Il dialogo del silenzio


In quella serata di metà settembre, ogni cosa sembrava avvolta dentro un’atmosfera sognante. Pian piano, il silenzio si distendeva appagato in ogni spazio liberato dai pensieri. La mente sospendeva ogni lavoro e una quiete irreale sovrastò ogni cosa, ogni rumore, ogni batter d’ali e gemito, fino a spegnere il brusio metallico delle forchette, che con una grazia inusuale infilzavano delicatamente il corpo molle delle melanzane.

Sui volti di Carlo, Isabella, Antoine, di Giò, di Chiara e John, si fece luce un sorriso di pace, come se per un attimo lo spirito di ognuno finalmente liberato dalle catene dell’Ego, potesse concedersi alla vita e ritrovare il suo eterno e armonioso respiro. Paure, ansie, progetti e interrogativi avevano abbandonato per quel breve tempo sospeso la loro anima, mentre uno stato di contemplazione li pervase totalmente acquietando ogni tormento.

Sì, proprio quel rumore di forchette che all'inizio pareva quasi fastidioso, adesso si dissolveva fino a essere sovrastato dal lieve gorgoglio del vino che Antoine gentilmente versava a Chiara. Tutto sembrava essere in ascolto; le persone, le cose, l'aria circostante. Ed era così! Finalmente ognuno sentiva il suono dell'altro. Gli occhi si erano accesi, attraversando gli sguardi senza che nessuno temesse di essere visto e di vedere oltre il velo. Ben presto tutti si resero conto che non avevano mai, prima di allora, comunicato in maniera così diretta, fluida, dal profondo del cuore.

Il sapore delle melanzane adesso si fondeva in un’orchestra di suoni, nella felicità di sentirsi vivi, ascoltati. Giò passò il pane a Chiara, come se avesse compreso quella richiesta dal suo sguardo, poi si voltò indietro piano, chiamata da quella leggera brezza che ora scendeva dai monti e le accarezzava dolce la nuca. Accadeva proprio in quel momento, di quella indimenticabile serata, dove ognuno aveva potuto riconoscere se stesso nell'altro, senza averne più paura.

Si fece tardi, molto tardi! Le luci erano state spente, e da quella terrazza fra il cielo e il mare, solo le stelle e il silenzio restarono in ascolto di quella sorprendente beatitudine. Poi tutti si alzarono dal loro posto come avvertiti da un segnale, e senza dire nulla, ognuno si diresse lentamente verso casa.

Chiara prese la mano di John, gli sollevò gli occhiali e lo guardò con passione. “Andiamo mio John…”, gli sussurrò amorevole,  “Noi staremo sempre insieme”.

Tutti i racconti

0
0
2

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
0

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
0

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

0
2
13

Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

Come spesso ho avuto modo di scrivere o raccontare, sono erede di una famiglia che amava l'Arte: teatro, musica, ballo. pittura. I miei genitori avevano una grande passione per l'opera lirica. Puccini li entusiasmava ed accesero anche in me la grande passione per la lirica e l'amore per Puccini. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: C'è una seconda parte? La aspetto, allora.

  • Patapump: può essere utile Gennarino che segni cosi
    parte 1di3
    1di2
    in [...]

1
3
18

Tu quoque

23 April 2024

“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: non ho piante d appartamento
    ma sono fiero del mio melo "Carmelo"
    anche [...]

  • stapelia: Rubrus. Grazie di passaggio e commento. Ti ho incuriosito? Poi appassito, il [...]

2
6
20

Il narratore

22 April 2024

Appariva a coloro che, la sera, si radunavano attorno al fuoco. Si annunciava con un bussare leggero alla porta e, semplicemente, chiedeva d’entrare. Raccontava storie di giganti e bambini abbandonati, di streghe e principi, di lumicini intravisti nel bosco tra le fronde smosse dal vento. Quando [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Oh, se ho qualcosa da dire, e il tempo per dirla, la dico. Se non capisco, [...]

  • NomadLantern: Ho letteralmente adorato questo racconto. Senza esitazione, senza esagerazione [...]

0
6
22

Un Tram Chiamato Desiderio

22 April 2024

UN TRAM CHIAMATO DESIDERIO Mollie O' Reilly era una giovane donna dai rigogliosi capelli biondi con qualche leggera sfumatura di rosso, erano solo leggermente ondulati e le conferivano un aspetto ribelle. In effetti Mollie era, non tanto ribelle, quanto coraggiosa e molto determinata. Mollie [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Personalmente, non trovo che il termine "droghe" sia fuori contesto: [...]

  • Antonellina: Ciao Rubrus, il racconto mi è venuto così.
    La mia prosa non [...]

1
2
17

morte di un amico

22 April 2024

Morte di un amico Il vero amico è una persona rara, è il tuo riflesso nello specchio. é sempre lì che ti guarda e risponde alle tue provocazioni con altre uguali, senza uscire, tuttavia, mai fuori dalle righe. Un amico è quello che, quando lo vai a prendere a casa per uscire, lo trovi sempre [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Mi sono commossa questa volta ma, nel leggere, vedo la rassegnazione! Impotenza [...]

  • Patapump: caro Lorenzo
    qui hai toccato le corde giuste
    hai saputo raccontare [...]

31
42
196

L'ultimo ballo

21 April 2024

«Sei ebrea?» Angela non rispose e rimase a fissare un punto indefinito del pavimento di quel rifugio, una piccola casa composta da una stanza scarsamente arredata. Uno strano silenzio regnò incontrastato per alcuni istanti poi spezzato dai bombardamenti sempre più vicini. Horst Kleine, capitano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
7
20

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te

Seguito della mia precedente poesia “La farfalla e l’elefante”

21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • stapelia: La mia impressione è che sia molto personale e dedicata. La fantasia [...]

  • L’esilioDiRumba: Puramente fantasiosa, non credo nemmeno nella reincarnazione. Mi sono lasciato [...]

3
4
14

Sedoka - 3

21 April 2024

frangie di spume sul mare col grecale scontra quei faraglioni scalda la lana sotto grigiastre nubi le mani infreddolite Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
3
17

Altrove

21 April 2024

Il mondo non ha bisogno delle mie parole, io non ho bisogno delle parole del mondo, altrove è la realtà che non parla, selciato che si cammina scalzi, le finestre spalancate, i vetri rotti tra le rovine di una casa diruta, è bellezza che si spoglia del tetto, delle mura, degli orpelli, che non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Ho letto e riletto il testo per capirlo nel profondo. Non ha importanza quello [...]

  • Rosnik: Diciamo sempre addio a qualcosa ogni giorno che passa, spero che la scrittura [...]

Torna su