Il mare è davvero come ho sperato, quasi che l'avessi ordinato così con il cappuccino al bar. L'acqua tiepida sembra miscelata da giganteschi rubinetti, il colore è azzurro, le onde accarezzano. Nel cielo il sole scalda senza esagerare. Sono circa le 10.00 e la spiaggia libera è piacevolmente quasi vuota. Ai lati i bagni privati hanno aperto solo un ombrellone su dieci e sdraiati sui lettini ci sono pochi clienti che sonnecchiano e si scambiano rare frasi in tedesco.

Mi sistemo a pochi metri dal mare vicino alla sdraio rossa di un signore completamente assorto nella lettura di un libro. Sono pochi gli altri sulla spiaggia. Alla mia destra, un gruppo di tre chiassose comari locali sulla settantina che festeggia, visibilmente euforico, la ritrovata libertà dai nipotini raggiunta con la riapertura delle scuole. Più indietro, curiosamente, una coppia di gay. Dico curiosamente perché avevo già notato la presenza di alcuni di loro in giro, forse settembre è il periodo preferito dagli 'amici gay'.

Il tempo trascorre velocemente tra qualche bagno e la lettura de La Repubblica ("Renzi lascia il PD" il titolo di oggi). Tutto bene. Il mio vicino dalla sdraio rossa ha deciso concedersi un bagno, io invece d'abbandonare la spiaggia per il pranzo.

Ritorno dopo circa un'ora e subito noto qualche cosa di strano: la sdraio rossa è vuota a parte il salviettone rosso, una maglietta gialla, un copricapo bianco e gli infradito abbandonati sulla sabbia. Del loro proprietario nessuna traccia, nemmeno in mare. Ma ciò che più mi stupisce sono un costoso cellulare e un orologio abbandonati sulla sdraio rossa. Dopo una mezz'ora, poiché non credo nel suggerimento di farsi sempre gli affari propri, mi decido a indagare. Scarto subito il gruppo di comari immerse a ingurgitare una quantità esagerata di pasta e mi dirigo verso i due gay. Niente, mi dicono che la sdraio è vuota da circa un'ora. Non so che fare, mi ravvicino alla sdraio e guardo il mare in cerca d'ispirazione. Non so che pesci pigliare (è una metafora).

All'improvviso lo squillo di un telefono. Proviene dalla sdraio abbandonata.  
La suoneria è una melodia orientale, il nome della chiamata sul display è di una certa Paola. Afferro il cellulare e schiaccio il tasto rispondi senza dire nulla.
"Ma rispondi o no?", dice una voce sgradevole.

"Buongiorno, mi chiamo Piero, sono il vicino di sdraio del signore proprietario del cellulare che lei ha chiamato. Da parecchie ore non si fa vivo e ha abbandonato tra le altre cose, oltre al cellulare, anche l'orologio", dico.

"Dove?", chiede con fare spiccio.

"Sulla spiaggia di fronte al civico 22 di via Aldo Moro", rispondo.

Riattacca. Dopo neanche un quarto d'ora la vedo arrivare dalla via che costeggia la spiaggia: una sui 45 anni, riccioli biondi, 1.70 d'altezza, calzoncini colore oliva come l'ampia camicia. Avanza con un’andatura decisamente stizzosa. "Ti chiami Piero?", mi chiede, come se ciò fosse una colpa. "Sì, ma se non piace lo cambio", rispondo cauto. Prosegue verso la sdraio rossa. Sulla sua strada c'è un magnifico castello di sabbia frutto dell'inventiva di un bambino di 4 anni che ora si fa coccolare dalla mamma qualche ombrellone più in là. Paola lo calpesta senza ritegno (il castello). Raccatta tutto quanto è sulla sdraio rossa, ripassa con gusto sul castello di sabbia tra gli strilli del bambino e le imprecazioni della madre.

"Che c'è da guardarmi?", mi urla giunta alla mia altezza. "sarà che mi sto innamorando di te!", ribatto mentre la vedo allontanarsi veloce oltre la spiaggia, verso via Europa. Che gente!
Verso sera, prima di lasciare la spiaggia, la curiosità di avere notizie del signore scomparso è irresistibile. Faccio così il numero della simpatica Paola (avevo copiato dalla rubrica del cellulare abbandonato il suo numero mentre la aspettavo). Il telefono suona a vuoto. Lo lascio squillare a lungo.

 

Continua...

Tutti i racconti

0
0
3

Scelte Di Vita

15 May 2024

Nel tumultuoso crogiolo dell'adolescenza, emergeva un trittico di personalità, un trio di giovani anime che si affacciavano al precipizio dell'ignoto. Le loro vite erano intrecciate in un quadro di esistenza variegato e vivido, ognuno incarnando un unico tassello nel mosaico delle giovinezze. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
5

ADDIO

solitudine

15 May 2024

Datemi un bicchiere di vino rosso asciutto e forte come il sangue della terra. Un bicchiere di vino per togliere dalla bocca quel sapore dolciastro delle parole d’amore pronunciate in una notte senza luna nel silenzio di due anime che si stavano allontanando su strade diverse. Parole appena [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
4

il tempo cercato.

Aspettando il momento giusto...

15 May 2024

La sera, come al solito mi sorprende mentre scorre il flash-back della mia giornata....incontri, lavoro, affanni, problemi e poi discorsi, progetti per il giorno dopo e sorrisi...giovani sorrisi. In questo contesto mi accorgo che sto pensando... A qualcosa?....a qualcuno! E aspetto!? ... Ti aspetto.....! [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
3

Pigro!

15 May 2024

Sono tornato sul luogo del misfatto. Tutti tornano sulla scena del crimine, si sa. Io però pensavo di essere diverso. Ho superato senza patemi gli anni di scuola, avvantaggiato da una faccia che non incuteva timore e spingeva il prossimo a un’istintiva fiducia nei miei confronti. Scoprii molto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
2
12

Haiku

14 May 2024

haiku wagasa aperto sul yukata fiorato - lieve sospiro Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Laura, non limitarti a pubblicare il tuo testo, approfitta dello spazio dei [...]

  • stapelia: Restrittivo. Solo per gli appassionati! Del resto anticipato nella didascalia. [...]

12
16
96

Zombie

14 May 2024

Orde di famelici zombie spuntano da ogni dove. Le armi e le trappole riescono a malapena a contenerli, oltretutto risultano sorprendentemente veloci e imprevedibili. «Li mortacci loro e di chi nun li ammazza!» diceva spesso Walter, fino a quando non è diventato un non morto. Ciò che è rimasto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Le ultime parole che lei sentì furono "ti mangerei". Aspettò [...]

  • stapelia: Il faro per cui ho un debole. Mi ricordo ancora l'atmosfera, tutta scilipotiana, [...]

3
10
25

Hanno abbassato il cielo

14 May 2024

Hanno abbassato il cielo ma s’è tutto sporcato e non vale più come prima. Il fumo che gli mandiamo addosso con le bestemmie e le cattive idee vola basso. Gli angeli di seconda mano costano meno, pretendono niente ma hanno le vertigini e di più non si alzano. Come le nostre preghiere. Antiquate [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Piccola stella: Molto mi hai passato AOL in questo scritto al di là delle parole e [...]

  • An Old Luca: Piccola Stella, mi da un immenso piacere aver potuto restituire una parte [...]

3
6
15

Haiku

13 May 2024

al semaforo frenesia di adulti - manca la pace Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

20
27
164

Il Giuse, un ragazzo di provincia

Romanzo autobiografico in sei parole quanto il titolo stesso

13 May 2024

Salite, discese, arrampicate e tantissimi ruzzoloni. --- Nota dell'autore: si racconta che Ernest Hemingway prese un tovagliolo del bar, scrisse un romanzo in sei parole, lo fece passare tra i commensali e raccolse le vincite di una scommessa di dieci dollari. Mentre Giuseppe Scilipoti, cioè [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Dai retta a Stapelia e poi facciamoci in futuro quello che tu sai....

  • Giuseppe Scilipoti: x stapelia: nel prendere in esame molti miei testi di natura autobiografica [...]

3
4
11

Viaggetto avventuroso

13 May 2024

Viaggetto avventuroso Venendo dalla Valtellina con una vecchia Volvo verde valeriana con vetrofanie di Versace e Valentino, in un autogrill del varesotto incontrai una vetrinista di nome Wanda che avevo conosciuto su un volo Venezia-Varadero venti mesi prima. Per festeggiare ci scolammo una bottiglia [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
4
22

Atra Omertà

12 May 2024

Atra In atra quiete silente, di represso animo, dove velate parole si smarriscono nelle ombre delle omertà dei sentimenti, che come despoti si erigono, recludendo l'anima nel bigio limbo di aleatorietà. Il cuore, come danzante funesto, smuove con timore falsi passi sul selciato del sospetto, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

21
19
151

Il Falco

12 May 2024

Oggi, Piazza Duomo è semideserta, riesco a scorgere in lontananza una ragazza con un cane al guinzaglio, un gruppo di turisti asiatici e un anziano signore che tiene la mano al nipotino. Meglio così, adoro i posti tranquilli. A dispetto delle previsioni meteo che indicavano un clima fresco e ventoso, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Un po' sprovveduto, il poliziotto sotto copertura. Prima chiede espressamente [...]

  • Giuseppe Scilipoti: Buongiorno Rubrus, ho letto e riletto il tuo commento. Innanzitutto grazie [...]

Torna su