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Il paesaggio è incantevole. Soffia una leggera brezza dal mare che fa dimenticare la violenza dei raggi solari sulla pelle. La spiaggia è gremita di gente. Corpi vari come in una graticola che ogni tanto si girano per arrostirsi a puntino. Tutti perfetti, tuoi palestrati tanto che il docente in vacanza si tira un po' di pancetta accumulata durante l'inverno. E chi ha il tempo di dedicarsi alla palestra durante l'inverno, quando sei coinvolto in mille attività scolastiche? Eppure non è niente male e sorride, mentre raggiunge la sdraio custodita da un ombrellone hawaiano.
Ma dove siamo? Qui parlano tutti in inglese, in turco, in francese... Siamo alle Bahamas. Alle Bahamas? E come ci siamo arrivati, si chiede.
Una ragazza bellissima è già piazzata in una sedia sdraio accanto alla sua. No, non è possibile! C'è qualcosa che non va. Eppure il sole picchia sulla sua pelle, la brezza carezza il suo viso, le voci dei presenti creano un mormorio in concorrenza con il fruscio equoreo del mare.
La donna sta sfogliando la rivista, ma appena il docente si siede con un suo libro in mano, la donna gli manda un bacino. Ma io la conosco! Noi la conosciamo! È sua moglie. No, non è possibile. Com'é cambiata! Non indossa più gli indumenti da lavoro. È lei, non è lei. È lei.
E con lo sguardo stupito, il docente chiede alla consorte "Che cos'è successo? Cosa è successo!" La donna si avvicina a lui e chiede di spalmarle la crema sulla schiena. Ma è cinque anni che non me lo chiede! Come siamo arrivati in questo posto, dove siamo, che succede, che succede?
Succede che non devi ancora scendere i piedi dalla poltrona altrimenti lasci le pedate! La moglie si è materializzata in tutta la sua quotidiana performace.
Tutto ad un tratto il docente si sveglia dal sogno. Si era assopito sulla poltrona in attesa che asciugasse il soggiorno, dato che sua moglie aveva già passato lo straccio per terra. "Mi raccomando, non dimenticare niente! La sedia, l'ombrellone e la carta di credito. oggi non mi va di cucinare. Si mangia fuori" fa lei, stringendosi il foulard in testa per tenere raccolti i capelli durante il suo lavoro. Al docente rimane un libro in mano e un amaro in bocca perché in realtà aveva creduto che ciò che aveva vissuto in quei minuti alle Bahamas fosse davvero una bellissima realtà.
Piccola stella, 27 April 2024
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Utente Anonimo
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MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]
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«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]
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