Joe stava trascorrendo il pomeriggio a casa dei nonni, dove c’era anche lo zio Gigi, che era passato per un caffè.

Questi era il fratello di Nonno Sal e gli era morta la moglie di infarto da una settimana.

L’aveva trovata lui quando era tornato dai campi alla fine della giornata.

Se ne stava rannicchiata di fianco sul pavimento della cucina, teneva gli occhi spalancati e sembrava che stesse osservando il battiscopa. Dalla bocca, che era semi-aperta, fuoriusciva della schiuma con sangue che era colato a terra per poi inalvearsi lungo le fughe fra le piastrelle. Le bollicine della schiuma erano turgide e questo significava che la donna era morta da poco. Al tatto, in effetti, il cadavere risultava ancora caldo.

Lo Zio Gigi raccontava l'episodio con la tazzina in mano e, quando si rivolgeva a Joe, la posava sul tavolo, sbarrava gli occhi e gesticolava.

Erano gli Anni 80, il bambino aveva 5 anni e i vecchi erano sui 75.

I due fratelli continuarono a parlare della morte per un po’.

Per nonno Sal, la morte era rinascita; i cimiteri pullulavano di vita, i cadaveri brulicavano di vita, bastava guardare la carcassa di un animale che era morto da pochi giorni per accorgersi che numerosi vermi fuoriuscissero da ogni parte del corpo e si cibassero della carne in putrefazione.

Secondo lo zio Gigi, la morte era invece un sonno senza fine: ogni essere umano, alla fine, avrebbe chiuso gli occhi, sarebbe stato sistemato dentro una bara, avrebbe visto tutto nero e non avrebbe più sentito alcunché.

-Qualunque cosa sia la morte, tua moglie adesso lo saprà- disse Nonno Sal guardando verso la finestra.

Lo zio Gigi chinò la testa, stette in silenzio per qualche secondo e poi cambiò argomento.

Il piccolo, quando giunse l’ora di cena, se ne tornò a casa dai genitori, che abitavano di fronte.

Quella sera, dopo aver mangiato assieme ai genitori, Joe andò a letto, ma non si addormentò subito.

Pensava al fatto che tutti dovevano morire! Prima o poi, pure lui avrebbe dovuto chiudere gli occhi e sarebbe stato messo dentro una cassa da morto, rimanendo immobilizzato al buio. Per sempre. Altri esseri(ni) viventi se lo sarebbero divorato e lui non avrebbe potuto far niente.

Se il panico lo assaliva di giorno, mentre giocava, egli si arrestava all'improvviso, cercava un appoggio, sudava freddo, aveva il magone e gli veniva da piangere; se invece sopraggiungeva nel dormi-veglia, si alzava spaventato, si sedeva sul letto e chiamava la mamma, aveva il mal di testa, le diceva. E lei gli stava accanto. Poi, dopo mezzora, il mal di testa era passato e lui tornava a dormire.

Un giorno, però, Joe riuscì a vincere il timore della morte. A 21 anni.

Il ragazzo si trovava nella sala di attesa del medico di famiglia per una visita. Fra le mani sfogliava una rivista di divulgazione scientifica e pose attenzione a un articolo sulla morte. C'era scritto che il momento del trapasso era indolore: alcuni morivano eiaculando, altri si rilassavano e si cagavano addosso, altri ancora si addormentavano e poi andavano in coma.

In pratica, se prima di stendere le penne tutti sentivano il formicolio che si prova durante l'orgasmo, allora morire non era più spaventoso. Anzi.

Tutti i racconti

0
0
1

In breve racconto la Napoli Monumentale

Storia e Cultura

03 May 2024

Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
1

Dissimili Donne

03 May 2024

In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

Tempo

03 May 2024

Ciao. Sono il tempo Vivi immerso in me. Come l'aria che respiri. Eppure pensi che io non esista. Io corro veloce oppure rallento, mi piego, mi curvo riesco perfino a fermarmi e tornare indietro oppure mi proietto in avanti. Hai provato a ingabbiarmi, ma non riesci a conoscermi davvero. Scorro [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
23

Il tempio dell’amore

02 May 2024

E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Antonellina: Che poi è il progetto originale di Dio, che noi abbiamo spesso mancato [...]

  • stapelia: Quanto è scritto è corretto ma il contenuto è poco umano. [...]

2
2
22

Il fattore di ultima istanza

02 May 2024

Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Senza cellulare ci sentiamo smarriti, oggi come oggi. A me è capitato [...]

  • stapelia: Ancora, vien da dire.... Leggerei e ri-leggerei l testo più di una volta [...]

1
4
23

Alina

incipit da "Il sogno"

02 May 2024

La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: stapelia = no non è un libro, solo un racconto un po' più [...]

  • stapelia: Grazie per la spiegazione. Mi ricorda molto La portalettere, romanzo basato [...]

3
10
38

Il soffio

01 May 2024

Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
7
31

Anche i libri hanno un anima e possono ribellarsi

fantasy

01 May 2024

Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Adribel: E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia

  • Zio Rubone: Lo spunto della storia è carino, con i personaggi dei libri non letti [...]

1
8
24

MUSICANDO...LA VITA

01 May 2024

MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
12
32

Buonanotte

30 April 2024

«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Le parole ricercate usate in quanto tali conducono inevitabilmente all'effetto [...]

  • L’esilioDiRumba: @rubrus
    allora posso scrivere sul pugilato e altri sport da contatto più [...]

6
7
22

LAVORI IN CORSO

30 April 2024

La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.

Tempo di lettura: 30 secondi

3
5
12

Ti Attendo

30 April 2024

Ti attendo, o dolce speme, ti attendo disincantata nel fondo buio, tra le briciole delle reminiscenze, dove una volta, tinta di pace, eri gemma splendente ad agghindare i miei giorni in fiore, con gli olezzi dei tuoi sorrisi inarcati con clemenza per me. Ti attendo, non saprai mai quanto [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su