Sarebbe stato uno degli ultimi a lasciare il velivolo. Perciò, con calma, mentre la fila si sbriciolava verso l'uscita, si tolse le scarpe.

 

Aveva atteso quel momento da trent'anni.

 

Calpestò con voluttà il suolo natio, cadenzando i passi affinché le radici potessero, avvinghiandosi ai suoi piedi nudi, riprenderlo immediatamente. Odori e colori riemersero, come d'incanto, da uno scrigno che la memoria aveva custodito con morbosa gelosia. E gli sguardi che incrociarono il suo non erano più quelli insipidi o ostili che aveva imparato a tollerare.

 

Girovagò in lungo e in largo, fino a sfiancarsi. E così avrebbe fatto ancora, prima di rientrare nella terra che sì, gli aveva dato da mangiare, ma solo dopo avergli presentato un conto salatissimo, fatto di umiliazioni, diffidenza e emarginazione.

 

Le prime ombre del crepuscolo lo trascinarono, non senza malizia, davanti al palazzo dove aveva vissuto il periodo più bello della sua vita. Il cancello era aperto, come allora, e nel viale che portava al casamento un gatto, dal mantello pezzato bianco e nero, avanzava lemme e sinuoso. Identico al grasso e ingordo Bubbà. Gli piacque pensare ne fosse un nipote.

 

Non si tirò indietro al suo avanzare. E dopo essersi strusciato, alitando buffi e monchi brontolii, si adagiò a pancia all'aria, mendicando carezze. Il suo pelo era soffice, delicato e la mano indugiò a lungo, su e giù, sedotta come allora. L'abbaino, piccolo com'era, lasciava entrare una sera la luna, un'altra le stelle e lui, disteso sul letto in trepidante attesa, non poteva non volare sospinto dalla magica complicità di Chet Baker. Chissà se lei viveva ancora lì, al primo piano. Da dove, appena poteva, scappava con una scusa all'ultimo, da lui. Un'epifania continua che, come sempre accade, svanì quando sembrava imperitura. L'ostracismo della patria, ingrata quanto amata, non poteva non sortire, prima o poi, il sovvertimento della vita dei suoi, e la sua di conseguenza.

 

Col cuore che sembrava voler esplodere da un momento all'altro lesse sul citofono quel nome che non era mai stato dismesso dalla sua celestialità. Stette lì immobile per un tempo sospeso dall'incertezza, dal turbamento, finché decise di pigiare quel pulsantino dorato col dito tremulo d'emozione. La voce arrochita era rimasta la stessa, inconfondibile e seducente. Riascoltarla fu squassante, tanto che gli si bloccò il respiro, si sentì male, di svenire e balbettò, confuso e in preda al panico. Poi stramazzò sulle ginocchia, sotto i colpi implacabili delle sue emissioni: " Ma chi sei, chi ti conosce, ma vattene idiota".

 

 

Tutti i racconti

3
8
28

Il soffio

01 May 2024

Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Piccola stella mi va di confrontarmi . Mi guardo ben bene dall'autenticità, [...]

  • Patapump: concordo con Piccola sul ricercarle in quelle spirali, son certo che non avrei [...]

4
6
26

Anche i libri hanno un anima e possono ribellarsi

fantasy

01 May 2024

Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • L’esilioDiRumba: Condivido quanto hai scritto in quanto va incontro con la mia ideologia di [...]

  • Adribel: E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia

1
8
22

MUSICANDO...LA VITA

01 May 2024

MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
8
24

Buonanotte

30 April 2024

«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
7
20

LAVORI IN CORSO

30 April 2024

La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
10

Ti Attendo

30 April 2024

Ti attendo, o dolce speme, ti attendo disincantata nel fondo buio, tra le briciole delle reminiscenze, dove una volta, tinta di pace, eri gemma splendente ad agghindare i miei giorni in fiore, con gli olezzi dei tuoi sorrisi inarcati con clemenza per me. Ti attendo, non saprai mai quanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
5
25

Fievole luce

Pensieri in prosa

29 April 2024

Me ne sto in penombra. Ci sto per via di come sono. Perché devo, posso e voglio stare qui. Da questa posizione riesco a vedere sia gli altri che hanno scelto di vivere riscaldati dalla luce del sole, sia quelli che hanno scelto di vivere al fresco e all’ombra della grotta. I miei genitori [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Ho riletto con più attenzione.Preferisco questi scritti, tuoi. Hanno [...]

  • Gennarino: Bravo! Il mito della caverna nella Repubblica di Platone è attualissimo. [...]

3
5
27

Una Pesca D'Oro

29 April 2024

Una Pesca D'Oro All'ombra di un intricato intreccio di vicoli, nascosta nel cuore pulsante di una città antica, sorgeva una dimora modesta e accogliente. Qui, un vivace bambino di sei anni di nome Niccolò che significa "vincitore del popolo" assieme alla sua adorata nonna Adele condividevano [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
6
24

Voglie

29 April 2024

Maria era nata ed era perfetta. Sicuramente i nove mesi di gravidanza sono un periodo speciale per ogni donna e io non feci certo eccezione. Li vissi tutti con intensità e consapevolezza. E ci misi anche del mio. *** Sono sempre stata ossessionata dal controllo, dicono i superficiali che [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
4
28

Il Colombone

29 April 2024

IL COLOMBONE Un colombo violentò una colomba. La colomba partorì un colombone. Il colombone crebbe cattivo, violento e senza scrupoli. Durante uno dei suoi vagabondaggi, un bel mattino di maggio, il colombone incontrò la bianca colomba della pace. La nobile, casta e pura colomba della [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Zio Rubone: Caro U1610, ho letto il tuo racconto ma anche io non sono riuscito a riderne [...]

  • Piccola stella: Caro U1610. Dacci modo di conoscerti meglio. Questo tuo testo mi ha lasciato [...]

10
14
86

La casa colonica

28 April 2024

Una casa distrutta, lasciata in balia del trascorrere del tempo. Una casa fantasma senza fantasmi. Una casa che una volta aveva un focolare domestico. Evocazione e suggestione, ecco cosa provo. Io, soldato, mi ritrovo col tipico camuffamento militare per un addestramento ai Colli San Rizzo, imboscato [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
6
17

Terra mia

lamento di un esule.

28 April 2024

Terra mia Oh! Terra, terra mia Madre pulcherrima generatrice di vita sei rimasta nascosta nelle pagine della memoria e non potrò mai dimenticare i tuoi profumi le tue albe che facevano brillare la rugiada come pietre preziose sul tuo manto verde. Ogni sera dopo il tramonto su quei fogli ingialliti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su