenze!”. 


L’adattamento non è stato nè facile nè immediato, ma eravamo, a vederci insieme, la coppia più felice del mondo! 
Ho iniziato a mettermi in discussione nel momento in cui, prendendo spunto dalle situazioni che vivevamo, mi accorgevo che lui aveva un approccio completamente diverso dal mio (a cominciare dal mangiare), soprattutto da quando, dopo avere entrambi lasciato il volontariato nella comunità, eravamo soli 24 ore su 24! E ricordo che dicevo a me stessa:  "Savina o cambi, o cambi! Se non capisci quest'uomo che ami capirai mai nessuno!” Non c’era tempo da perdere e ho cominciato da zero, come una bambina, a chiedergli quando non capivo: perché hai detto questo o perché hai fatto quest’altro? E  lui rispondeva sempre con l’esempio sia nelle parole, sia nella risata o nel silenzio. È così che ho dovuto riflettere e che ho cominciato a cambiare. Ricordo ancora che avevo appena compiuto i 60 anni!

Abbiamo prima imparato dalle piccole cose, simili al "pucciare i piedi" in una pozzanghera d'acqua, ben sapendo che l’oceano dell’amore non sarebbe stato poi così difficile da raggiungere.

Le separazioni ci hanno aiutato molto: non sarei mai riuscita a vivere con un uomo 12 mesi di fila. Per fortuna la sua famiglia aveva ancora bisogno di lui e io dovevo uscire dall’India per un nuovo visto almeno ogni sei mesi o un anno. Queste alternanze sono state un toccasana, perché c’era il ritrovarsi, la gioia di sorprendersi  per la nuova consapevolezza da condividere!

Ho vissuto l’apparente contraddizione di essermi sempre appoggiata a lui, pur mantenendomi ben salda sulle mie gambe e facendo sempre quello che volevo. Salvo casi particolari lui non è mai intervenuto nella mia vita. Quando gli chiedevo consiglio mi rispondeva: “Follow your feeling”  “Segui quello che senti!”


Ha subito imparato l'italiano che gli ho insegnato a partire dall'alfabeto indiano (che conta 52 lettere e col quale si può scrivere la pronuncia di tutte le lingue) e che avevo iniziato a studiare a Parigi ancor prima di incontrarlo!

 

Quando hai conosciuto l'amore non ha importanza una fede al dito e oggi posso dire   che sono vedova senza mai essermi sposata!

E ho visto col cuore il miracolo di due opposte energie che viaggiano nella stessa direzione e si fondono, fedeli a quel mistero che le aveva all'inizio messe insieme.

Tutti i racconti

0
0
4

vino al tramonto

08 May 2024

Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

L'uomo nel parco

08 May 2024

Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
4

Vacanze in America

Route 66 2di 2

08 May 2024

Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
3

Sedoka 5

08 May 2024

ondeggia forte quel rosso papavero nel campo di tritico diversa vita nel croscio naturale infonde forza pura Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
27

Vacanze in America

Route 66 1di 2

07 May 2024

Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • stapelia: Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]

  • Rubrus: Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.

2
2
14

Agua teñida

07 May 2024

Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]

  • Patapump: e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua
    la trovo piu [...]

1
3
9

Senryu

07 May 2024

la monachella sul cavolo s'adagia - prossimo pranzo Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

6
9
73

La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
3
12

Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
6
15

Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
6
23

IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
2
13

Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su