Faustina Preti n. 28 febbraio 1958 m. 6 marzo 1981 

 

Non dovevo dare retta a mio padre che mi ha costretta a denunciare la violenza carnale che ho subito da parte di Agostino Tortara, rampollo di una famiglia importante, con legami ad alto livello. 

Ora che sono nel mondo dei più posso confermare sotto giuramento, come feci durante l'interrogatorio davanti al giudice, che le cose andarono così.

Una mattina Agostino Tortara si presenta alla bottega di sarto di mio padre, a suo dire per la prova di un abito. Mio padre non c'è, non voglio farlo entrare, ma lui insiste, vuole vedere se mio padre ha iniziato a cucirlo. Entra e si avvia verso il retrobottega dove mio padre conserva gli abiti che sta cucendo. Arrivati alla porta del retrobottega la apro, è chiusa a chiave, lui entra e mi tira all'interno, chiude la porta, mi spinge sul divano, mi apre le gambe, le blocca legandole con la sua cinta ai braccioli del divano, mi copre la bocca con la mano, poi mi imbavaglia con il suo foulard per impedirmi di urlare. 

Mi strappa le mutande, si abbassa i pantaloni e mi penetra. 

Gli resisto, provo a spingerlo lontano da me, gli graffio il viso. 

Sento un grande dolore, è la prima volta che accade, lui mugola e ansima, si tira indietro e sento sulle gambe e sulla pancia un liquido caldo e appiccicoso. Scoppio in lacrime. Mi pulisce la pancia e le gambe con il suo foulard. 

Mi tiro su, voglio scappare, voglio sputtanarlo. 

Mi trattiene, con dolcezza, cerca di calmarmi dicendomi: “Dammi la mano, ti prometto di sposarti nonappena sarò uscito dal labirinto del mio matrimonio di interesse e inizierò le carte per il divorzio” 

Questa promessa mi tranquillizza. Ci incontriamo altre volte, sempre alla bottega di mio padre, in sua assenza. 

Ogni volta mi prende con violenza. 

Si vede che si fa così, fino ad allora non sono mai stata con un uomo. La cosa è andata avanti per oltre tre mesi, sempre all'insaputa di mio padre. 

Ho vergogna a confidarmi. 

È una brutta condizione essere orfana di madre, se n'è andata che avevo tredici anni. 

Una domenica all'ora di pranzo crolla tutto il castello di menzogne costruito da Agostino. Si presenta a casa nostra la moglie: mi insulta, mi chiama puttana, dice che voglio rubarle il marito. Resto senza parole, mio padre si sente male. 

Quando si riprende gli confesso la violenza e le menzogne di Agostino. Mio padre decide di denunciarlo di stupro. Inizia così il mio calvario. 

Su ordine del giudice vengo visitata da un ginecologo, deve accertare se fossi ancora vergine e, in caso contrario, da quando avessi perso la verginità, questo su richiesta degli avvocati di Agostino. Il medico testimonia che ero stata deflorata e aggiunge: “Senza dubbio non è vergine, è avvenuto da tempo, non di fresco. Di sicuro è molto usata” 

Poi arriva la testimonianza di Agostino che mi ferisce ancora peggio della violenza. 

Queste le sue parole alle quali il mio avvocato non seppe ribattere: “Ricordo che una volta ho sorpreso Faustina mentre si stava appartando con dei ragazzi in una vigna. Le ordinai di tornare a casa altrimenti avrei detto tutto al padre, mio sarto e uomo onorevole. Lei mi rise in faccia e con tono arrogante e volgare: 'Agostino, fatti i cazzi tuoi, poi che vuoi che mi faccia mio padre, m'ha condotto lui a tutto questo. Per prima cosa devo portare soldi a casa, a fare il sarto si guadagna poco e l'unico modo è stato vendere il mio corpo. Poi lui da quando è morta mia madre mi ha usato come se fossi sua moglie'.

Quando finisce la sua testimonianza si alza un grido nell'aula del tribunale: “Puttana”. 

Devo deporre il giorno dopo. 

Ma non ci sono arrivata in quell'aula. 

Quella notte sono salita in terrazza e sono volata giù. 

Speravo di finire in paradiso, ma sto solo in questa tomba senza un fiore, mio padre morì di infarto quando mi trovò a faccia in giù nel cortile. 

Tutti i racconti

1
2
9

LA STORIA DI MAMMUT - 3/3

19 May 2024

Aveva liberato mammut con le mie chiavi e ora voleva uscire dall’istituto insieme a lui, scagliando frecce contro chiunque li volesse ostacolare. «Cosa fai Alberto? Ti farai ammazzare!», gridai. Un agente della sicurezza fece fuoco sul mammut, colpendolo alla zampa posteriore. Alberto incoccò [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • stapelia: Ho atteso l'ultima parte prima di commentare. La storia è arrapante [...]

  • Piccola stella: Una storia vera incredibe. Grazie per l'averla condivisa con noi su LetturadaMetropolitana. [...]

0
1
13

Pollame in volo

Poema ispirato al documentario “Food for profit” - andato in onda anche domenica 05/05 su rai 3

19 May 2024

Siete nate al chiuso nessuno vi vedrà? Eppure deporrete uova per umani dopodiché ve ne andrete continuando a essere state invisibili. I galli invece non sono mai nati. Voglio pensare un giorno volerete via almeno le penne ce le avete sempre avute. Anche se adesso vogliono privarvene [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: L'EsiliodiRumba. Qui hai preso posizione. Che possano volare i polli è [...]

0
3
18

PROFILI

19 May 2024

PROFILI Senti un po’ cosa m’è capitato: l’altro giorno mi trovavo da un vecchio amico che vive in campagna. Ha una tenuta agricola, una fattoria. Son stato da lui tutta la sera e, prima di andare via, gentilmente mi ha voluto fare un regalo: ha tirato fuori dal congelatore una metà maialetto, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
5
24

L' ammore

18 May 2024

L' amore solo l'ammore Solo l'ammore scritto così con due m È un dolce tormento Un 'inquietudine placata Una scintilla mai spenta Un incontro tra due storie Due anime si cercano da sempre e quando si ritrovano il cuore batte veloce Puoi fare finta di non ascoltare Ma l'ammore sta lì L'ammore è [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Anche io sono un po' scettica, comunque è un bel componimento.

  • stapelia: Non mi appartiene questo componimento anche se ben strutturato. Hai usato parole [...]

3
8
20

Quando sognavo da bambino

18 May 2024

Quando sognavo da bambino Quando sognavo da bambino era tutto cosi etereo Come viaggiare su nuvolette spinte dal vento Sentivo il profumo del dopobarba nelle narici, e il sapore del seno di chi mi amava Potevo andare ovunque con quella sensazione Era come mi tenessero la mano forte forte Come [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sei sempre Patapump. Dolce e sensibile, nei testi. La tua cifra è riconoscibile. [...]

  • Patapump: ciao Stap 🤗....farò il possibile 🌷

1
2
9

LA STORIA DI MAMMUT - 2/3

18 May 2024

Aspettammo oltre quattro ore, ma l’elefantessa non si decideva a partorire, poi all’improvviso la vedemmo muovere freneticamente la coda, e mentre con gli occhi esprimeva una grande sofferenza, un tratto piegò leggermente le zampe posteriori e, dopo un secondo travaglio , riuscì finalmente a osare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Piccola stella: Sempre più interessante. Bravissimo a regalarci questa esperienza.

  • Zio Rubone: Lo spunto alla base del racconto è interessante. Mi riservo di dire [...]

1
1
7

Haiku

18 May 2024

soffia levante - su neri papaveri gruppi di stami Laura Lapietra©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
14

LA STORIA DI MAMMUT - 1/3

17 May 2024

Era una magnifica giornata di inizio settembre, il sole entrava dalla finestra della cucina in un largo fascio di luce obliqua, accendendo il pulviscolo dell’aria e anche il viso di mia moglie mentre guardava fuori dalle persiane appena socchiuse. «Il postino ha imbucato della posta, vado fuori [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
1
13

Essenza Di Vita

17 May 2024

Sotto il celato drappo dell'essere incostante ove il chronos urge e fluisce incessante, si dispiega una danza di affetti e aspirazioni, come vortici di penombre e chiarori da tessere in boccioli che sbocciano lenemente per divenire. E in questa complessa trama di intrecciati fati, si nasconde [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Piccola stella: Quale condensato flusso di vertà sulla condizione umana scorrono i tuoi [...]

3
6
23

L'ometto

Racconto ispirato al quadro di Böcklin "L'isola dei morti"

17 May 2024

Herr Staub, come ogni sera, stava aspettando l’ometto. La faccenda era cominciata due settimane prima. Quel tizio si era fatto vivo verso l’ora di chiusura e si era piazzato davanti alla vetrina, immobile, insensibile al freddo, al vento, ai passanti che lo spintonavano. Muto, rigido, quasi cadaverico. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: La maggior parte dei fatti riportati è stata accertata storicamente, [...]

  • Zio Rubone: Non sapevo dell'ossessione di Hitler per l'Isola dei morti, ma ho capito [...]

1
2
11

Sedoka 6

16 May 2024

Su calda sabbia vuote conchiglie bianche dopo l'alta marea dolce stupore del barbaglio nel mare tra pesci si confonde Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
8
22

Lupin III

Ciclo dei miei ricordi di infanzia

16 May 2024

Ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo e nella cultura pop moderna, Arsenio Lupin ha segnato più di una generazione con le sue avventure da ladro gentiluomo. Sorrisi gengivali. Gambe secche, bianco latte e con peli al naturale. Giacca rossa, ma che cambia colore a seconda delle [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

Torna su