Da fuori è più facile starsene lontano dai guai. Quando ti trovi al margine, puoi solo restare a guardare per vedere cosa succede. Dall’esterno non sei condizionato, sei solo un osservatore freddo e miope.

 

Ero appena arrivato, una lieve brezza mi trapassò tutta la faccia. In quel casolare di campagna c’ero stato più volte, ma mai in una sera primaverile come quella, piena di donne, alcool e tanta buona musica.

Odiavo le feste, odiavo la falsa felicità che nasceva dalle bocche delle persone, odiavo quel far finta che tutto andava bene. Per loro era un modo per non pensare, per me era un occasione per far compagnia alla mia solitudine.

Partii spedito, attraversai il gran cortile senza far caso agli umanoidi, i miei occhi cercarono rapidamente la  salvezza della serata: il banco degli alcolici.

Lo trovai. Mi versai da bere. Il sapore dolce-amaro della sangria  mischiava le mie sensazioni, non trovando altro che dubbi.

Mi raggiunse la mia amica, Angela, lei che mi aveva invitato. Mi offrì un altro bicchiere di sangria. Ci scambiammo qualche battuta di cortesia mentre io con gli occhi socchiusi mi guardavo da ogni sospetto.

<<Ma che ti guardi intorno?!Qui la maggior parte delle ragazze sono lesbiche. Nick, stasera mi sa che rimarrai senza preda>> mi sussurrò all’orecchio ridendo e andandosene via.

Solo, ancora solo, in mezzo a donne a cui non piaceva l’uccello. Ero fuori pericolo.

Molte donne messe insieme sono distruttive più delle guerre, della peste, della fame, dell’amore.

Tutte quelle stelle in cielo mi tenevano compagnia, mi convinsi che ero una stella anch’io, avevo molta luce dentro me che nessuno cercava più. Ne ero diventato geloso, la volevo tenere tutta per me.

Non avevo paura che qualcuno venisse a reclamarla, avevo paura che da un giorno all’altro potesse scoppiarmi tutto dentro, sarei così diventato mille frammenti di stella da calpestare sotto le suole, e allora io preferivo ignorare la mia materia e spegnere tutto in tempo per restare freddo.

Badavo a  non allontanarmi dal banco, avevo bisogno di riempire costantemente il mio bicchiere.

Tra le parole che svolazzavano, sentii una voce che diceva che c’erano delle birre nel freezer sotto la consolle. Svuotai il mio bicchiere e andai a prendermi ciò che desideravo di più.

M’impadronii di tre birre grandi.

Intorno a me si accorsero di ciò che avevo fatto, vennero tutti verso di me, incontro e contro, come una mandria impazzita. Non m’importava di ciò che volevano, erano mie, tutte e tre, le avrei difese fino alla morte. Se fosse stato necessario, le avrei bevute alla goccia.

Mi fermò una ragazza alta più di me, ma molto più giovane. Era molto bella, occhi castani, naso rotondo, capelli lisci e castani, aveva i lineamenti morbidi e un sorriso innocente e acerbo. I nostri sguardi si scontrarono, il conflitto durò poco, mi chiese:

<<Ehi, ma le birre dove le hai prese?>>

Mi voltai e le indicai con la testa la postazione esatta e poi scappai con il malloppo, senza darle il tempo di ringraziarmi.

Trovai un posto, un angolo tranquillo dove potermi rilassare e godermi tutto lo spettacolo: il cielo in alto e sotto tutta la gente che ballava al centro del cortile.

Sorseggiavo a meraviglia, dolcemente, la birra mi attraversava dentro come un fiume limpido di purezza. Era proprio quello che cercavo, un piccolo equilibrio che mi lasciasse leggero come una nuvola in cielo senza nascondere le stelle.

La pace durò poco, vidi avvicinarsi una figura verso di me. Piano piano la riconobbi, era la ragazza di prima. Si fermò davanti a me, mi stampò un sorriso che illuminò i miei occhi, io ricambiai a stento.

<<Tu sei Nick?>>

<<Si.>> risposi.

<<Non abbiamo trovato l’apribottiglie, ho visto che tu stai bevendo le tue. Potresti aprire la mia?>>

Appoggiai la mia bottiglia, presi la sua e con le chiavi della macchina l’aprì.

<<Wow, grande!>> urlò.

Brindammo, lei lo dedicò a me; io, silenziosamente, lo brindai al suo sorriso.

Non passò molto quando una folla di ragazze mi si avvicinò. Avevano tutte le stesso problema, non erano riuscite ad aprire le bottiglie. Erano assetate come vampiri.

Pazientemente le accontentai tutte. Rimasero con me tre ragazze, credo che due di queste stessero insieme. La terza si perse guardando il cielo troppo in fretta. Neanche mi girai a guardarle per capire chi fossero.

Ognuno con la sua birra in mano, ognuno a fare in conti con se stesso, con le proprie ferite, i fallimenti e le delusioni. Eravamo fermi, immobili, dentro un mondo che doveva muoversi, portare ogni giorno un nuovo giorno e una nuova notte. Milioni e milioni di anni, andando avanti in un unico verso, nell’inerzia e nell’imbroglio che la natura ci aveva consegnato. E noi, eravamo solo polvere di cenere spostata dal vento e portata chissà dove.

La solitaria tirò fuori una canna, ne fumò un po’, il fumo le circondava tutto il volto. La passò alla coppietta che l’incenerirono ancora, una delle due mi fece segno se la volevo, io accettai. Fumai anch’io, il sapore amaro dell’erba mi entrò dritto ai polmoni e con gran velocità arrivò al cervello. Non ero abituato.

Erba e alcool erano una combinazione strana, avevano reazioni apposte, ognuno di esse mi pilotavano in direzione divergenti. La testa si alternava in cambi di direzione pazzeschi: leggermente girava intorno a me, improvvisamente si fermava, era un macigno inchiodato al collo, s’inclinava e si fermava pesantemente. Ripartiva ancora, e poi ancora ferma. Pesante e leggera. Tutto un equilibrio incontrollabile.

 Le ragazze della coppia accanto a me si strinsero, si abbracciarono ancora di più e si baciarono. Io strinsi la mia birra come se fosse il mio unico appiglio: ognuno di noi ha bisogno di qualcosa per non mangiare terra.

Infine, la terza ragazza, guardando davanti a sé con lo sguardo perso nel vuoto, iniziò a piangere. Lei doveva appoggiarsi alle sue lacrime. Trovò la forza per parlare del suo amore perso, era stata lasciata per aver avuto paura di perdere e amare troppo. Mi chiese:

<<Cos’è la cosa più romantica che hai fatto per amore?>>

<<Piangere>> risposi.

 

Tutti i racconti

0
0
2

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
3

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
0
3

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
4
18

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
18
80

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
15

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
26

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su