Dodici tavolini, messi in cerchio, quasi a toccarsi, le sedie ordinate sotto di ognuno, che per sedersi bisognava sfilarle come cassetti da un mobile in corridoio. Un uomo al centro, in piedi, silenzio attorno. Duplicava le parole, reggeva lo sguardo. Ad ogni teoria seguiva un assioma o un paradigma sul tempo, lo stesso tempo che odiava, che ne rifletteva l'ombra dal finestrone in alto. Studió quasi una vita per elaborare il pensiero. Assorbì la paura dell'incomprensione, si lasció andare alla paura, ma spalle forti e palle quadrate. Quello che non ero io, ascoltatore mutante ed inerme, che da quel professore, alter ego possibile d'ognuno, mi lasciavo cullare, poi inebriare, poi ferire. I passi che mi separavano dall'aula rappresentavano l'antitesi della cura. Sapevo che entrando avrei trovato riparo, forse qualche schiaffo, qualche strano sorriso, ma un sorriso. Si, un riparo, dicevo. Fuori pioveva da anni. Gli ombrelli eran pieni di piccoli forellini, ognuno filtrava gocce pesantissime, tutte insieme bagnavano e ammalavano il mio corpo. Ma lui era lì, professore di vita, accordatore di note liete, passista di alte cime. Si chiamava come me. Forse anche questo mi legava. Non lo affrontai mai, non ebbi il coraggio di portarlo dalla mia parte a fargli vedere i luoghi oscuri in cui mi sedevo a pensare. Avrei voluto condurlo fino alla statua di quel condottiero che come me, aveva qualcosa da difendere, forse niente da lasciare, ma un destino da scrivere. Forse, una volta gli parlai, ho un vago ricordo. Lo incontrai nei panni dell'uomo, quello che forgiava costrutti del giorno dopo, quasi non mi accorsi, ebbi un attimo di sereno:"posso darle una cosa?", "per me?" , "Per Lei ho raccolto questi, sono i pezzettini d'ombrello che perdo ogni giorno, li unisca e ne faccia uno solo, uno nuovo, per me". A quel punto, l'animo mio, strinse le mani , si diradó fra la nebbia.

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vino al tramonto

08 May 2024

Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]

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L'uomo nel parco

08 May 2024

Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]

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Vacanze in America

Route 66 2di 2

08 May 2024

Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]

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  • Rubrus: Mi rifaccio un po' al commento di Stapella e dico che cosa, secondo me, [...]

  • Lo Scrittore: Lo scrittore x rubus- stapelia
    Perbaccolina, un commento davvero esaustivo [...]

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Sedoka 5

08 May 2024

ondeggia forte quel rosso papavero nel campo di tritico diversa vita nel croscio naturale infonde forza pura Laura Lapietra ©

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Vacanze in America

Route 66 1di 2

07 May 2024

Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • stapelia: Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]

  • Rubrus: Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.

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Agua teñida

07 May 2024

Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]

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  • stapelia: Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]

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Senryu

07 May 2024

la monachella sul cavolo s'adagia - prossimo pranzo Laura Lapietra ©

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La Rapina

06 May 2024

I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]

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Haiku

06 May 2024

hanami passa - come bei coriandoli cadono fiori Laura Lapietra©

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Vi racconto "La mia Nascita" e come è nata la relativa poesia umoristica

Dai racconti di mia madre.

06 May 2024

Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]

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IL COWBOY GIGANTE

06 May 2024

IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]

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Haiku

05 May 2024

olive verdi - in quel vecchio frantoio l'oro di terra Laura Lapietra ©

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