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Fine ottobre 1974. Sono in una città dell’India orientale: probabilmente Benares. Sono nel prato che circonda lo stupa con Chakravorty, la guida di casta bramina che introduce alla complessa realtà indiana un gruppo d’italiani. Stiamo chiacchierando sulla situazione economico-sociale. "Quanto guadagna un operaio?" domando a Chakra, notando sul prato una figura che lavora la terra. Chakra le si rivolge e mi accorgo che è una donna vestita di un classico sari rosso. Colpisce la sua estrema magrezza. La guida e la donna parlano per un minuto. Lei non lo sa. Non sa leggere. Quanti anni ha? Non riesco a definirla. Parlano ancora. Per lei non esiste questo concetto. Sa solo dire che oggi lei e la sua famiglia hanno mangiato. D’improvviso la donna si allontana. Con un gesto rapido recupera un fagotto che teneva sul prato, si avvicina a me e, con una certa animosità, mi fa capire che lo devo prendere. Comincio a tremare ma mi rassegno. Avvolto in panni dal colore indefinito c’è un bambino dormiente: piccolo, magro con il ventre molto prominente. E’ il suo ultimo figlio maschio. Vuole che lo prenda. Dice che io posso garantirle che mangerà, che vivrà. In un lampo mi attraversano la mente visioni di poliziotti che arrestano uno sprovveduto che a Fiumicino ha tentato di introdurre in Italia un clandestino. Uno scenario fatto di processi, di scenate coniugali, si materializza nella mente. Il mio passato non esiste. Non posso, non posso, come la mettiamo con le autorità d’immigrazione? E quelle indiane? Le rendo il fagotto. Quello che oggi mi offende è il ricordo del mio tono di voce: troppo sopra le righe, forse isterico. Quel fardello silenzioso meritava una carezza, un gesto che giustificasse l’impotenza con una testimonianza di comprensione, di partecipazione. Per trentotto anni il ricordo di questo fatto si è esiliato. Amaro e prepotente reclama adesso il suo vivere.
“Jedem das seine” era l’iscrizione di ferro sul cancello di Buchenwald: “A ciascuno il suo”. Ci sono passato sotto una volta ed è questo il suo peso?
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
Tempo di lettura: 30 secondi
Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
Tempo di lettura: 30 secondi
Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
Tempo di lettura: 30 secondi
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]
In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]
Ciao. Sono il tempo Vivi immerso in me. Come l'aria che respiri. Eppure pensi che io non esista. Io corro veloce oppure rallento, mi piego, mi curvo riesco perfino a fermarmi e tornare indietro oppure mi proietto in avanti. Hai provato a ingabbiarmi, ma non riesci a conoscermi davvero. Scorro [...]
E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Antonellina:Che poi è il progetto originale di Dio, che noi abbiamo spesso mancato [...]
stapelia:Quanto è scritto è corretto ma il contenuto è poco umano. [...]
Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Rubrus:Senza cellulare ci sentiamo smarriti, oggi come oggi. A me è capitato [...]
stapelia:Ancora, vien da dire.... Leggerei e ri-leggerei l testo più di una volta [...]
La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Lo Scrittore:stapelia = no non è un libro, solo un racconto un po' più [...]
stapelia:Grazie per la spiegazione. Mi ricorda molto La portalettere, romanzo basato [...]
Nel paesaggio un soffio di vento si diresse verso la chioma di un albero. I rami vibrarono come presi da uno stordimento imprevisto. Recavano su di loro le gemme che annunciavano la primavera. Un soffio carico di speranza che proveniva da chissà dove e aveva già innalzato polveri e granelli di [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
Piccola stella:Cara Stapelia, la comunicazione è il mio soffio vitale. Come instaurare [...]
Se vi dicessi che i libri hanno un'anima mi credereste? O meglio, più di un' anima. O meglio ancora tante anime e caratteri per quanto è il numero dei personaggi che racchiudono e vivono nel loro involucro, così come l'involucro del corpo umano racchiude l'anima dell'uomo che vive, e che possono [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Adribel:E' per questo che coi libri non si è mai soli. Bella storia
Zio Rubone:Lo spunto della storia è carino, con i personaggi dei libri non letti [...]
MUSICANDO...LA VITA C’era un grammofono nella stanza Era un ricordo di quando il tempo scorreva ancora lentamente E ogni attimo sembrava infinito Di quando il tempo era ancora dilatato… E tutto sembrava avere un senso Qualcuno lo fece suonare La musica si diffuse nella stanza [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
L’esilioDiRumba:Ho letto a voce alta e mi è sembrato ci fosse della musica nel modo [...]
«Non puoi andare avanti così, sembra che stanotte tu abbia avuto un diverbio con Mike Tyson» disse Piero. Il naso di Arianna penzolava a una pericolosa distanza dalla tazza del latte; ancora un lieve cedimento del collo e vi sarebbe affondato. «È lo stress, sai, il superlavoro…». «Proprio per questo [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Rubrus:Le parole ricercate usate in quanto tali conducono inevitabilmente all'effetto [...]
L’esilioDiRumba:@rubrus allora posso scrivere sul pugilato e altri sport da contatto più [...]
Ti attendo, o dolce speme, ti attendo disincantata nel fondo buio, tra le briciole delle reminiscenze, dove una volta, tinta di pace, eri gemma splendente ad agghindare i miei giorni in fiore, con gli olezzi dei tuoi sorrisi inarcati con clemenza per me. Ti attendo, non saprai mai quanto [...]