Ma questa non è Roma mia, o almeno non come la vivo. Mi sembra di essere immerso in un documentario in bianco e nero… ma a colori.

Macchine d’epoca, vestiti d’epoca, negozietti artigiani, un ragazzino che piscia contro il muro, due popolane che chiacchierano in finestra tra due palazzi, un rumore che si avvicina, un carro trascinato in mezzo alla via senza che nessun’auto strombazzi il suo disappunto, il legno delle ruote sbatte sui sampietrini, rumore d’altri tempi… di questi tempi! Mi sento un estraneo a due passi da piazza Navona, tra Ponti e Parione.

Un gatto! Mi guarda sorpreso, forse si è accorto che non c’entro nulla con gli altri, la sua attenzione dura pochi secondi poi il suo “vivi e lascia vivere se non sei cibo o non ti posso usare per giocare” prende il sopravvento e mi mostra la coda sdegnato.

Vedo più avanti un mercatino rionale a due passi dalla chiesa di Santa Maria della Pace, donne che “smucìnano” la frutta, guardate con interesse di cassa dai lavoranti vocianti.

Mi sento perforare da uno sguardo, mi giro e vedo un vecchietto che mi osserva, il suo viso è piantato su due mani ossute intrecciate che sovrastano un bastone da passeggio. I suoi occhi non si abbassano, cercano una complicità che ricambio volentieri.

 

- Nun sete de qui!

- E allora? So’ de Trastevere.

- C’avete quarcosa de strano.

- Tanto si ve lo dico nun ce credete.

- So’ vecchio, nun me stupisce più gnente.

- Tanto pe’ sapè, in che anno stamo?

- Ner ’55, 3 agosto se v’interessa.

Praticamente è il mio non compleanno, nascerò fra due anni esatti!

- Vengo dar futuro, dal 2014 e nun so’ perché so’ capitato qui.

- Stavate a dormì ed avete iniziato a sognare.

- Me state a cojonà?

- Nun ve rendete conto che nun ce so’ artre spiegazioni?

Mi guardo intorno, ora mi sembra tutto meno assurdo, non ci avevo ancora ragionato sopra, ma ci sta tutto, sto dormendo e sogno Roma mia, perché non ho iniziato da casetta allora? Via della Luce è a neanche un chilometro da qui! Mio padre starà bighellonando con mio zio… no, ancora non è mio zio, lo acquisirò fra tre anni, quando sposerà la sorella di mia madre.

- Mo’ ce credete signò?

- Ce devo da crede pe’ forza, ma perché per voi è tutto così normale?

- So’ parcheggiato qui, aspetto de tornà dar Signore, me piace guardamme intorno pe’ cerca quarche stimolo de chiacchiera.

- Sor Maé, ma voi abbitate ar centro, siete 'n privilegiato.

- Ma che dite, tutti i romani abitano ar centro, ‘ndo vorreste abbita, insieme a li burini che ariveno da fora? In borgata?

- Tanto pe’ curiosità, che intendete pe’ borgata?

- Beh… Primavalle, er Casilino, er Tuscolano dopo l’archi de San Giovanni…

- … ho capito, ho capito, er centro de li tempi mia.

- Sete diventati così? Nun ve ‘nvidio!

- Neanch’io me invidio, ve l’assicuro

- Voi de quanno sete?

- Mi madre e mi padre se so’ appena riconosciuti, nascerò tra ‘n par d’anni.

- C’avete tutta la vita dinanzi

- Magari sor Maé, ormai la mezza via l’ho bazzicata ed abbandonata, fra ‘n po’ c’avrò l’anni vostra, però nun me lamento, er superfluo me lo so sempre trovato, anche a scapito dell’utile.

- Me piacete straniero de tempo, sembrate dell’anni mia.

- Magari sor maé, vorrebbe davvero vive qui, senza computer, cellulari, caos…

- Nun capisco quello che dite, so’ cose brutte?

- No, so’ cose bellissime,aiutano a vive mejo, ma nun servono a ‘n cazzo se pe’ fa du’ chiacchiere come stamo a fa’ adesso me devo appiccicà a ‘n televisore.

- Por’omo, prova a nun svejatte, rimani qui.

- Magari, nun posso, mica me posso comannà li sogni, fra ‘n po’ tornerò a casa mia.

- A Trastevere?

- Maddeché, dovrebbi avé li sordi pe’ potemmelo permette, solo li stranieri ce viveno ora, vorrebbero cerca li sapori antichi che loro hanno fatto sparì, vivo a Monterotondo!

- Così lontano? Nun ce so’stato mai!

- Pensate che è consideratala periferia de Roma, robba da pendolari.

- Continuo a nun capivve, ma me piace avé chiacchierato co’ voi, ricordateve de me, quanno ve svej…

E’ mattina…sono le sei, Aliduccia dorme, me sto’ a scrive sotto, mo’ m’arzo e comincio questo.

 

(continua)

 

 

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