ore 16 e 20, 24 dicembre.

15 minuti
In questi giorni i telegiornali annunciano neve record. Come per il caldo, record. Per l'afflusso ad un evento, record.
E' importante arrivare per primi di questi tempi.
Io so benissimo che non saranno quindici minuti d'orologio. E' un modo di dire, il tempo, per quel cartello luminoso. Sottoterra scorre in maniera diversa, si vede. Però così tanta attesa è strana.
In questi giorni sono tutti in giro a far compere e con  questi ritardi si innervosiscono molto. Che guaio.
Ho 40 anni e il mio nome ormai ha poca importanza, negli ultimi 15 anni ho preso questo treno per 5 giorni la settimana, a volte 6. Ma il sabato era diverso e non perché le carrozze sono molto meno affollate né perché il viaggio è più veloce, senza il saliscendi dei lavoratori. Al sabato c'era un vuoto grande grande perché sulla solita carrozza, quella in fondo seduta in piedi, alla sinistra della porta centrale, non c'era Chiara.
13 minuti
Chiara ha preso sempre lo stesso treno, stessa carrozza, stesso identico orario per 8 anni, 2 mesi e 5 giorni.
Quando era malata o in ferie no, questo è chiaro, odio ribadire l'ovvio ma è importante prevenire lecite 
obiezioni. Non saranno proprio 13 minuti, negli ultimi 5 giorni Chiara non ha preso il nostro treno.
Sono uscito molto presto stamattina e ho fatto due passi per il quartiere, mio padre russava come un treno merci quando sono uscito pian pianino dalla stanza, chiudendo dolcemente la porta. Mi sono vestito in cucina e gli ho lasciato il caffè nella moka, dovrà solo accendere il gas.
10 minuti
Quando vidi per la prima volta Chiara, 8 anni, due mesi e 5 giorni fa, decisi che avrei preso quello stesso treno fino alla fine dei miei giorni, forse sarebbe successo qualcosa che ci avrebbe costretti a parlare e conoscerci. A volte basta poco, un guasto, un ritardo, una frenata improvvisa che fa abbracciare tutti quanti. 
Ma io non avrei approfittato della situazione, sarei stato un galantuomo e lei avrebbe apprezzato molto le mie attenzioni. mica come gli altri, che se ne approfittano e non vedono l'ora che ci sia una frenata improvvisa per allungare le mani.
Quando mia mamma se ne andò, rimasi solo con mio padre che è vecchio e sta tutto il giorno al bar, ma non il bar sotto casa, va fin dall'altra parte di Milano, nel bar della piazza in cui è cresciuto. Si ritrovano tutti lì, tipo i Ragazzi della via Pal della terza età.
8 minuti
Questa ragazza si è seduta a fianco a me, sul marmo gelido della panchina. Non guarda il tabellone ma fissa un punto indefinito. Ha i capelli molto corti, nerissimi, e gli occhi anche loro neri.
Quando mia madre se ne andò lasciò solo un biglietto con scritto: 
mele
patate
ammorbidente
e siamo rimasti io e papà, che però non è più tanto affidabile. Sta al bar tutto il giorno e tra andare e venire, a casa non c'è mai.va nella piazza della sua infanzia, mi ha raccontato tanti fatti successi in quel quartiere, quando era un ragazzino del dopoguerra. Dice che oggi ci vorrebbe un bel dopoguerra, 
non tanto una guerra, dice, ma un bel dopoguerra sì.
Sta fortuna del dopoguerra mica l'abbiamo avuta, lo dice anche Marcello. 
Io non posso invitare nessuna ragazza perché lui potrebbe comunque tornare e non sarebbe educato chiedere a una persona di sloggiare, l'ho detto anche a Marcello che ha rdiposto Che guaio però.
Chiara in metropolitana legge sempre i giornali che si prendono gratis. Io invece niente. La guardo, senza però farmi vedere.
6 minuti
la ragazza si pettina i capelli cortissimi con una spazzola, sembra un pittore che rifinisce un grande dipinto. la banchina ormai è pienissima e tutti sono nervosi perché è quasi Natale e insomma così proprio non si può, che disservizio, diamine.
A Natale, tanti anni fa, facevamo il pranzo del 25. C'era papà, che diceva Ho nostalgia del bar, c'era la mamma che non era ancora andata via, e venivano sempre lo zio Pietro e la zia Clarissa, che poi sono mamma e papà di Marcello.
Ho fatto il viaggio da casa a lavoro con Chiara ogni giorno (tranne nei fine settimana e quando ero malato o lei era malata, oppure anche se uno di noi due era in ferie, anche se spesso io non dovevo lavorare ma prendevo ugualmente il treno, poi tornavo a piedi verso il quartiere). ho aspettato ogni giorno una scusa per parlarle.
Ora la ragazza coi capelli corti guarda fisso e respira, ogni tanto. si stropiccia le mani pallide e ossute e la banchina è piena di gente, tutti con almeno cinque sacchetti per mano, sul alcuni c'è la scritta AUGURI.
Se Marcello fosse qui andremmo al bar-pasticceria da Romeo a bere un cappuccino senza schiuma (io) o una cioccolata (lui ma anche io a volte) e mangeremmo due brioches a testa. marmellata. cioccolata. poi viceversa.
4 minuti
Marcello abita nel mio stesso stabile, che è uno stabile bellissimo, di quelli popolari col cortile grande grande e tanti altri stabili con cui condividere il cortile e i bambini nordafricani in bicicletta e la gente che non si fa mai i cazzi suoi. Ogni tanto viene la polizia a fare delle perquisizioni in case che sanno loro, qualche volta vengono perché qualcuno li chiama, magari si sentono delle urla e gente che grida Aiuto mi ammazza!
Chiara d'inverno mette sempre un piumino lunghissimo che la copre fino alle caviglie ma da primavera in poi predilige vestitini che le arrivano appenma alle ginocchia, di tanti colori diversi. mai troppo accesi, panna, rosa cipria, a volte fiorellini.
Ha i capelli castani e molto mossi, lunghi fino ai gomiti.
3 minuti
Una sera al bar della piazza, che prima era di un tale del sud ma adesso ci sono i cinesi e le slot machine, Marcello mi ha detto che aveva conosciuto una ragazza e che, se mi andava di conoscerla, di prendere un'altra birra, che stava arrivando assieme a Marisa. Marisa mi sta sui coglioni, è la dirimpettaia di Marcello ed era a scuola con noi. Ma io e Marcello eravamo nella 3A, terzo banco a sinistra. lei nella 1B, ultimo banco, fila centrale. Coppia fissa con Maristella Bettini, che nel fratempo ha avuto un po' di figli con un tassista che a furia di cocaina si è pippato la licenza. Marisa mi sta sui coglioni, dai tempi della terza media. Marisa ha presentato Chiara a Marcello. Per prevenire illazioni dirò che Marisa mi sta sui coglioni dai tempi delle medie.
1 minuto
Io so che il minuto annunciato da tabellone è fittizio.
Dopo il pranzo di Natale, che era lunghissimo e si mangiavano tre primi e sei secondi (perché tutti portavano qualcosa), poi dolci e spagnolette e mandarini, i grandi restavano a tavola, e noi bamini scartavamo i regali. Quando eravamo piccoli piccoli c'erano il Nonno Emilio e il Nonno Silverio, che
avevano fatto la guerra, che fortuna, solo che uno era andato in Russia e l'altro era diventato partigiano.
Ogni Natale litigavano sul concetto di servire la patria, la mamma diceva Dai basta su, son passati tanti anni, e poi ridevano tutti, anche le nonne. Ma i nonni mica ridevano.
Al bar del cinese io sto bevendo la birra e Marcello mi fa Ecco, ti presento Chiara.
In arrivo
Non credo che capiranno perché io ora mi spiaccicherò contro il treno che arriva, quasi tutti si arrabbieranno ancora di più perché la metropolitana subirà consistenti ritardi proprio oggi Ma si può ma non poteva farlo in un altro momento tipo quando non c'è nessuno Ma si può ma che mondo e che maniere.
L'aria si sposta, fredda e veloce. Mi alzo e penso a Marcello, che una settimana fa mi diceva che lui e Chiara sarebbero stati via per le vacanze di Natale, a Ponte di Legno, dove i suoi di lei hanno una casetta col camino.
Chiara non sta, sai, nelle case popolari. Sai quei palazzi dopo il vialone? quelli col giardino.
Valuto il momento più giusto, la spinta corretta e la posa da assumere, sono oltre la riga gialla di sicurezza, il muso del treno sibila verso di noi.
La ragazza coi capelli corti mi supera di scatto, mi urta, la vedo sporgersi metre il treno ci corre incontro
le prendo il braccio ossuto e la strattono indietro, cade a terra e mi guarda.
Stia attenta signorina, dice uno.
Per un pelo
Che bravo giovanotto
Si è fatta male, aspetti che la aiutiamo
Auguri

Salgono sul treno zeppo e bollente come una pentola a pressione.
Il treno parte in un sibilo di marmo.
Ma sei matta, le dico e lei mi risponde Che ne sai, che cazzo ne sai del dolore, tu?
3 minuti.

Allontanarsi dalla banchina.


 

Tutti i racconti

2
4
28

il libraio

04 May 2024

La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: Patapump = eppure diventerà famoso seguendo lo svolgere della storia. [...]

  • Lo Scrittore: Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]

2
3
17

Haiku

04 May 2024

vento d'autunno - su panchina di legno lieve fruscio Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

1
3
22

La pietra

04 May 2024

Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
4
18

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Patapump: sempre bravo
    spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]

  • Gennarino: Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]

2
4
25

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: questo cambio di rotta nello scrivere
    mi piace molto
    e in tutta sincerità [...]

  • Laura Lapietra: Vi ringrazio tantissimo tutti per avere apprezzato, ho cambiato genere semplicemente [...]

1
3
26

Tempo

03 May 2024

Ciao. Sono il tempo Vivi immerso in me. Come l'aria che respiri. Eppure pensi che io non esista. Io corro veloce oppure rallento, mi piego, mi curvo riesco perfino a fermarmi e tornare indietro oppure mi proietto in avanti. Hai provato a ingabbiarmi, ma non riesci a conoscermi davvero. Scorro [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • PRFF: Stapelia cara,
    le mie erano solo due righe senza troppe pretese e, qualche [...]

  • Patapump: beh...ciao tempo
    che facessi tanto lo si era capito
    ora occhio...che [...]

2
2
30

Il tempio dell’amore

02 May 2024

E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Antonellina: Che poi è il progetto originale di Dio, che noi abbiamo spesso mancato [...]

  • stapelia: Quanto è scritto è corretto ma il contenuto è poco umano. [...]

2
2
23

Il fattore di ultima istanza

02 May 2024

Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Senza cellulare ci sentiamo smarriti, oggi come oggi. A me è capitato [...]

  • stapelia: Ancora, vien da dire.... Leggerei e ri-leggerei l testo più di una volta [...]

2
4
23

Alina

incipit da "Il sogno"

02 May 2024

La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: stapelia = no non è un libro, solo un racconto un po' più [...]

  • stapelia: Grazie per la spiegazione. Mi ricorda molto La portalettere, romanzo basato [...]

3
10
38

Il soffio

01 May 2024

Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
7
32

Anche i libri hanno un anima e possono ribellarsi

fantasy

01 May 2024

Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia

  • Zio Rubone: Lo spunto della storia è carino, con i personaggi dei libri non letti [...]

3
13
33

Buonanotte

30 April 2024

«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • L’esilioDiRumba: @rubrus
    allora posso scrivere sul pugilato e altri sport da contatto più [...]

  • Rubrus: Lo leggerei volentieri perchè sarebbe un piacevole diversivo. E poi [...]

Torna su