Premessa: La riedizione si avvale dell’aggiunta della versione in italiano dal momento che molti lettori non conoscitori del dialetto siciliano hanno avuto difficoltà a comprendere interamente il racconto.

Per ovvi motivi (diverse parole risultano prettamente sicule e quindi impossibilitato a tramutarle adeguatamente), nella “conversione” si è rilevato necessario rimaneggiare un po’ il contenuto, ma senza stravolgimenti.

 

 

 

“Fazzoletti” in siciliano

 

Fici bonu stamatina che mi ni staiu annannu a travagghiari a pedi inveci che ca machina. 'Nta sta minchia di città, già a matinata, c’è u buddellu, poi finia che pi truvari un puttusu mi l'avia a vidiri cu Diu. Menu mali chi u postu ri travagghiu è a deci minuti da me casa.

Cettu chi però c'è troppu cauddu, sta a 'stati pari che non voli finiri mai. Pacienza!
Sugnu quasi arrivatu, attravessu i strisci pedunali e vidu a unu vicinu o semafuru chi mi talia. È un vinnituri ambulanti. Non è u solutu marucchinu o rumenu, mi pari n'italianu e si para subitu davanti a mia.

«Mbare, a vò ‘na stecca i fazzoletti? Pu un euru ti staiu regalannu!»

Avia ragiuni, non è un furisteru, infatti si tratta di un catanisi. E poi mu immaginava che chistu mi rumpia puru i cugghiuna.

«Non mi sebbunu!» ci dicu siddiatu.

«Mbare, ti staiu dannu regalati!» 'nsisti su speci di elementu.

Ripigghiu a caminari e iddu chi faci? Mi staci d'arredi comu un cani i caccia. Oh, pi fozza mava a vinniri si fazzoletti du cavulu.

«Mbare, comu non ti sebbunu? Un euru su troppu boni!» ancora 'nsisti stu scassaminchia.

O Signuri, no voli propriu capiri che mava a lassari 'nta paci.
«Senti ccà, non semu 'nta l’invennu, nun ci nne’ raffridduri e non mi cula u nasu!» ci cuntu pi tagghiari u discussu.

«Però c’è un malidittu cauddu! Si tuttu sudatu, ma picchì non ti sciughi?»

Minchia, avi raggiuni, ma livari stu suduri n’coddu, giustamenti non mi pozzu prisintari o travagghiu tuttu sculatu. Mannaia 'a miseria, mi scuddai i Tempu supra u tavulu da cucina.

Pigghiu un euro da sacchetta e ciù dugnu a su scattru.

Mi futtiu, va!

 

 

“Fazzoletti” in italiano

 

Ho fatto bene stamattina ad aver deciso di andare a lavoro a piedi anziché con la macchina. In questa cazzo di città già di primo mattino c'è il caos, poi sarebbe finita che per trovare un parcheggio avrei smadonnato a più non posso. Meno male che il posto di lavoro è a dieci minuti da casa. 

Devo ammettere che c'è troppo caldo, quest'estate sembra non voler finire mai. Pazienza!

Sono quasi arrivato, attraverso le strisce pedonali e noto un tizio appostato ai lati del semaforo che mi guarda. È un venditore ambulante. Non è il solito marocchino o rumeno, sembra un italiano e in men che non si dica si presenta davanti a me.

«Amico, la vuoi una stecca di fazzoletti? Per un euro te li sto regalando.»

Avevo ragione non è uno straniero, infatti si tratta di un catanese. Inoltre, immaginavo pure che mi avrebbe rotto i coglioni.

«Non mi servono!», esclamo seccato.

«Amico, te li sto praticamente regalando!», insiste l'insulso individuo.

Riprendo a camminare e lui che fa? Mi sta dietro come un segugio. Oh, per forza mi vuole vendere i suoi fazzoletti del cavolo.

«Amico, sei sicuro che non ti servono? Un euro è un affarone!», insiste ancora sto rompiscatole.

Santo Dio, non vuole proprio capire che mi deve lasciare in pace.

«Ascolta, non siamo in inverno, non c'è raffreddore e non mi cola il naso.», gli dico per troncare la discussione.

«Però c’è un maledetto caldo! Sei tutto sudato, ma perché non ti asciughi?»

Caspita ha ragione, devo frenare sto sudore, in effetti non posso presentarmi a lavoro completamente inzuppato. Mannaggia alla miseria, ho dimenticato i Tempo sopra il tavolo della cucina.

Prendo un euro dalla tasca e lo do al marpione.

Mi ha fregato, insomma!

Tutti i racconti

3
6
17

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

1
1
12

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
3
16

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: Rubrus = contento che sia stato motivo di dissertazione, come da una semplice [...]

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

28
31
154

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: Oggi sono particolarmente tagliente o è la mia, di sensibilità, [...]

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

1
2
10

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

0
2
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
5
24

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Eh, l'azione dell'uomo è deleteria per la Natura. I bonsai poi, [...]

  • stapelia: Grazie Adribel. Tutti devono esprimere la propria opinione. Non hai necessità [...]

2
7
21

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

  • Rubrus: Grazie, Solitamente però i miei racconti hanno un registro diverso.

1
8
31

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Zio Rubone: Ciao, Antonellina. Premetto che la storia mi è piaciuta, al netto delle [...]

  • Antonellina: Ciao Zio Rubone, conosco molto bene sia il film di Elia Kazan che l''opera [...]

1
2
18

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
197

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su