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Ho visto un gabbiano mangiare la pizza la pizza era rossa e il gabbiano era pazzo per la pizza gli piaceva così tanto che senza paura se la pappava in mezzo alla strada da solo perché era pazzo per la pizza che era rossa con il pomodor e che cazz così bon che nessuno lo doveva disturbar che bella scena, lui che la gustava manco fosse una scimpanzé oppure come il mio amico Armando che tutti sanno che esagerato va pazzo per la pizza rossa solo che Armando come il gabbiano le ali non ha perché sentite questa novità il pennuto bianco dalle grandi ali una volta acchiappata la pappa si alzò in volo con la pizza, come un pazzo si librò sopra i palazzi e poi si buttò in picchiata con un giro della morte a pelo strada, io lo so perché con la bicicletta anch'io l'ho seguito in cielo per dirgli "Gabbiano ma nella pizza rossa che hai trovato il peperoncino?" ma lui mica mi ha sentito ha continuato a volare e dei cassonetti pieni di leccornie non gliene è fregato un casso e che cazz come un razzo si è ficcato dentro al bar ha fregato un bicchierino di limoncello ed è uscito dalla finestra del retro, Mario er benzinaro seduto al tavolino l'ha visto ma non ha detto niente al barista che neanche se ne è accorto voi pensate che è finita? Macché dalla finestra ancora con la pizza rossa in mezzo al becco è riuscito a farsi un goccio di limoncello, con un ruttino di filato ha sfiorato il fioraio, con le zampe ha grattato come un flash una rosa rossa, minchia ma chi è stò gabbiano extraordinario? Io avevo messo il turbo alla bicicletta e lo seguivo curioso di vedere questa storia come andava a finire e infatti il gabbiano ormai pazzo della pizza rossa digerita con il limoncello e con la rosa sgraffignata la lanciò alla cassiera delle giostre che felice fece fare tanti giri gratis ai ragazzini che risero come matti quando videro il gabbiano fare la popò sulla testa di Raimondo il bidello che infuriato montò su un cavallo alato rincorse il gabbiano per dirgliene quattro "Raimondo vuoi un goccio di limoncello così facciamo pace?" apostrofò il pennuto al bidello, l'ometto ridendo accettò l'omaggio del gabbiano e tutti insieme me compreso in bicicletta andammo allo stadio a vedere la partita.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
Tempo di lettura: 30 secondi
Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]
Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]
Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]
Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
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stapelia:Ho affrontato due volte il testo e, pur avendolo capito e seguito sin da subito, [...]
Rubrus:Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
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stapelia:Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]
Patapump:e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua la trovo piu [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
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Rubrus:Aspetto le altre due parti della triologa, dunque,
Lawrence Dryvalley:Caro Rubrus, ci vorrà un po'... Ho in scaletta altro prima. Comunque [...]
Quando venni al mondo, primo di tre figli, partorito in casa al Parco Cis 299, pesavo un chilo e ottocento grammi. Ero scheletrico. Mia mamma piangeva e si disperava per questa situazione. Non bastava ciò, per disperarla, ma si aggiungeva anche il pessimismo del medico curante il quale non dava [...]
IL COW-BOY GIGANTE Ai tempi di Kyzmiaz, cioè quando ero un adolescente difettoso, sognavo tanto, sì sognavo come un matto. Alcuni erano sogni ripetitivi, sognavo spesso cascate o spiagge, oppure di volteggiare in una pioggia di fiori o di volare. Certuni erano terribilmente statici come "il [...]
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Rubrus:I sogni e gli incubi assumono le forme più strane e quella del cowboy [...]