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Il viaggio verso Bogotà durò 17 ore e 40 minuti. Interminabile. Un uomo era stato colto da infarto e la compagnia British aveva chiesto e ottenuto il permesso di atterraggio in una sperduta isola militare del Pacifico. Eravamo decollati nuovamente dopo un paio di ore.
La notte della citta' era rischiarata dalle luci dei fari delle automobili che sfrecciavano a tutta velocità, incuranti dei limiti orari. Lo smog era denso, riuscivamo a vederlo, quasi a toccarlo. Dopo un paio d'ore tossivamo come tisici e la nausea assaliva.
Tre giorni dopo il taxi arrivò a prenderci. L’autista, prima di ingranare la marcia, si fece quattro volte il segno della croce. Pensammo usasse così prima di un lungo viaggio. Strada facendo ne comprendemmo il motivo: otto ore percorrendo una stretta via tortusa che si inerpicava tra le Ande in mezzo al cartello della droga di Medellin. Carovane di soldati armati fino ai denti ci precedevano o ci seguivano, pattugliando la zona. Ogni tanto, di lato alla strada, una croce rudimentale senza nome, segnava il luogo di una sepoltura anonima. Intrecciammo le mani in silenzio, con il cuore in gola gonfio di speranza.
Giungemmo nel luogo assegnato sotto a un temporale magnifico. Assistere ad un temporale a 3800 mt è qualcosa di indescrivibile. I fulmini ti accecano, ti abbagliano, ti circondano, ti possiedono e la pioggia è più pioggia che in qualunque altro luogo. Non danza come sei solitamente abituato, scende dritta, impetuosa senza tregua, togliendo il respiro. Mi ricordo il fango. Un paesino spoglio ma colorato immerso in una fanghiglia appiccicosa e densa.
È in quel giorno di tempesta che ti ho visto per la prima volta: bello come il sole radioso di primo mattino, i tuoi capelli color oro e la pelle ambrata, imbronciato. Odiavi tutto e tutti. Avrei dovuto impegnarmi per conquistare il tuo amore, un amore che troppe volte ti aveva tradito.
Mi hai presa a calci, mi hai sputato in faccia, mi hai odiata perché avevi paura che fosse un altro inganno… Nessun inganno, tesoro mio, nessun inganno: sono io, tua madre.
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
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Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
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Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
Piccola stella, 30 April 2024
LAVORI IN CORSO
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La saliva che lenisce le piaghe macina cemento per le pietre della mia cattedrale.
Lawrence Dryvalley, 06 May 2024
La Rapina
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I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. [...]
Tutti i racconti
Utente Anonimo
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Il vecchio Oreste era un mangiapreti, uno di quelli di una volta, col fazzoletto rosso al collo e il cappello alla “diotifulmini”. Certe vecchie del paese, che parevano uscire di casa solo per le processioni, al vederlo passare si facevano il segno della croce. Nonostante tutto ciò era invecchiato, [...]
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Rubrus:C'è un errore di battitura, all'inizio: "ritanarsi" [...]
stapelia:Ti sei accorto del refuso....Basta con i complimenti ma li meriti tutti. Il [...]
Chi mi ha ridotto così? Col naso tumefatto, gli occhi e il labbro gonfi e un orecchio che pare una fragola incollata alla testa? La mia nuova vicina, la mia nuova vicina di casa zoccola puttana. L’ho incontrata all’imbocco del viottolo di casa mia e l’ho vista che buttava la sua spazzatura nel [...]
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Rubrus:Piaciuto; solitamente non amo particolarmente i racconti "grezzi", [...]
stapelia:Il tutto, fa l'effetto che deve fare! Avrei evitato la ripetizione - andata [...]
ali di luce si spiegano al cospetto del sol iride di scienza, agli occhi del cercator dell'essenza.. mentre attraversa il mar della vita.. colmo di tesori nutrimento per l'anima del cuor….
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stapelia:La poesia non mi suscita emozioni o pensieri. Mia impressione perché, [...]
Si pazienta obbedendo ai colori agli istinti, alle voglie si pazienta non sempre aspettando, aspettandoti qualcosa afferrando le mani promettendo cambierà; si pazienta perché è giusto così, senza pensare all’ultima volta che ti sei sentito felice, non ricordando senza sperare o anzi sperando [...]
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stapelia:Il ben trovato si può dare? Inutile, ho un debole per queste scritture, [...]
Ho sempre cercato di fare le cose come si deve, di comportarmi per bene, ma ho sempre saputo che avrei fallito chissà quante volte. Sono una persona normale. Uno di quelli cui capitano le cose che capitano a tutti: gioie, disgrazie. Anche di fallire. Quando mi sono trovato senza lavoro e senza [...]
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Patapump:Stap, le panchine ritornano! Rubrus penso sia un buon scritto Penso [...]
Adribel:Un finale che lascia irrigiditi, complimenti.
Penso sia necessario qualcosa di ancora più forte, per curiosità ordino del Mescal, stranamente lo hanno, ne prendo una bottiglia intera e mi ci attacco, un sorso e un boccone, così riesco a mandar giù tutto il piatto. In fondo alla bottiglia vedo il verme che attende di essere masticato, non [...]
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Adribel:Mi è piaciuto moltissimo, un viaggio che per molti rimane un sogno.
L’esilioDiRumba:Tra la prima parte e la seconda mi sembrava di trovarmi con il protagonista. [...]
Quest’anno ho deciso di trascorrere l’estate negli USA. Voglio provare l’ebrezza di correre lungo la strada più famosa al mondo, quella che ha fatto la storia, che ha inventato il mito dell’America, la Route 66, 3755 chilometri da Chicago a Santa Monica in California attraverso 8 stati, la mia [...]
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Rubrus:Anche in questo caso mi tocca dire che aspetto la seconda parte.
Adribel:Che bello questo viaggio, ho seguito molti documentari e li ho visti mentre [...]
Agua teñida Agua teñida en mi sangre. Vamos, pasión por ti. Negro Fluido Mi caballo me tira al suelo No me levanto del polvo Enfermo de amor De tus besos De tus muslos De tus senos Y tu mi amigo recordar Es agua teñida Si te entra Él querrá quedarse allí Acqua tinta nel mio sangue. Accende, [...]
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stapelia:Acqua tinta? Non giurerò sulla traduzione ma è intriso di sensualità. [...]
Patapump:e che pensi sul lavoro della musicalità della lingua la trovo piu [...]
I tre uscirono dal banco dei pegni armi in pugno. La soffiata ricevuta da Q era giusta. M stringeva al corpo la borsa sfilata al gestore. “Molto stupido prendere la pistola dal cassetto” pensò J. “Poteva cavarsela con poco invece che con un buco in fronte.” [pubblicato originariamente sull'account [...]
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Rubrus:Aspetto le altre due parti della triologa, dunque,
Lawrence Dryvalley:Caro Rubrus, ci vorrà un po'... Ho in scaletta altro prima. Comunque [...]