Cos'é il consenso se non l'adesione ad un'idea, ad un'azione, ad un evento con tutta l'emozione che comporta, con tutta la passione che richiede? Il consenso. Che ci ossigena il cervello e ci promette nuovo vigore, nuovi entusiasmi, per cercare di sopravvivere alle traversie del tempo, alle crisi che ci vorrebbero sfiaccare. Il consenso ci porta a continuare il nostro progetto, è un applauso scaturito dalle emozioni del momento, dagli sguardi della vita, è l'attuazione dei sogni e la realizzazione pratica della realtà. Quante volte abbiamo votato i nostri candidati alla politica per la salvaguardia della res publica, a quel concetto ormai astratto di politica come servizio, che nel corso dei secoli ha fatto parecchie volte rivoltare Platone e illuminare e sorridere Machiavelli! I tempi ci dimostrano quanto la politica ci abbia deluso, quanto ci abbia precipitato nel nulla, quanti napoleoni ci abbiano tradito, quanto sia diventata strumento dell'egoismo particolare, dell'individualismo esasperato. La politica, che dovrebbe trovare sempre una soluzione che soddisfi ogni parte, è solo ora godimento d'una élite del potere, che opera, produce, accumula, conserva, fa sparire. Il consenso mi porta a scegliere da che parte stare. O assuefarci agli esempi della società in cui siamo schiacciati o orientarsi ed orientare nel dissenso, scendere in piazza come si faceva una volta, come ci hanno insegnato i sessantottini, che vollero cambiare il mondo e/o si illusero di cambiare; ma che hanno ora scoperto che il gattopardo é sempre in agguato. Facciamo la rivoluzione lanciandoci le molotov nelle nostre coscienze, scardinando i gretti egoismi e scavando pozzi aperti alla luna. Solo così potremo sperare di cambiare il dissenso in consenso e architettare un mondo dove non si prendi più posizioni ma si viva nella piena realizzazione della nostra umanità, della nostra fragilità.

Intanto esco e vado a prendere la pensione, faccio la spesa corro a casa per vedere alla televisione l'ultima puntata de"Il segreto".

Tutti i racconti

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Diavola a San Valentino

Ispirato alla coppia di regnanti di Omicron Persei 8 in Futurama - Seguito delle prec. parodie sull’inferno

26 April 2024

Attenzione: Questo racconto di tali mondi è fiabesco e i suoi personaggi antropomorfizzati. Nella fattispecie viene immaginato un mondo ultraterreno dove i suoi abitati possono procreare a prescindere dal proprio genere di appartenenza. Buona lettura. Incipit: C’è una coppia di diavolesse dell’inferno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: "Tecnicamente" essendo angeli, benchè caduti, i diavoli dovrebbero [...]

  • stapelia: Di tutta la storia, in particolare, non mi convince il rovesciamento, cioè [...]

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Gli occhiali (2 di 2)

26 April 2024

«Con queste fai prima» disse buttandomi le chiavi. «Ti ho visto» aggiunse a mo’ di spiegazione mentre le impugnavo. Non dubitai neppure per un secondo che dicesse la verità, poi aprii il cassetto. Gli occhiali a raggi X erano là dentro e non erano neppure identici a quelli che indossava. Si capiva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: La mia curiosità di ieri è stata travolta dalla piega del racconto [...]

  • Walter Fest: Sei Rubrus e sei fatto così, nella prima parte pensavo ai famosi occhiali [...]

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Vi racconto Ludwig van Beethoven quarta parte e ultima parte

Il Titano della Musica quarta parte

26 April 2024

Nell’antitesi dualistica di B. gioia e dolori, gli elementi dell’antitesi stessa, sono talmente equilibrati da costituire un'altra notevole caratteristica del suo genio. La grazia, la forza. Il sorriso; la danza; il pianto; non appaiono mai isolati, ma si richiamano a vicenda, si intrecciano e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Molto solenne questa dimostrazione di stima. Traspare dal testo la musica e [...]

  • Gennarino: Stapelia geazie infinie. Mi hai commosso. Un caro saluto daòòa [...]

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Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • stapelia: Per niente noioso, è un inno in parole. La conoscenza serve? Certamente. [...]

  • Gennarino: stapelia grazie di cuore.

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II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

  • stapelia: Parlerò della stesura. Il contenuto è lontano dai miei gusti.Impeccabile [...]

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La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

  • Rubrus: Non sono un fanatico del taglio breve, ma, in questo caso specifico e benchè [...]

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

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Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

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Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

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