Puntualmente ogni fine mese, per la precisione ogni 28 del mese, dal conto di Calamaretti venivano sottratti i soldi che sarebbero serviti, in appena tre anni, a pagare il prezioso anello di fidanzamento per dottoressa Jennifer Lorenzi. Quel che più infastidiva James era che il giorno 28 non era il 30 (o 31) e non era neppure l’1; era una data scema: quasi alla fine ma non proprio, quasi all’inizio del mese successivo ma non proprio… doveva fare i salti mortali per arrivarci con ancora i 250 Euro disponibili sul conto della banca. Il giorno 20 già iniziava a fare la conta delle bollette che sarebbero dovute ancora arrivare, cercava di organizzare la spesa alimentare sempre entro quella data, teneva nota anche delle elemosine date ai mendicanti… insomma una vita di piccole restrizioni che assillavano e sconvolgevano il suo quotidiano. La sua ernia poi… non ne parliamo! Ballava, cantava e, talvolta, recitava pure monologhi shakespeariani in soliloqui notturni che tenevano sveglio James anche per tutta la notte.

Con l’affollamento di pensieri uguale a una metropolitana nell’ora di punta, l’ispettore Calamaretti si recò al lavoro. Chiuse la porta di casa, scese le scale a piedi, salutò la Bellucci e i suoi bigodini, uscì dal portone; svoltò a destra, attraversò diligentemente sulle strisce pedonali, passò davanti alla merceria salutando con un cenno la signora Cristini, superò la gioielleria numero uno, l’edicola, il tabaccaio, la cartoleria, la gioielleria numero due nella quale era stato estorto il contratto capestro e, da dove il proprietario, avendolo visto arrivare in lontananza, si mise sull’uscio inchinandosi in referenziale riverenza; il panificio, il mini market; raggiunse le successive strisce pedonali e lì, ancora diligentemente, attraversò arrivando all’incrocio “Carabinieri” destra, “Ospedale” sinistra. Scese dal marciapiede, dopo aver guardato attentamente in entrambe le direzioni, una, due, tre strisce, appena posò il piede sulla quarta, a tutta velocità, una sgangherata Fiat Panda modello uscito di produzione, arrivò a bomba, per quel che si poteva con una vettura del genere, in prossimità dell’attraversamento pedonale. 

Calamaretti si voltò impietrito a guardare l’oggetto che, con molta probabilità, avrebbe messo fine ai suoi giorni; l’impavido ferrarista, vedendo quel soggetto vestito di grigio fermo sulle zebre, iniziò a pigiare il pedale del freno con il piede sinistro e quello destro contemporaneamente e tirò pure il freno a mano. Il pedale del freno sfondò il pavimento dell’auto e il piede del Niky Lauda improvvisato sbucò sull’asfalto; l’auto si intraversò con il muso rivolto al marciapiede di sinistra. I due uomini si guardarono dopo un breve attimo di smarrimento: Calamaretti bianco niveo, il proprietario della Panda rosso vermiglio. Nello stesso istante in cui i due volti si incrociavano, sbucò, trafelato come un levriero dopo una corsa al cinodromo, il proprietario della gioielleria numero tre che, James aveva volutamente evitato di incontrare. Il poverino posò entrambe le mani sul cofano anteriore dell’auto intraversata e, con il fiato che ancora faceva fatica a ritornare, disse: “Ispett… Ispetto...re, costui è… è… un ladro!” Annaspò cercando aria chissà dove e proseguì “Ha rubato un prezioso anello del valore di 15 mila euro!”

“Eh, è stato più furbo di me.” Pensò Calamaretti, invece disse: “Scenda dall’auto e mani sopra la testa!”

Il presunto ladro non si mosse.

James, guardingo, si avvicinò e aprì lentamente la portiera della Panda, fu solo allora che vide il piede dell’automobilista spericolato incastrato nel fondo della carrozzeria.

“Opperdincibacco!” Esclamò sorpreso l’ispettore “Mi dia una mano.” Proseguì rivolto al gioielliere numero tre.

“Che?” Rispose quello inorridito “Questo manigoldo mi ha derubato e io dovrei aiutarla?”

“Se lei non mi aiuterà non potrò arrestarlo e, posso assicurarle, che non riuscirò a portare la macchina in commissariato.”

Il gioielliere comprese la situazione. Uno a destra, uno a sinistra, iniziarono a tirare il piede del poveretto che non ne voleva sapere di uscire da quel buco provocato dalla foga della frenata. Il presunto manigoldo urlava parole senza senso causate dal dolore. Fu in quel momento che James ebbe un’idea geniale: lui sedette a fianco del guidatore, infilando la gamba sinistra tra il freno a mano e il cambio; il gioielliere, su suggerimento del sagace ispettore, sedette in braccio al guidatore, entrambi iniziarono a pestare come forsennati contro ciò che era rimasto del fondo della carrozzeria. Il buco si allargò improvvisamente e il malcapitato poté finalmente sfilare piede, calzino e scarpa.

James lo prese sottobraccio, terminò di attraversare le ultime zebre ed entrò in Commissariato seguito dal gioielliere numero tre.

“Generalità.”

“Non sono generale, sono civile.”

“Ma no!” Esclamò l’ispettore inorridito da cotanta ignoranza “Come si chiama, no?”

“Ah, Adriano Scamarcio.”

“Parente di…. Quello?”

“No, no. Nessun parente.”

“Ah, meno male.” Sospirò Calamaretti “Svuoti le tasche!” Intimò.

Il poveretto tirò fuori pochi spiccioli da una delle tasche dei pantaloni, fazzoletti di carta nuovi, fazzoletti di carta usati, una limetta per unghie, dieci euro. 

“Dov’è l’anello?” Chiese il gioielliere che stava osservando attentamente l’interrogatorio.

“Qui le domande le faccio io” esclamò Calamaretto “Dov’è l’anello?” 

Il guidatore spericolato, lentamente, infilò una mano nella tasca interna della giacca ed estrasse la scatoletta blu con lo zaffiro ancora dentro.

“Devo chiedere alla mia ragazza di sposarmi ma non ho un centesimo…” proseguì il landruncolo.

“E proprio a me dovevi venire a rubare? Ci sono altre gioiellerie sai…” lo mortificò il gioielliere numero tre.

“Vabbè,” intervenne James “il maltolto è stato restituito e direi che potremmo finirla qui.”

“Cosa!?” Esclamò il derubato.

“Eh, non la faccia tanto lunga! Prenda il suo anello e se lo porti via. Giovanotto,” proseguì poi rivolto allo Scamarcio “intanto: queste cose non si fanno; anche se comprendo benissimo la situazione. Questi gioiellieri ci spennano vivi, facendo leva sul nostro amore genuino e il nostro cuore debole; però non si fanno. E poi, giovanotto! Piano, deve andare più piano con l’automobile! Abbiamo sfiorato una tragedia, sa? Avrebbe potuto uccidermi e allora sì che sarebbero stati guai seri. Vada su, si tolga dai piedi e righi dritto. Ah, giovanotto! Tolga la Panda dalle strisce pedonali che altrimenti le fanno la multa.”

“Ma come? Commissario? Lo lascia andare così? Senza una sanzione, qualche giorno di prigione?” Protestò il gioielliere.

“Ora, caro signor Preziosi, ha riavuto il suo anello? Si! Bene, si tolga dai maroni che c’ho da fare. Un suggerimento: abbassateli questi prezzi, mica possiamo andare a rubare per amore.” 

 

Tutti i racconti

0
0
5

Fievole luce

Pensieri in prosa

29 April 2024

Me ne sto in penombra. Ci sto per via di come sono. Perché devo, posso e voglio stare qui. Da questa posizione riesco a vedere sia gli altri che hanno scelto di vivere riscaldati dalla luce del sole, sia quelli che hanno scelto di vivere al fresco e all’ombra della grotta. I miei genitori [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
1
8

Una Pesca D'Oro

29 April 2024

Una Pesca D'Oro All'ombra di un intricato intreccio di vicoli, nascosta nel cuore pulsante di una città antica, sorgeva una dimora modesta e accogliente. Qui, un vivace bambino di sei anni di nome Niccolò che significa "vincitore del popolo" assieme alla sua adorata nonna Adele condividevano [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Laura buongiono, oggi voglio ringraziarti due volte, il primo "grazie" [...]

0
1
7

Voglie

29 April 2024

Maria era nata ed era perfetta. Sicuramente i nove mesi di gravidanza sono un periodo speciale per ogni donna e io non feci certo eccezione. Li vissi tutti con intensità e consapevolezza. E ci misi anche del mio. *** Sono sempre stata ossessionata dal controllo, dicono i superficiali che [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Quasi una nemesi, per una maniaca del controllo, come la protagonista stessa [...]

0
0
11

Il Colombone

29 April 2024

IL COLOMBONE Un colombo violentò una colomba. La colomba partorì un colombone. Il colombone crebbe cattivo, violento e senza scrupoli. Durante uno dei suoi vagabondaggi, un bel mattino di maggio, il colombone incontrò la bianca colomba della pace. La nobile, casta e pura colomba della [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
13
83

La casa colonica

28 April 2024

Una casa distrutta, lasciata in balia del trascorrere del tempo. Una casa fantasma senza fantasmi. Una casa che una volta aveva un focolare domestico. Evocazione e suggestione, ecco cosa provo. Io, soldato, mi ritrovo col tipico camuffamento militare per un addestramento ai Colli San Rizzo, imboscato [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
6
17

Terra mia

lamento di un esule.

28 April 2024

Terra mia Oh! Terra, terra mia Madre pulcherrima generatrice di vita sei rimasta nascosta nelle pagine della memoria e non potrò mai dimenticare i tuoi profumi le tue albe che facevano brillare la rugiada come pietre preziose sul tuo manto verde. Ogni sera dopo il tramonto su quei fogli ingialliti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
16

Cha-cha-cha

28 April 2024

Cha-cha-cha Ho cincischiato cercando delle cicerchie in un campo di ceci di un certo Cesare ma,essendo un po' cecato dopo un check-up in un centro per le cefalee di Cefalù,ho inciampato in un ceppo di cirmolo che mi ha procurato una contusione alla cervicale e un cospicuo colpo al coccige.Così [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

9
11
29

DOVE SONO

e ci sono in pieno

27 April 2024

Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.

Tempo di lettura: 30 secondi

5
10
27

Lettere

27 April 2024

Lettere Quella mattina non lanciò il giornale Semplicemente bussò Un gesto ed un rumore che non mi capitava di vedere e sentire da molto tempo Infilandomi la camicia da notte usci sotto la veranda Mi accorsi subito del suo sguardo eloquente e carico di incredulità Come volesse dirmi mille [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Patapump: grazie del passaggio e lettura..
    a te Savina che ci delizi con poesia nuova,fresca, [...]

  • Patapump: ps
    Walter
    vuoi fare qualcosa di collettivo
    vuoi far ridere
    suggerimento
    ognuno [...]

3
11
30

Quando la cronaca deve fare a tutti i costi “sensazione”

27 April 2024

La storia riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni Sessanta. Un donna entra in lacrime nel pronto soccorso di un ospedale torinese. Ha le braccia graffiate e i polsi chiazzati di blu, conseguenza di una stretta di mani nervose. Ai medici confida: «Mio cognato ha tentato di violentarmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
24

Diavola a San Valentino

Ispirato alla coppia di regnanti di Omicron Persei 8 in Futurama - Seguito delle prec. parodie sull’inferno

26 April 2024

Attenzione: Questo racconto di tali mondi è fiabesco e i suoi personaggi antropomorfizzati. Nella fattispecie viene immaginato un mondo ultraterreno dove i suoi abitati possono procreare a prescindere dal proprio genere di appartenenza. Buona lettura. Incipit: C’è una coppia di diavolesse dell’inferno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Di tutta la storia, in particolare, non mi convince il rovesciamento, cioè [...]

  • L’esilioDiRumba: @stapelia il tuo commento aprirebbe la porta a innumerevoli discorsi.
    Scelgo [...]

3
14
28

Gli occhiali (2 di 2)

26 April 2024

«Con queste fai prima» disse buttandomi le chiavi. «Ti ho visto» aggiunse a mo’ di spiegazione mentre le impugnavo. Non dubitai neppure per un secondo che dicesse la verità, poi aprii il cassetto. Gli occhiali a raggi X erano là dentro e non erano neppure identici a quelli che indossava. Si capiva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su