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“Non hai ancora mostrato il tuo volto; vorrei fosse così gentile, simile all'immagine plasmata, impressa dentro contorni bui dei miei occhi abbassati su un'ipotesi. Rimasto tale a dispetto dei solchi lievi che ti attraverseranno la fronte e dei tuoi inganni pronunciati piano come un'orazione, né di quelle intenzioni inconfessate che terrai sparse nel cuore come contrappesi vermigli; territori davvero angusti a ospitare tutti i sogni disattesi di cui, arrendevolmente, tra qualche legittima imprecazione penserai di non curartene oltre.
Sopporterai le unghie smozzicate, erose dalle ansie che più non saprai nominare nei tonfi improvvisi, così tra il vento gelido delle tue eterne attese. Nemmeno piegherai il tuo giunco umano alle fitte svincolate di quei lontani bisogni, né cederai alle lusinghe passeggere che incontrerai tuo malgrado, pur se confezionate da imperdibili balocchi.
Il tuo intimo sentire rimarrà tenace, limpido... profumato per sua benevola natura. Commuoverà quel moto segreto che avrai nel petto, adorno di sottili fragranze, tenere percezioni. Saranno materia, possibili richiami per i pochi osservanti, forse per uno soltanto tra loro. L'incastro sospeso che attende un prezioso sigillo condiviso: fusioni tra anime simili, farsi rare dentro una prospettiva d'antica sosta a lungo privata del significato di essere una somma. Un segno tracciante a percorrere, invadere, saldare ogni crepa profonda sepolta nei campi aridi di vita fuggita per sempre sotto altra invisibile forma, da maledire o ricordare appena, semmai. Crederai ancora in un tempo adatto, mettendoti in cammino con un piccolo sestante nelle tasche. Qualcuno, prima o poi, incrocerà il dolce ritmo dei tuoi passi, così la mira e il desiderio di affiancarli. Sii rispettosa di te stessa, ma affrancati nel vibrare il valore dei sentimenti senza timore, assecondane i suoni che ti vedranno complice armonia di quei nuovi incastri.
Attraversa le tue arrese, così le sconfitte consapevoli a danzarti dentro, tendi le dita con misura e lascia ai percorsi del tatto l'unica intenzione: la natura esposta di ciò che saprà ancora sorprenderti.”
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
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Utente Anonimo
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Tizia è una casalinga. Madre di tre figli piccoli. Sposata con un operaio. Quando ha del tempo libero dalle sue mansioni e dal doversi curare dei figli, si diletta nella sua passione preferita: la lettura. Un giorno, navigando su internet, scopre il sito “Letture da Metropolitana”. Essendo una [...]
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Un calcio al pallone poi di testa la prendo Provo un tacchetto faccio una finta chiedo un passaggio tutto sommato non sono malaccio stanno al gioco i ragazzini e con la fantasia godo e mi inebrio ah! Se i potenti avessero questi poteri nella memoria nascosti. N'carcio ar pallone poi la [...]
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Piccola stella:@Walter hai visto quato ben di dio? Quanta creatività, fsntasua e spirito [...]
Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]
Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]
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Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]
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stapelia:Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]